recensioni

NABAT

Scenderemo Nelle Strade- (Ansaldi Vinili) 7’EP

Nel 1982 i Nabat pubblicavano il loro primo vagito discografico, Scenderemo Nelle Strade, un urlo iconoclasta di punk Oi! Stampato in 3000 copie, quel singolo è diventato il disco più ricercato da tutti i collezionisti e appassionati di punk mondiale, raggiungendo negli anni cifre da capogiro, tra i 500 e i 600 dollari. Oggi Steno, voce dei Nabat, ha ripubblicato il singolo in una tiratura di 1000 copie. La ristampa è fedele all’originale, dalla copertina alle label sul vinile. Finalmente nel 2011 altri 1000 fortunati potranno godersi la forza dei Nabat nei cinque brani che compongono questo pezzo di storia. “Questo 45 giri esce alla faccia di tutti gli idioti che vorrebbero vederci morti”, si legge nei crediti in copertina. Era il 1982. Consigliato a tutti. Astenersi “idioti” targati 2011.

www.ansaldirecords.net


(Pubblicato il: 24/07/2014)

ALCOOL ETILICO

Alcool Etilico - (Enzone/Audioglobe) CD

Da Lipari con in testa un amore incondizionato per il rock anni ’70, non solo perché un brano di quest'album s'intitola appunto Anni ‘70, ma perché gli Alcool Etilico si rifanno al periodo aureo del rock con precisione e tenacia. Testi in italiano, tra l’ermetico e il sogno mistico, chitarre che disegnano melodie con l’intenzione di catturare quell’attenzione che è sempre più difficile da ottenere. Insomma gli Alcool Etilico possono far la gioia di chi ha ascoltato decine di band peninsulari, soprattutto negli anni ’90, che sembrava potessero invadere il mondo e cambiare gli coordinate della musica in Italia. Tutto ciò non è accaduto, ma agli Alcool Etilico credo non importi. Da ascoltare in attesa di un prossimo album più “maturo” e originale. Parlando Di Me, Nala e Scende Il Sereno tra i brani più intriganti.

www.myspace.com/alcooletilico


(Pubblicato il: 24/07/2014)

F. FILIPAZZI/V. BIELLA

Alla Garibaldina… Mille Camicie E Una Storia - (Mobydick) CD+LIBRO

In occasione del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia le rappresentazioni, gli incontri, i dibattiti si susseguono a un ritmo vertiginoso. In questo turbine di avvenimenti ecco spuntare questo libro/cd, legato a doppio filo a uno spettacolo teatrale. Per chi dovrà “accontentarsi” solo del libro, sarà utile sapere che Ferruccio Filipazzi è la voce recitante,mentre all’ensemble Cantarchevai, diretto dal maestro Oliviero Biella, sono state affidate le parti musicate. Musiche risorgimentali e brani originali, che fanno da contrappunto alle parole di Filipazzi. Il libro è la trasposizione del cd/spettacolo tra ricordi, attualità e momenti storici che faticano a rimanere ancorati all’era moderna. Un viaggio per ricordarci da dove arriviamo e dove siamo finiti. Dove alla parola “finiti” ognuno può dare il significato che preferisce.

www.mobydickeditore.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

LION D

Reap What You Sow - (Bizzarri Records/Self) CD

Nuova uscita per Lion D con la modenese Bizzarri Records. Nuova prova discografica tra l’inedito e la raccolta, in considerazione del fatto che questo Reap What You Sow contiene singoli già pubblicati, remix, brani originali e tanto altro. Lion D dal canto suo si dimostra ancora una volta una voce calda da tallonare mentre il nostro corpo è in preda alla musica e segue il ritmo inconsciamente. Raccogli quello che semini (la traduzione del titolo dell’album) è perfetta per questo giovane cantante reggae di origini africane , ma residente in Italia, che si è fatto notare a forza di brani che potrebbero benissimo figurare nelle discografie dei più affermati artisti del genere. Lion D non ha paura di nessuno, il suo nuovo album lo dimostra senza mezzi termini. Da ascoltare. Una, due, tre, quattro …….volte.

www.bizzarrirecords.com


(Pubblicato il: 25/07/2014)

AA.VV.

