Husband

27 Marzo, Londra

Domenica 27 marzo. E' una delle tante domeniche in cui mi trovo a essere a Londra per lavoro. Decido di andare al Lock Tavern, per un evento organizzato da God Don’t Like It. Non ho mai visto dal vivo D/R/U/G/S - nuovo fenomeno dell'elettronica mancuniana - e quale occasione migliore di un bel pomeriggio di sole a Camden? Do un’occhiata ai flyers sui tavoli, suonano anche gli Husband, ne ho sentito parlare. Ma…son di Bologna? Eh sì, li conosco dopo il live, Chiara e Gianlorenzo. Lei vive in Via Mazzini e ha lavorato come me a Radio Città del Capo, lui suona anche nei Buzz Aldrin, sono amici di Jonathan di A Classic Education e di Giovanni della Unhip.

Suonano un’elettronica scura e tribale in cui le due voci si intrecciano e creare melodie ipnotiche.
Ma come siete finiti qui, a suonare all’Hoxton Bar & Kitchen e con un’uscita per una label di Londra (la Robot Elephant, gestita sempre da Anthony)?
Gianlorenzo mi risponde mentre si rolla una sigaretta sulla terrazza del Lock Tavern, è appena entrata in vigore l’ora legale e anche se sono le 7 c’è ancora luce sull’insegna verde del Camden Lock.

Abbiamo fondato il gruppo a maggio dell’anno scorso. Ho messo un paio di demo su myspace e subito mi ha contattato No Pain In Pop (promoter e label londinese che si occupa di suoni “d’avanguardia”) chiedendomi se potevano inserire un nostro mp3 sul blog. Figurati! Non eravamo nessuno e ci chiedevano il permesso! Subito dopo mi ha contattato Richard dei Death In Vegas, facendomi una proposta per la sua label. E immediatamente dopo è arrivato Anthony proponendomi un’uscita per la Robot Elephant. Siamo venuti qui una prima volta a suonare ai Corsica Studios a Elephant and Castle, pensa che in Italia abbiamo fatto sì e no 3 o 4 date finora, eravamo emozionati e preoccupati di non essere ancora all’altezza.”

E quindi si arriva alla stampa del 12” Love Song, prevista a breve, che conterrà anche un remix di Wolther Goes Stranger, e a questa serie di date londinesi di tutto rispetto.

Siamo ospiti a casa di Anthony ad Hoxton - mi dice Gianlorenzo - lui come sai è uno dei promoter più attivi ed entusiasti in East London così ci sta facendo suonare in situazioni bellissime, come la gig di Vice all’Old Blue Last dell’altra sera che è stato il live che più ci è piaciuto, mentre ad Hoxton Bar & Kitchen, anche se il palco è magnifico e c’è un bell’impianto, non ci sentivamo bene sul palco quindi non è stato granchè.

Martedì suoneremo al Macbeth e poi si rientra.
Per fortuna oggi fra internet e Ryanair le distanze praticamente non esistono, quindi credo torneremo molto presto.”
E l’Italia?
Beh sai com’è, quando le cose funzionano fuori anche in Italia la gente si accorge di te. Ci stanno chiamando per le prime date (in previsione a breve Carpi e Ancona), e poi abbiamo in cantiere un’uscita per la Secret Furry Hole, la label di Jukka dei Giardini di Mirò. Quindi direi che le cose si stanno muovendo bene anche da noi”.

Arriva Anthony per dare a Chiara e Lorenzo i buoni per la cena, la fame si fa sentire e quindi li lascio ai bangers & mash e agli onnipresenti burgers. E mi vien da sorridere a pensare a tutte le band italiane a cui ho sentito ripetere la solita litania “ah se fossimo a Londra sì che saremmo famosi…”.
Il sole tramonta su Camden e sarà già tramontato sulle Due Torri, D/R/U/G/S inizia a smanettare sul suo campionatore e penso che la passione e l’umiltà valgono tanto di più di qualunque ambizione.

http://www.myspace.com/husbandworld
http://www.robotelephant.co.uk


(Pubblicato il: 22/07/2014)