Le recensioni di Andrea Tinti

Subsonica

Amorematico
Esce il primo album dei Subsonica. Tutto tace. Dopo qualche mese il gruppo torinese partecipa ad una raccolta di Antonella Ruggiero, il video di “Per Un’Ora D’Amore” passa dieci, cento volte al giorno. Il pubblico rimane colpito. Chi sono costoro che osano “profanare” un classico della musica italiana? Il disco dei Subsonica diventa un culto. Oggi, dopo qualche centinaio di concerti, un secondo lp e la partecipazione al Festival di Sanremo, i Subsonica tornano con il terzo lavoro. Da sempre il terzo disco è quello più difficile, quello pieno di insidie (reggerà?, il mercato come lo accoglierà?, il pubblico ci sarà ancora?, le radio lo passeranno?, le riviste lo recensiranno benevolmente?). Domande che rendono il clima teso, e spesso un clima teso porta ad un disco teso. Non per niente “Amorematico” è un lp crepuscolare, pochi sono gli sprazzi di sole, pochi sono i momenti di felicità. I Subsonica hanno scritto un album malinconico, un 33 di electro rock dai bassi pulsanti e dalle parole ombrose. Lontani anni luce sono i fari accecanti dell’Ariston, distanti qualche centinaio di chilometri sono i suoni del debutto. I Subsonica hanno pienamente superato la prova del nove. Non poteva essere altrimenti per chi chiama a collaborare un gruppo come i Krisma. Se dovete scegliere tra “Amorematico” ed il best della Pausini ponderate bene prima di estrarre il portafoglio. Tutto potrebbe improvvisamente diventare un incubo.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Alix

Nessun Brivido
Tornano gli Alix, o per meglio dire torna Alice con il terzo lavoro discografico, dopo alcune soddisfazioni live e tanto sudore profuso in giro per l’Italia. “Nessun Brivido”, coprodotto insieme alla giovane etichetta discografica Edgar, contiene cinque tracce dal ruvido impatto. Il rock della band si è indurito rispetto al passato, diventando un wall of sound alto ed inaccessibile, mentre la voce di Alice è come sempre precisa e pungente ed i suoi “compari” ce la mettono tutta per disegnare ritmi squadrati con chitarre sferzanti. Superfluo segnalare un brano rispetto agli altri (forse “In Scatola”, o il psichedelico “Cavallette”), perché, come capita sempre più raramente, arrivati alla fine si ricomincia l’ascolto con estremo piacere. Il terzo lavoro è da sempre considerato il disco della maturità artistica e personale. “Nessun Brivido” è il disco della maturità, anche se l’inserimento di almeno altri due brani non avrebbe guastato un cd pressoché perfetto. Da sostenere.

Formato: MiniCD


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Talk Talk

The Collection
Se avete meno di 30 anni non proseguite. Non capireste. Se invece siete tra i “vecchi” cogliete questo momento per voltare le spalle e guardarvi adolescenti ad inseguire sogni ed idee malsane. I Talk Talk sono stati uno dei gruppi cardine degli anni ottanta. Ricordate, come se fosse ieri, quel video con il cantante della band e quelle sue orecchie a sventola messe in evidenza da un berretto di lana? Ricordate, come fosse ieri, il primo bacio con la colonna sonora di “Dum Dum Girl”, o la prima nottata danzante al ritmo di “It’s My Life”, o peggio ancora quella ricerca affannosa di “Life’s What You Make It” dal fruttivendolo invece che in un negozio di dischi? Ricordate? Se ricordate andate a cercare, nel negozio giusto, questa raccolta con sedici brani della vostra vita. Con poco più di sette euro vi portate a casa una porzione di ricordi. Belli o brutti che siano, sono vostri e nessuno potrà toglierveli. Buon ascolto e non piangete come vitelli.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Francesco C