2° CRV Giovani Compilation (CRV) CD

Secondo appuntamento con la raccolta che testimonia il CRV Music contest. Raccolta che presenta otto progetti artistici tra loro distanti anni luce, sia di genere sia di abilità e maturità. I nomi dei partecipanti sono quelli dei The Borderline, Celtic Clover, Dreamachine, Fuximile, Gekido, Mind The Traps, Ordinary Frank e Tizio. Tra i nomi che dimostrano più interesse, citerei i Borderline che aprono la raccolta e Tizio che la chiude. Nel mezzo ci sono anche da segnalare i Mind The Traps. Rimane comunque ovvio che raccolte e concorsi come questo non devono dimostrare la bravura di un artista rispetto a un altro, ma far crescere una scena, locale o nazionale. L’importante è che tutti si siano divertiti, abbiano suonato e siano finiti in questa compilation. A questo punto ci sarà un terzo appuntamento o tutto è già finito?

www.crvgiovani.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

TILT

L’Evoluzione Delle Ombre - (Mescal/Universal) CD

I Tilth sono il passato (due album all’attivo). I Tilt sono il presente (un album appena pubblicato). I Tilt sono emiliani (Reggio Emilia?) con alcuni componenti provenienti da altri ensemble. I Tilt cantano in italiano e fanno del pop rock. Strizzano l’occhio alla scena inglese, dagli Oasis ai Coldplay, passando anche per Blur o Embrace. Potrebbero essere la risposta ai Modà. L’album parte nel migliore dei modi (Pallida), ma poi rimane ancorato a brani che non possiedono quel guizzo tale da importi un ascolto dopo l’altro. Sia chiaro, tutto fila alla perfezione, tutto è eseguito con bravura e maestria, però manca un pizzico di originalità in più, una melodia che ti strappi il cuore, un testo che diventi tuo. I Tilt hanno la capacità di guardare oltre e magari tra poco godranno di quel successo che ha baciato, per esempio, i già citati Modà. Glielo auguro.

www.myspace.com/tiltitalia


(Pubblicato il: 25/07/2014)

PESTAFANGO

Chenta La Zighela - (Ansaldi Records) CD

I Pestafango nascono nel 2007 e oggi dopo essersi allargati a sei elementi, più un’infinità di collaborazioni estemporanee o meno, hanno debuttato con Chenta La Zighela. I Pestafango sono rimasti folgorati dai canti popolari, facendoli propri, come dovrebbe essere nella migliore tradizione e così Gli Scariolanti, La Bela La Va Al Foso, Sior Padron Da Li Beli Braghi Bianchi (solo per citarne alcune), si “imbastardiscono” con il punk, il reggae, lo ska, col country e diventano canzoni a tutto tondo. Se poi la casa discografica che pubblica quest'album è l’Ansaldi Records, il tutto assume una valenza ancora maggiore. I Pestafango riportano alla luce le nostre radici. Lode al lavoro e alla voglia di mantenere vivo un background che ti rimane in testa subito dopo il primo ascolto. Complimenti.

www.pestafango.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

FRANKENSTEIN JUNIOR

Frankenstein Junior - (Autoprodotto) CD

Con un nome preso a prestito dal film di Mel Brooks del 1974, questa band mi è già simpatica, ancora prima di ascoltare il loro album. Poi però in questa sede devo scrivere di musica, quindi si parte. Tutti in carrozza. Il disco si apre con il brano che è anche il nome della band e il titolo dell’album. Ebbene i Frankenstein Junior fanno del pop rock in italiano. Loro lo definiscono rock grottesco, forse per via dei testi o degli inserti di dialoghi presi da film, oppure perché aleggia su tutti i brani un'aurea di fantasia non comune in altri gruppi. Nel prosieguo dell’ascolto la band non si discosta dalla prima impressione. Ci sono momenti più intimi (musicalmente parlando) che ci mostrano i cinque Frankenstein sotto una luce diversa. Tutto in questo debutto funziona alla perfezione. Per chi ama il pop rock -a proposito nel secondo cd potete gustare un videoclip a cartoni animati che prende in giro i talent show- i Frankenstein Junior sono altamente consigliati. Bravi, forse troppo.

www.frankensteinjuniorband.com


(Pubblicato il: 25/07/2014)

REDROOMDREAMERS

Roosters On The Rubbish - (Happy Mopy Records) CD

I napoletani Redroomdreamers debuttano con Roosters On The Rubbish e subito ci si perde nelle sonorità care ai Belle And Sebastian, American Music Club o ai Red House Painters. Ci si perde in canzoni sognanti che giocano a nascondino con le nostre emozioni. I Redroomdreamers, anche se al debutto, sono composti da un paio di elementi che militavano nei Growing Ocean, ecco spiegato il naturale affiatamento e la semplicità d’esecuzione che nasconde un grande patrimonio artistico. Unico appunto alla lunghezza dell’album che poteva concentrare in qualche canzone di meno la sua forza. Verso la metà dell’ascolto si perde concentrazione che verso il finale è nuovamente catturata da Bye Bye e The Desert. Rock dal respiro delicato che vorrebbe stenderti con un pugno, invece ti accarezza e ti prende per mano.

www.myspace.com/redroomdreamers


(Pubblicato il: 25/07/2014)

