Le recensioni di Andrea Tinti

DIATHRIBA

Uomo moltiplicato
Una sera guardo la televisione e ti vedo due ragazzi non più imberbi che fanno gesti strani dietro ad una telecamera, sono il batterista ed il cantante dei Diathriba che dalle antenne di Videomusic presentano il nuovo singolo della band emiliana. Il brano mi colpisce, o forse mi stupisce, mi ricordavo di loro per "colpa" di un minicd ed un album fortemente influenzati dal morbo dark, mi rammentavo di loro come un ibrido a metà strada tra i Bauhaus e la corda usata da Ian Curtis, poi, adesso, arriva la folgorazione di "Uomo Moltiplicato". I Diathriba si sono svecchiati, hanno buttato alle ortiche anni di gavetta fatta con le tenebre nel cervello, sono diventati solari, sono diventati godibili e giocosi. Non troppo, a dire il vero, ma quel tanto che basta per intonare il ritornello e canticchiarlo mentre ci si lava sotto la doccia. Un passo avanti? Un passo indietro? A mio giudizio un grande pezzo, uno di quei pezzi che messo in mano a nomi celebri diventa un successone. Allora che aspettate? Fatevi avanti, i Diathriba stanno perfino sorridendo.

Formato: CDS


(Pubblicato il: 28/11/2013)

PERSIANA JONES

Un giorno nuovo Remix
I Persiana Jones incontrano di nuovo sulla loro strada quel "matto" di Madaski e il manipolatore italiano per eccellenza si diverte a strapazzare un brano del gruppo torinese. Cinque sono le tracce presenti in questo cd singolo, quattro versioni di "Un Giorno Nuovo" (remix, dub version, instrumental e original version) e la bonus track "Puerto Hurraco". Tra le version presenti preferisco quella dub, potente, distorta ed esplosiva, come alquanto interessante risulta essere "Puerto Hurraco". I Persiana Jones sono lo ska in Italia. Ho forse esagerato? E allora!!!!!!!!!!

Formato: CDS


(Pubblicato il: 28/11/2013)

MADONNA

American pie
Don McLean ha dichiarato di apprezzare la cover fatta da Madonna del suo brano più famoso, quel "American Pie" che nel 1972 lo portò alla ribalta di mezzo mondo. Sì, perché oggi Madonna fa resuscitare il nome di McLean nelle cronache musicali e trasforma in oro colato anche il vecchio pezzo di Don. "American Pie" torna così a nuova vita grazie alla voce di Madonna e a una nuova veste musicale, che strizza l'occhio alla versione originale, ma punta decisa verso le sonorità tipiche delle ultime produzioni della cantante americana. "American Pie" si può sentire in quattro versioni, ascoltatevi l 'ultima in scaletta e poi decidete se dovete continuare a denigrare i lavori della signora Ciccone, o forse è giunta l'ora che vendiate in blocco la discografia completa di Cristiano Malgioglio.

Formato: CDS


(Pubblicato il: 28/11/2013)

ALESSIO BERTALLOT

Non
Questo disco andrebbe acquistato solo per un pezzo, "Cacciamimieisoldi", un inno, un brano storico che può mettere d'accordo centinaia di migliaia di ascoltatori solitamente distanti tra loro, solitamente in disaccordo, solitamente litigiosi col prossimo. Bertallot è un dj, un musicista, uno speaker, un cantante, insomma un centro di attività permanente, sua era la voce negli Aeroplani Italiani, sua era la voce nel primo album solista a suo nome (cosa non da poco se consideriamo le tante truffe del rock'n'roll perpetrate nei confronti di ignari ascoltatori), suo è questo album con dieci canzoni a metà strada tra il pop sintetico e l'hip hop transalpino, tra l'electro filo anglosassone ed il rock teutonico. Come dite? Non avete capito bene cosa si trova in "Sono Fermo", "Non Ti Sento Più", "C'è Nessuno?", etc……, a dire il vero nemmeno io, però queste canzoni mi intrigano, mi divertono e cosa più importante che mai: "cacciamimieisoldi".

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

AA.VV.

Rapsody
Alcuni anni fa una non ben identificata mente pensò di unire la musica classica con l’hip hop. Quel progetto si chiamava “Rapsody” e raggiunse i vertici delle classifiche in mezzo mondo. L’hip hop, genere musicale nato nelle strade, si fondeva con la musica per eccellenza. Da quel progetto sempre più rapper cominciarono ad usare campionamenti di classica nei loro brani, l’inflazione come tutti sanno non è un bene per l’arte, così la solita mente illuminata ha pensato di dare un seguito a quel “Rapsody”, ma di far incontrare questa volta l’hip hop con la world music. E’ nato così un nuovo genere, una miscela che vede protagonisti i nomi più qualificati di entrambe le sponde, da Khaled a McLyte, da Ismael a Scorpio, da Angelique Kidjo a Smoove d’s, solo per citarne alcuni, ed il risultato è una serie di brani (tredici) che si muovono tra contaminazione e rispetto reciproco. Nessuno osa invadere il campo d’azione dell’altro, nessuno si sogna di forzare la mano, tutto scorre nella più totale naturalezza. Un grande risultato, un grande disco

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

B.A.U.