Standard
Siamo in Valle D’Aosta, davanti a voi alcune immense montagne ed un verde pascolo pieno di mucche che brucano incuranti della vostra presenza. Brucano e cagano, facendo delle vere e proprie opere d’arte, cacche circolari con una puntina al centro che vuole vincere la forza di gravità. Sulla sinistra un coro in abiti tipici intona canti montanari. Sul pendio, invece, muovono i primi passi quattro sbarbati che suonano come se camminassero sulle uova. Delicatessen e noia allo stato puro. La vostra attenzione viene però catturata da tre figuri dall’aspetto inquietante, che in mezzo a una distesa di cacche circolari stanno sviluppando un sound corrosivo. Francesco C e i suoi compagni sono la faccia glam della Valle D’Aosta. Prodotti da Roberto Vernetti, mettono a nudo un rock elettronico con testi sapientemente taglienti. Parolacce inserite nei punti chiave delle liriche faranno gridare allo scandalo. Il Marilyn Manson italiano è arrivato. Chiudetevi in casa, sprangate le finestre, fate scorte di viveri, non accendete la radio, non guardate la televisione. Potreste incappare in Francesco C e nelle sue canzoni sovversive. Per tutti gli “stonati” di questa società, punkabbestia, atei, circoncisi, obesi e dilatati, un disco da godere tutto d’un fiato. Mamme antirock, noi vi abbiamo avvertito. Cominci la crociata.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

NOI NATI MALE

1989-99……Dieci Anni Col Fiato Sul Collo!
I discepoli crescono. I Noi Nati Male fanno del rock demenziale. Inutile nascondersi dietro a giri di parole cercando una chiave di lettura che non c’è. Il gruppo aretino ha debuttato con un cd singolo che si intitolava “L’Erba Datela Ai Conigli”, rispetto a quel disco la band è notevolmente maturata, i brani risultano più completi, le liriche più azzeccate, gli arrangiamenti più giusti. La prima tiratura del cd si è esaurita in pochi mesi, venduta quasi esclusivamente durante i concerti. Oggi la seconda stampa viaggia verso il sold out, complici sicuramente i trascinanti live ed il video-clip di “Fegatello Sfigatello”. Se siete alla ricerca di un disco per trascorrere momenti di sano divertimento lo avete trovato. Se invece da un disco pretendete una elevata concettualità, passaggi sonori al limite dell’udibile e testi così ermetici da piegarsi su sé stessi, potete girare alla larga. I Noi Nati Male fanno rock demenziale, sicuramente gli Skiantos guardano con ammirazione.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Tiziano Ferro

Rosso Relativo
Non mi importa da dove arrivi Tiziano Ferro, cosa abbia fatto fino ad oggi, come abbia trascorso le sue giornate, il suo tempo libero, cosa abbia ascoltato e quali siano i suoi artisti preferiti. Mi interessa solo che sono andato a vederlo dal vivo e mi ha colpito per la sua bravura, per il suo essere capace di stare sul palco davanti a qualche centinaio di ragazzine urlanti. La sua voce è limpida, le sue corde vocali si estendono ed è intonato. “Scontato” direte voi, invece vi sbagliate, quante volte avete sentito un disco e poi alla prova dal vivo i vostri idoli sono miseramente naufragati in balia di stecche e approssimazione? Tiziano invece ha dimostrato che il suo successo, arrivato con il singolo “Xdono”, era meritato in virtù di un innato talento naturale. E così eccomi ad ascoltare “Rosso Relativo”, dodici brani, tra cui i tre singoli fino ad oggi estratti, che trasudano amore per il rap, per il soul, per il funky e per la melodia italiana. Un disco per ragazzine urlanti diranno molti di voi. Ed è vero, ma ogni tanto fa piacere ascoltare chi la voce ce l’ha veramente senza ricorrere all’utilizzo di magie tecnologiche in studi di registrazioni ipersofisticati. “Ragazzine piangenti insieme ad un ultra trentacinquenne hanno atteso Tiziano Ferro al suo ritorno dal tour francese. Scene di isterismo che non si vedevano dai tempi dei Duran Duran”.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Gaznevada

