Henry Rollins Band

HENRI ROLLINS BAND<br>
Zoo – Ferrara (16.02.02)<br>
Locale nuovissimo, ma con un passato localizzato fino a poco più di un anno fa a Finale Emilia, quella sorta di terra di nessuno che si trova all’incrocio fra le provincie di Bologna, Modena e Ferrara. Il trasloco ha avuto degli effetti strabilianti: da una sorta di “look alla centro sociale” si è passati a uno spazio moderno, grande e realizzato con tutte le caratteristiche necessarie per il live: un bel palco, belle luci, ottima visibilità, con balconata sovrastante per le serate sold-out. E Ferrara ne aveva bisogno (sarà uno dei prossimi appuntamenti per la rubrica dedicata ai locali live dell’Emilia Romagna). E’ qui che si esibito il “nostro eroe” che dopo l’avventura Black Flag, che sembra appartenere ormai ad un’altra epoca, si è saputo creare un’ottima e ormai consolidata credibilità da solista. Questa non è che l’ennesima apparizione italiana per il nostro Henri, che non si è mai risparmiato sulle presenze, l’ultima delle quali risale ad Arezzo Wave Festival nel 2000. L’esibizione in effetti ricalca quella di Arezzo, la band è la stessa, per fortuna, dato che sono tre strumentisti eccezionali: tre macchine che una volta accese è difficile spegnere se non staccando la spina. Il sound è inquadrabile nell’hard rock, ma l’assalto sonoro e verbale rimane quello del punk. Se l’esibizione musicale mantiene l’alto standard a cui siamo abituati e non riserva sorprese, ancora meno ne abbiamo nell’aspetto visivo: un look assolutamente identico a se stesso ormai da anni: pantaloncini neri al ginocchio, scalzo e immancabilmente a torso nudo per fare ammirare (ancora) la sua schiena tatuata con il sole di Search and Destroy, il vero segno distintivo, di appartenenza, quasi di superiorità di Henri Rollins. La band sembra non c’entrare niente: tre street-rockers con improbabile cappello da cow-boy e capelli lunghi, ma è evidente che quando attaccano gli strumenti il look non ha più importanza. Un concerto, una garanzia: se te ne è piaciuto uno ti piaceranno anche gli altri.

SELEZIONI AREZZO WAVE EMILIA-ROMAGNA<br>
ESTRAGON, Bologna (12-19-26.02.02)<br>
6 bands selezionate tra le quasi 100 che hanno inviato il materiale per partecipare hanno suonato per tre martedì consecutivi all’Estragon di Bologna, dove le selezioni si tengono da 4 anni a questa parte. Lola and the Lovers, Tennis, Rimini, Fourire, Kink, Nobrainno, gruppi diversi, generi diversi, strumenti diversi, ma un filo conduttore fatto di buona qualità e tanta passione lega queste band. I prescelti (scelta non facile) che affronteranno l’ultimo grado di selezione sono i Tennis di Ravenna e i Fourire di Modena. I Tennis (che hanno come front-woman l’ex cantante dei Pitch) propongono sicuramente del pop, ma non certo sdolcinato e soprattutto non scontato, esecuzione con qualche pecca tecnica ma grande carica ed impatto scenico che alla fine è quello che fa la differenza. I Fourire hanno una lunga esperienza alle spalle che sta incominciando a dare i suoi frutti: propongono un rock duro con radici nell’epopea grunge ma rielaborato con il necessario grado di interpretazione personale, un gruppo solido e compatto con un impatto modello muro di suono. Alla direzione artistica di Arezzo Wave l’ardua scelta tra i due. Nulla esclude che entrambi….

THE MAGGOTS + The Hormones<br>
Il Covo, Bologna (08.03.02)<br>
Il Covo si conferma il luogo più adatto per potere ascoltare nomi del panorama musicale altrimenti difficili da rintracciare non solo in Regione ma in tutta Italia. E di questo saremo eternamente grati. I Maggots sono nati in Svezia tre anni fa in una scena musicale che non ha nulla da invidiare a quella americana (soprattutto se vista dall’Italia…), basti pensare a Nomads, Hellacopters, Creeps, Wylde Mammoths ecc., ma avevano già suonato separatamente in alcune garage bands nella metà degli anni '80. La nuova – ottima - onda rock svedese in corso di questi tempi ( The International Noise Conspirancy e the Hives tanto per citare i più noti) aiuta i Maggots ad espatriare per presentare il loro secondo lavoro “This Condition Is Incurable” che, per inciso, ha trovato a Bologna numerosi acquirenti dopo l’esibizione al Covo. Puro, inconfondibile, elettrizzante, coinvolgente, divertente garage punk! Questa è l’esibizione dei Maggots. Non giovanissimi, bruttini da vedere, nessun “vestito da palcoscenico”, ma niente di questo è importante quando suoni così e in concerto sei capace di trasmettere la giusta carica e la voglia di averne ancora!
La band che ha aperto la serata viene da Padova: the Hormones. La loro biografia inizia così ...cominciano a suonare nel 1999 inizialmente ispirati dal misticismo che la figura di Elvis Presley evoca in loro e dal voodoobilly di Cramps e Meteors… e questo è quanto basta per comprendere. In più bisogna aggiungere: bravi e con l’attitudine giusta. Un look perfetto sia negli abiti che negli strumenti (batteria, chitarra e contrabbasso). Un ottimo esempio di coerenza sonora e visiva. Una degna apertura di serata.


(Pubblicato il: 28/11/2013)