Cosmiclove.it
I B.A.U. arrivano da Chieti con la forza della voce di Chiara Cuccurullo ed hanno partecipato all'ultimo festival di Sanremo con "Cosa C'è". "Cosmiclove.it" è il loro debutto sulla lunga distanza, un disco di rock pop ben suonato e ben strutturato, dove la voce di Chiara fa da contraltare alle musiche imbastite senza troppi fronzoli dai tre musicisti che insieme a lei compongono i B.A.U. Un disco consigliato agli amanti del soft rock che non vogliono impegnarsi in ascolti faticosi e troppo impegnativi. I B.A.U. sono infatti godibili e poco propensi alla radicalizzazione della musica. Per cuori spezzati.

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

SICKHEAD

Indhastria Failure
Fuoco e fiamme non si sprigionano solo dalla copertina di questo minicd dei Sickhead, ma anche dai brani ivi contenuti. I Sickhead sono originari di Torino e suonano decisamente duro. Immaginate una versione estrema dei primi Metallica con un pizzico di Black Sabbath ed una spruzzatina di Napalm Death, mescolate il tutto e mettete a fuoco lento con in sottofondo i Sepultura di antica memoria ed i Discharge di preistorica fattezza. Servite quindi a temperatura ambiente (120°) dentro contenitori di amianto e con posate d'acciaio. Per eventuali successivi problemi di indigestione causata da riff al cemento armato, dovete bere ad intervalli regolari, ogni tre minuti e mezzo per due settimane, un bicchiere di idraulico liquido allungato con yogurt tassativamente ai frutti di bosco. Info:0339/766.99.88.

Formato: Minicd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

SITUAZIONE SENZA

Les adventures de Situazione senza
I Situazione Senza sono di Pesaro e si sono amalgamati nel 1997 come quintetto (tromba, chitarra, voce, basso e batteria), traendo spunto da venature jazz e miscelandole con basi funky e latine, il tutto unito ad atmosfere un poco surreali e decisamente no wave. In questa opera prima si fatica alquanto a rimanere ancorati a tutti i movimenti che la band opera ad ogni nota, ci si trova spiazzati all'ascolto di ciascun pezzo, perché si è consci di non sapere cosa può accadere da un momento all'altro. Tra i brani da segnalare "Popeye", "Erogay" e "Sambetta Dell'Amor". Per gli amanti del jazz contaminato, per chi crede nella utilità della musica come contenitore di ironia, per chi pensa che saper suonare possa arricchire la società moderna e per chi crede all'esistenza dei koala killer. Info: 0721/525.45

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

ALIX

Cuore in bocca
Ci sono voci nel globo che meriterebbero più attenzione. Ci sono voci nel globo che dovrebbero essere ascoltate. Ci sono voci nel globo che si ergono sopra le altre. Ci sono voci nel globo che fanno la differenza. Ci sono voci nel globo che non si dimenticano. Ci sono voci nel globo che ti entrano sotto pelle. Una di queste voci è quella di Alice Albertazzi, ugola degli Alix, gruppo bolognese giunto alla seconda prova discografica. La band definisce la propria musica una sorta di acid rock con matrici tra Janis Joplin, P.J. Harvey e Jeff Buckely, citazioni giuste, in parte, perché non vorrei che pensiate ad un gruppo “vecchio” e stanco. Qui c’è energia da vendere, qui ci sono delle canzoni da consumare, qui c’è una gruppo dietro alla voce di Alice con la capacità di suonare senza tanti sotterfugi. “Cuore In Bocca” contiene anche due poesie inedite di Stefano Benni. Prego inserire il cd nel lettore, pigiare il tasto repeat e lasciarsi andare. Info: 051/455.724.

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

NOA

Blue touches blue
La vita di Noa è una piccola avventura. Nata nel 1969 in Israele, si è trasferita da bambina a New York dove è rimasta fino alla maggiore età, decidendo quindi di tornare in Patria. Questo girovagare ha accresciuto il bagaglio culturale della giovane Noa, contribuendo a regalare al mondo a sette note una artista completa e influenzata sia dai suoni della sua terra che da quelli tipicamente a stelle e strisce. “Blue Touches Blue” è il suo primo album per la Mercury, un debutto che vede Noa alle prese con liriche in inglese, ebraico e yemenita. “Essere bilingue è una cosa delicata”, dice Noa, “In che lingua cantare o sognare? E soprattutto il cuore e le ispirazioni da dove devono venire?”. Prodotto da Mike Hedges (Cure, Siouxie, Manic Street Preachers), il disco è un viaggio delicato e soave con la vellutata voce di Noa che sembra librarsi su musiche dal tocco leggiadro, con note che scivolano accarezzandoci la pelle, mentre ad occhi chiusi tutto ci sembra perfetto, amorevole ed estremamente piacevole. Un solo avvertimento: cerchiamo di rimanere il più possibile ad occhi chiusi per non vedere quello che realmente ci circonda.