Dance No Dance
Vi è mai capitato di entrare in un negozio di dischi ed avere un colpo al cuore? A me è successo l’altro ieri, mentre guardavo le novità. Boommmmmmmm! Mi sono trovato di fronte ad un nome che mi ha rigettato indietro di oltre vent’anni. Mi sono trovato davanti ad un marchio inconfondibile che mi ha fatto ritornare adolescente in un secondo e mezzo. Ho toccato con mano un singolo (in cd) dei Gaznevada. Pressione alle stelle, battiti accelerati, occhi in lacrime ed abbondante sudorazione all’inguine. I Gaznevada sono tornati, anche se a dire il vero non se ne erano mai andati dai miei ascolti, son tornati con “Dance No Dance” in cinque versioni, tra “Original 80’s”, campioni e techno al vetriolo. In un momento di riflusso pesante - dischi, libri, dibattiti, colonne sonore, film ed opinioni che scavano sul Movimento del ’77 - i Gaznevada ci propongono un brano da ballare fino allo svenimento. “I Gaznevada sono il miglior gruppo rock italiano”, c’era scritto nel 1980 sul bollettino dell’Italian Records, che avessero ragione?

Formato: Cds


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Rettore

Magnifico Delirio
La collana “Gli Indimenticabili” si è arricchita negli ultimi mesi di qualche decina di titoli, tra cui “Magnifico Delirio” della Rettore. Punto di forza di questa iniziativa della BMG è la qualità dei titoli ripubblicati in cd ed il loro prezzo al pubblico, pari a 6.50 euro, come dire 12.500 lire. Nel marasma di titoli ho scelto questo album di Donatella perché uscì nel 1980 ed ottenne, sull’onda di “Kobra”, un grandissimo successo di pubblico, ma oggi col senno di poi si scopre che proprio il singolo trainante è il momento più debole di un disco che potremmo definire di punk sperimentale. Credo infatti che la Rettore sia stata, ma in pochi se ne sono accorti, uno dei massimi esempi di punk italiano. La sua attitudine era punk, il suo porsi era punk, la sua musica, tranne ovviamente i brani per l’airplay, erano tanto più punk di chi in quel momento girava con creste colorate e nomi improbabili su giubbotti di pelle pieni di spille da balia. La Rettore era punk nel suo anticonformismo dilagante, nel suo mostrarsi senza filtri o barriere mentali. Ascoltate “Magnifico Delirio” dopo ventidue anni dalla sua uscita, immaginate cosa possono aver pensato i ragazzi di allora supponendo di trovarsi al cospetto di nove brani sulla falsa riga di “Kobra”……..Delirio allo stato puro…………Per soli 6.50 euro un pezzo di storia non si deve lasciarselo sfuggire. Pensateci mentre vi rigirate tra le dita la doppia compilation di Sanremo………..

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Artisti Vari

1979 Il Concerto
Il 14 giugno 1979, un giovedì, la Cramps organizzò un concerto all’Arena Civica di Milano in ricordo dello scomparso Demetrio Stratos, voce degli Area. Quello spettacolo venne poi pubblicato in disco. Oggi a distanza di oltre vent’anni la Akarma ha deciso di ristampare in cd, esisteva una precedente versione della Cramps, questo eccezionale documento storico/musicale. In una confezione lussuosissima, fatta in digipack, la forza di quell’evento viene in superficie con tutta la sua immutata carica. Aprono i Kaos Rock con la urlata “Basta Basta”, poi si prosegue con gli Area, Francesco Guccini, Eugenio Finardi, Roberto Ciotti, Venegoni & Co., Angelo Branduardi, Carnascialia, Adriano Bassi e Italo Lo Venere, Antonello Venditti, gli Skiantos, Gaetano Liguori e Tullio De Piscopo, Giancarlo Cardini, il Banco del Mutuo Soccorso e nuovamente gli Area che chiudono con “L’Internazionale”. Ovviamente è quasi impossibile che tutti gli artisti in scaletta possano piacere in ugual misura, ma per una volta sarebbe opportuno andare oltre il semplice ascolto, perché se avrete la voglia di possedere questo cd, vi troverete tra le mani un pezzo di storia italiana. Il “Bologna Rock” si era svolto da circa un mese, Milano rendeva onore ad uno dei suoi figli più illustri. Da tenere a portata di mano quando si rimane “vittima” dell’imperante idiozia musicale. Un salvagente per terre più vivibili.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Good Morning Boy

