22-20s

22-20s
Grande debutto sulla lunga distanza per questo terzetto che ha scelto il nome di 22-20s, dopo aver trascorso diversi anni nel circuito blues europeo come duo. Grande debutto paragonato in Inghilterra al debutto dei Rolling Stone e mai paragone fu più azzeccato. I 22-20s suonano infatti come se Jagger e soci avessero iniziato a fare musica nel 2000 invece che quaranta anni fa. Folgorati sulla via del rock sporco e ruvido dopo aver ascoltato i White Stripes, i 22-20’s, capitanati da Martin Trimble, hanno capito che il sound fatto di chitarre acide era la loro vera anima e si sono gettati a capofitto dentro questo turbine di rock’n’roll riadattando alcuni loro cavalli di battaglia blues, come “Devil In Me” e “22 Days”. Ne è uscito un suono altamente carico di energia nevrotica, fatto di attacchi e stacchi rinforzati da un componente aggiunto in fase di registrazione (Charly Coombes con la sua tastiera), che ha portato il sound della band verso lidi doorsiani. Chiari i riferimenti agli Stooges, agli MC5, o DMZ, un suono di matrice a stelle e strisce si insinua tra i dieci pezzi di questo debutto e il tutto prende un sapore vagamente retrò. Un viaggio psichedelico tra cowboy completamente sbronzi e avanguardie culturali troppo impasticcate per capire se è giorno o notte. Tra i brani spiccano: “Such A Fool”, “Why Don’t You Do It For Me?”, “Hold On” e “Devil In Me”. Chissà cosa ne pensa Jagger di questo debutto, sarebbe interessante saperlo. Qualcuno può chiederglielo?

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)