Sconfini 2011

Suoni, visioni e azioni per un teatro dell'orecchio contemporaneo

Mai come per questa quinta edizione di Sconfini le performances che vi verranno ospitate sembrano riallacciarsi all'attributo di teatro dell'orecchio coniato nella seconda metà del '500 dal modenese Orazio Vecchi per il proprio Amfiparnaso. Una rappresentazione sì, ma destinata più ad essere ascoltata che guardata, più suggerita all'immaginazione che offerta alla vista.
Gli spazi prestigiosi ed evocativi all'interno del Palazzo dei Musei innescano questa sorta di corto circuito interpretativo, invitando ad una fusione percettiva tra il luogo e la musica.
Il genius loci interviene già allo stadio progettuale degli eventi musicali come una sorta di valore aggiunto alle composizioni ed alle loro esecuzioni.
Se con genius loci intendiamo infatti quel processo di interazione peculiare tra le caratteristiche proprie di un ambiente e le attività umane che in quell'ambiente vengono svolte, vedremo come una serie di performances faccia corrispondere, ad un atteggiamento di decostruzione degli spazi, un approccio improvvisativo - “liquido” - a partiture più tradizionalmente scritte e ad eventi accuratamente progettati. Cercando così di operare una ri-definizione creativa di “dispositivi (spazi) ambientali e musicali.

Il primo appuntamento, Concertus Loci, venerdì 20 Maggio, alle ore 18.30, nel Lapidario Romano presso il Palazzo dei Musei.
Protagonista sarà il compositore inglese Stephen Davismoon che presenterà alcuni dei propri lavori di musica elettronica per i quali il termine concerto va inteso nel suo senso più antico. Nel '600 si sosteneva l'etimologia che dava l'idea del combattimento, dello scontro tra due entità strumentali distinte, sia per numero che per sonorità: concertatum (dal verbo concertare, cioè combattere, gareggiare). Un evento dove più che al contrasto di sonorità tra tutti e soli si rimanda all'influenza esercitata sulla percezione dall'altro elemento concertante: lo spazio, il luogo.

Si prosegue sabato 21 alle ore 16.30 con Composizione Liquida, una performance di Stephen Davismoon & Mauro Sambo con Marco Visconti-Prasca.
Questo incontro di improvvisazione musicale si pone come ponte tra il concerto di Stephen Davismoon e il lavoro di Mauro Sambo offrendo un ulteriore esempio di inversione dei ruoli, compositore/improvvisatore, per restituire ad un uso condiviso l’esperienza della creazione musicale che ne era stata separata attraverso la realizzazione di “dispositivi” tangibilmente efficaci, le partiture musicali. Rigore e coerenza si dimostreranno patrimonio comune del fare musica, sia che la si consegni alla pagina o che la si liberi nell’istante stesso della sua creazione.

Nella stessa giornata di sabato, alle 21, nella Sala del Museo Archeologico del Palazzo dei Musei, Il perdono purifica l'offeso, una performance con cui Mauro Sambo proporrà agli ascoltatori un percorso di sonorità “inaudite”(musica) ed oggetti “mai visti”(scultura/installazioni); un percorso in cui diviene necessario lasciarsi straniare: guardare, osservare ed ascoltare ogni cosa come fosse la prima volta.

Chiusura domenica 22 Maggio, nuovamente al Lapidario Romano alle 18.30, con Voce sola/Non solo voce... Protagonista Angelica Cathariou.
Dove finisce la musica ed inizia il teatro? Non sarà compito della performance del mezzo soprano Angelica Cathariou risolvere una possibile dicotomia ma giocare sul confine tra questi due elementi costitutivi del suo lavoro e sollecitare una gioiosa riflessione attorno ad essi. Non casualmente l'appuntamento che presenta il maggior numero di partiture scritte – “dispositivi” collaudati, spazi più compiutamente organizzati – induce l'interprete ad un atteggiamento più radicalmente improvvisativo invitandoci, volutamente ed all'interno di un museo, a smuovere l'intera gamma di umori che ognuno di noi incontra, per caso, nella vita di ogni giorno.


(Pubblicato il: 03/07/2014)