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

OASIS

Standing on the shoulder of giants
Ha senso recensire il nuovo album degli Oasis? No, se non avete mai cercato neanche lontanamente di avvicinarvi al loro suono, ma se invece vi siete imbattuti nei loro passati dischi ed avete amato “Wonderwall”, forse vi interesserà sapere che acquistando “Standing On The Shoulder Of Giants” non getterete alle ortiche una quarantina di mille lire. Non male se consideriamo che sempre più difficilmente i soldi spesi valgono l’acquisto. Ma torniamo a noi. Gli Oasis si sono accorti tutto d’un tratto di non essere la band più importante del globo e la loro arroganza, soprattutto quella di Liam, si è trasformata in un sano desiderio di scrivere ed eseguire canzoni. Per la prima volta nella loro storia la copertina dell’album non riporta nessuna foto del gruppo, ma solo una veduta aerea di New York, e tutto questo, per una band che ama suonare con una chitarra con la Union Jack pittata sopra, la dice lunga su cosa passi per la testa dei fratelli Gallagher. Dimenticate “Be Here Now”, una prova di forza mal riuscita, dove si salvavano solo un paio di pezzi, qui i singoli ipotetici potrebbero essere una decina, ovvero l’intera scaletta dell’album. Si inizia con uno strumentale psichedelico da paura, si continua con il singolo che ha anticipato il 33, poi è un susseguirsi di canzoni epocali, in questo momento sta passando la prima canzone della seconda facciata (sto ascoltando ovviamente l’edizione in vinile) e i miei polpastrelli corrono veloci sulla tastiera cercando di mettere in parole le sensazioni che “Gas Panic” riesce ad emanare. “Where Did It All Go Wrong?” sarà la nuova canzone strappalacrime? “Who Feels Love?” sarà il prossimo singolo? “Sunday Morning Call” sarà il pezzo di una generazione? Chissà!? In chiusura una sola domanda: ma il brit pop è mai esistito, o è stato solo una abile invenzione dei Beatles per vendere alcune vecchie canzoni dimenticate in un cassetto?

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

SUBSONICA

Microchip emozionale
Strana la storia dei torinesi Subsonica. Il loro debutto discografico esce nel 1997 e nessuno se ne accorge. Circa un anno dopo la band partecipa ad un album di Antonella Ruggiero, dove la cantante rivede i suoi successi insieme ai nomi nuovi del panorama rock nazionale. Ai Subsonica tocca “Per Un’Ora D’Amore”, il pezzo comincia a passare in radio, il clip comincia a passare in televisione, tutti si chiedono chi siano questi figuri che accompagnano la Ruggiero. Il disco dei Subsonica comincia a vendere. Quest’anno i Subsonica partecipano al Festival di Sanremo, il loro secondo lp era già nei negozi da un po’ di tempo, la band torinese regge bene il palcoscenico ligure, tanto da guadagnarsi gli elogi di pubblico e critica. Oggi “Microchip Emozionale” è stato ristampato con l’aggiunta di “Tutti I Miei Sbagli” (Sanremo) e “Albe Meccaniche” (inedito). Se lo avevate già comprato cavolacci vostri, se invece non eravate ancora giunti a codesta decisione è il momento giusto per acquistarlo.

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

JOHN LENNON

Immagine
Una riga per informarvi che è stato pubblicato in versione rimasterizzata e remixata l’album del 1971 di John Lennon intitolato “Immagine”. Superfluo ricordarvi che il brano “Immagine” è stato votato da decine di riviste sparse nel mondo come la canzone del secolo. Inutile ricordarvi la grandezza di questo lp. Inutile, tanto che torno ad ascoltarlo.

Formato: CD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

STELLAR

Electrocolor
Degli Stellar non conosco nulla, se non che provengono da Firenze, per lo meno credo, leggendo i loro recapiti sul disco e che incidono per una etichetta solitamente dedita all’hard-core. Mi sono quindi messo all’ascolto legandomi ad una sedia per non essere scaraventato a terra. Invece ecco la sorpresa. Dalle casse acustiche è uscito un soave suono, una dolce voce femminile che mi ha accarezzato il viso, una dolce voce che ha danzato davanti ai miei occhi. Anche la musica di sostegno non è mai apparsa troppo eccessiva, non ha calcato la mano e non è sembrata intenzionata a prove di forza. Tra i sei brani c’è da segnalare la cover di un pezzo di Mike Oldfield, “Moonlight Shadows”, forse troppo vicina all’originale, si poteva osare di più, ma nel complesso “Electrocolor” è un buonissimo minicd di soft rock ammagliante. Testi in inglese e bella presenza, così almeno sembra dalle foto. Una piacevole sorpresa. Bravi

Formato: Minicd


(Pubblicato il: 28/11/2013)