Doves

Some cities
Terzo album per i Doves, dopo un paio di prove discografiche di tutto rispetto che hanno lanciato il nome del gruppo inglese tra i combi che contano nell’universo a sette note. Nati come dance band si sono convertiti alle chitarre con superbi risultati. Oggi, giunti alla prova della maturità, riescono ad emozionare ancora senza dover ricorrere ad espedienti da musicisti furbetti. Il disco, che suona come una città in continuo movimento, vive su momenti di furore alternati ad assenze di respiro, “The Storm”, per poi riprendere il volo e tornare in apnea poco dopo. Bellissimo il quartetto di brani che apre il disco. Un disco che se amate i suoni fatti di chitarre che richiamano gli spazi tipici delle città industriali è decisamente il vostro album. I Doves hanno dimostrato di essere ancora capaci di scrivere un grande cd, chi temeva per la loro integrità artistica dovrà ricredersi. I Doves non sono scesi a compromessi anche quando strizzano l’occhio agli U2 più ispirati, “Walk In Fire”. Un disco dal sapore vagamente autunnale, e considerando che stiamo andando verso il sole cocente, capisco che sarà difficile che lo amiate come si deve. Lo so che state aspettando il tormentone estivo con impazienza. Maledetti.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)