Good Morning Boy
Dietro al nome poetico di Good Morning Boy si cela Marco Iacampo, ex componente degli Elle ed oggi proiettato verso una fulgida carriera solista. Il disco d’esordio è infatti una scatola magica fatta con vari pezzettini di puzzle. C’è di tutto, dai fischiettii alle chitarre psichedeliche, dalle voci soniche alle batterie flower power con una spruzzatina di country che non guasta mai. Marco è la nostra risposta all’inglese The The nel suo periodo solitario. Un “pazzo” quindi, che avrebbe dovuto nascere in America, o in un paesino sperduto della Scozia ed oggi sarebbe osannato e venerato da migliaia di fan sparsi per il mondo. Invece è nato in Italia e si ostina a sostenere, perlomeno credo ascoltando il suo cd, la tesi che bisogna realizzare dei dischi che non devono fare da tappeto sonoro alle faccende di casa. Peccato per lui, perché in Italia non esistono masse pronte ad ascoltare un disco, ma masse disposte a chiacchierare, mangiare, sfogliare una rivista, o guardare la tv mentre un cd sta lontanamente suonando. In conclusione solo un consiglio alla Urtovox: spingete Good Morning Boy all’estero, convincetelo a trasferirsi a San Francisco, pagateli il viaggio ed un soggiorno di cinque anni a Edimburgo, fateli cambiare nome e cognome ed optate per Andy McPaddock. Insomma naturalizzatelo straniero ed importatelo in Italia. Good Morning Boy, novello Bob Dylan in acido, mentre ascolta un Beck ispirato dai Belle And Sebastian. Insomma, un “pazzo”.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Oasis

The Hindu Times
“The Hindu Times” è il singolo che anticipa il quinto/sesto album degli Oasis. Nulla di nuovo sotto il sole. Si tratta sempre di una melodia disegnata con la chitarra da Noel, un po’ di feedback/noise in sottofondo che fa molto Jesus and Mary Chain ed un cantato lamentoso come solo Liam riesce a fare. Insomma, se siete dei fan sfegatati del gruppo non potete mancare l’acquisto, se invece avete fino ad oggi ignorato l’esistenza dei fratelli Gallagher potete tranquillamente continuare la vostra vita senza ulteriori scosse. Il singolo è uscito in quattro versioni: cds, dvd, 45 giri ed ep12’. Da segnalare che il dvd contiene la prima parte di un video documentario, mentre il cds e l’ep12’ presentano “Idler’s Dream”, brano da lato B di gran lunga più suggestivo di “The Hindu Times”. In attesa del nuovo lp, da gustare mentre si corre per una impervia salita verso il vostro santuario di riferimento.

Formato: cds - dvd - 7' - 12'


(Pubblicato il: 28/11/2013)

George Michael

Freeek!
In molti aspettavano al varco George Michael. Dopo un album di cover, in tanti si chiedevano cosa mai avrebbe potuto fare, cosa mai avrebbe cantato dopo le mille peripezie extra artistiche. Ecco quindi arrivare “Freek!” con il suo carico di musica pop elettronica, con il suo pieno di spregiudicatezza erotica. Come al solito i bigotti hanno gridato allo scandalo. Il video-clip sarebbe troppo “volgare”, troppo “spinto”, troppo allusivo, troppo di troppo. La canzone sarebbe un inno al sesso promiscuo e sfrenato e George Micheal un maleducato gay dichiarato. Vergognati Michael, espia le tue colpe, ritorna nel buio da dove sei venuto (gli Wham, tanto carini quanto innocui). Rimani muto e non ci disturbare. Tutti motivi che mi sembrano più che sufficienti per acquistare in più copie questo singolo, come il sottoscritto ha già fatto. Ne esistono tre versioni differenti.Cosa state aspettando?

Formato: cds


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Andrea Chimenti

Il Porto Sepolto
Tanti anni fa Andrea Chimenti era il cantante dei Moda. Era il tempo di Firenze capitale del rock italiano. Poi finita quella esperienza Andrea ha deciso che il suo talento, e di talento ne ha da vendere, non andava sprecato. Ecco quindi l’inizio di una collaborazione con i Beau Geste e finalmente il suo primo disco solista. Nel ’96 Chimenti è nella scuderia del C.P.I. e pubblica un album dove figura la partecipazione di David Sylvian (Japan). Altri due lavori vengono poi inseriti nella collana “Taccuini” e l’arte di Andrea è sempre più vicina alla poesia, ai testi biblici, alla cultura. La fine del Consorzio lo disorienta. Nel 2000 debutta con uno spettacolo di canto, musica e letture, intitolato “Il Porto Sepolto”. Due anni dopo esce il suo ultimo cd, dove Andrea si confronta con le poesie di Giuseppe Ungaretti. Un altro centro, un altro tassello di alta cultura musicale, un altro grande ed ispirato lavoro. Chimenti supera l’ennesimo esame. Andrea trasuda passione, quella che manca a molte produzioni odierne. Ma d’altronde non tutte le ciambelle riescono con il buco. E noi di “buche” ne abbiamo già prese troppe.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Pink

Get party started
Non mi importa se state pensando a Pink come ad una ragazzina senza arte ne parte. A volte ascoltare musica deve anche essere un puro e semplice piacere sensoriale. “Get The Party Started” è il singolo che ha anticipato il nuovo album di questa scatenata ragazza intitolato “M!sundaztood”. Rock pop da canticchiare sotto la doccia, o da gustare, grazie alla traccia video presente nel cd, sul vostro computer di casa/ufficio. E poi diciamocelo chiaramente, una canzone che “urla”: “Kiss my ass”, mentre Pink canta con un phon in mano, non deve mancare in nessuna discoteca che si rispetti. Vi segnalo inoltre che il produttore colpevole di questo pezzo (testo/musica) e di tutti gli strumenti suonati, compresa la programmazione delle batterie, risponde al nome di Linda Perry. Le 4 Non Blondes vi dicono qualcosa? No? Andate a studiare il rock anni novanta e poi ci rivediamo.

Formato: cds


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Simple Minds

Cry
Criticare oggi un disco dei Simple Minds è come sparare sulla Croce Rossa. Non posso farlo. Non potete chiedermelo. Non posso anche solo per il passato artistico di Jim Kerr e soci, non posso per album epocali come “New Gold Dream” entrati di diritto nella storia della musica, non posso perché la qualità, pur non mantenendosi a livelli eccezionali, è sempre rimasta più che dignitosa, non posso perché ho ancora in mente almeno quattro concerti dei Simple impeccabili. Dopo un album di cover, passato senza troppi clamori, è ora giunto il momento di “Cry”. Del vecchio gruppo rimangono solo Kerr e Burchill e nella traccia 4 i due scozzesi si sono affidati alle cure degli italiani Planet Funk. Insomma “Cry” non è un capolavoro, però come si fa a non acquistarlo se si possiedono gli album dei Simple da “Life In A Day” (1979) e la voce di Kerr è così familiare da farti venire le lacrime agli occhi ogni volta che la senti? Come si fa? Si compra perlomeno la versione limitata con una traccia video e ci si lascia cullare da “New Sunshine Morning”.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

JOKIFOCU

Rapideffusioni
“Un disco così brutto era un pezzo che non lo sentivo”, mi sono detto tra me e me dopo un primo ascolto. Poi mi sono ricordato di quando acquistai il primo lp dei CCCP Fedeli Alla Linea che mi lasciò del tutto disgustato, per poi diventare uno dei dischi fondamentali della mia crescita musicale. Così sono tornato alla carica. Ho schiacciato di nuovo il tasto “play” e mi sono rilassato. Piano piano “Rapideffusioni” è entrato sotto la mia pelle, si è incanalato verso il cuore e il cervello, piano piano il rock scheletrico dei tre musicisti si è fatto strada. Al quarto ascolto canticchiavo già le canzoni, al sesto saltavo come un grillo, all’ottavo i testi stavano andando a memoria. Se siete dei fan di CCCP, Minutemen, Pixies, Pavement, o Sebadoh questo è il vostro disco, se invece nessuno di questi nomi vi è familiare lasciate perdere e rimanete ancorati ai vostri punti di riferimento. I Jokifocu saranno i nuovi CCCP? Chissà, per il momento gotedevi “Rapideffusioni”.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)