NU BRAZ

Baticumbum - (La Douce/Irma Records) CD

Braz è il quartiere di San Paolo abitato, per tradizione, dagli immigrati italiani. Nu Braz è un gruppo (super gruppo) che giunge al nuovo capitolo discografico con i suoni brasiliani in testa e le sonorità nostrane riconducibili agli anni ’60 nel sangue. I Nu Braz (a leggere la lista delle collaborazioni c’è da prendersi paura) sono la voglia di Brasile, sono la voglia di canzoni bossa nova, sono la voglia di easy-listening, sono la voglia di una brezza che ti avvolge mentre passeggi sul bagnasciuga. Tra brani originali e rivisitazioni (Come Prima, Como Dizia O Poeta, Trem Das Onze), i Nu Braz suonano strizzando l’occhio alle sale da ballo e alle discoteche di tendenza, con la bravura di consumati chansonnier. Per tutti coloro che vorrebbero vivere in Sud America, invece soffrono l’umidità delle nostre parti.

www.myspace.con/nubraz


(Pubblicato il: 25/07/2014)

TRANSIENCE

(Parade/Trovarobato) CD

I Junkfood (dal nome evocativo) arrivano alla pubblicazione di Transience dopo alcuni anni d'intenso lavoro, tra concorsi vinti, concerti in giro per l’Italia e la sonorizzazione dal vivo del film Dementia di John Parker. I Junkfood suonano jazz. I Junkfood suonano avanguardia. I Junkfood suonano post rock. I Junkfood suonano elettronica. I Junkfood suonano matchcore. I Junkfood come il cibo spazzatura di cui ci cibiamo fanno a pezzi le nostre paure e le inscatolano in dieci brani dai titoli epocali come Exodus, Small Time Murderer, o Hikikomori. I Junkfood sono onnivori e digeriscono dall’assolo di tromba alla chitarra elettrica, con la facilità di uno stomaco allenato a qualsiasi tipo di cibo. I Junkfood si sono incontrati sui banchi del Conservatorio di musica di Bologna. I Junkfood sono musicisti con cui non si scherza. Mai.

www.myspace.com/junkfoodquartet


(Pubblicato il: 25/07/2014)

SINAPSY INTERROTTE

Si Si, Lo So! - (Autoprodotto) CD

Da Firenze con il chiodo fisso di fare musica per divertirsi. Almeno è quello che penso guardando la foto che ritrae in copertina i Sinapsy Interrotte e ovviamente ascoltando la musica che esce dal loro debutto discografico. La band si diverte tra testi socialmente impegnati come Centro Commerciale, o liriche più sarcastiche come Gualtiero. Non mancano brani nei quali possiamo ritrovarci tutti noi, Integerrimo Vigile ne è un bell'esempio, ma anche Volterrana Sad Blues. Se poi avete fatto un salto ad Amsterdam non potete perdervi Nella Ridente Venezia Del Nord (Amsterdam), se invece amate il numero 9 fate vostra la canzone che s'intitola appunto con il vostro numero preferito. Non siete ancora stanchi, allora dimenatevi con Discoparadiso o Brucomela. I Sinapsy Interrotte se non l’avete ancora capito fanno rock demenziale, quello che annovera Skiantos, Sorella Maldestra, ma anche Squallor e Rusk Und Brusk. Ognuno con la sua personalità, ognuno diverso dall’altro. Rock demenziale per dimenticare il presente o per farcelo maledettamente odiare.

www.myspace.com/isinapsyinterrotte


(Pubblicato il: 25/07/2014)

FOLLOWING FRIDAY

Following Friday (Alka) CDs

“E’ lunedì ma la testa pensa al week-end” è il motto di questa band di Rimini che debutta con un minicd di quattro pezzi. I Following Friday sono un quintetto di power pop, o pop emo, ma anche punk-core, che deve aver ascoltato fino allo svenimento le canzoni di band come i Blink 182. I Following Friday non inventano nulla, ma nella loro assenza di originalità c’è la capacità di scrivere delle canzoni che si aggrappano ai tuoi neuroni e ti ritrovi a canticchiarle quando meno te lo aspetti, sulla tazza del wc, o in fila alle Poste. I Following Friday potrebbero essere di Venice o L.A. e saremmo tutti qui a tessere lodi sperticate. Arrivano invece da Rimini la nostra Redondo Beach e questo ci deve bastare. Chiamateli a suonare alle vostre feste, ai vostri party, al vostro matrimonio, sarà una festa fino a quando non faranno Bright Stars, perché tutti gli ospiti, a quel punto,piangeranno con il telefonino in mano a mo di accendino.

www.myspace.com/followingfriday


(Pubblicato il: 25/07/2014)

DIATHRIBA

La Realtà Aumentata (Friction) CD

E così i Diathriba si sono decisi. Dopo qualche apparizione live che aveva riportato il nome della band sui cartelloni di festival e club, il gruppo si è chiuso in sala di registrazione per uscirne con un nuovo album. Rispetto ai precedenti lavori, prima dell’ibernazione, il passo in avanti è notevole. Questo cd suona alla grande e le canzoni dei Diathriba ne traggono enorme vantaggio. Il brano che dà il titolo all’album, che apre la nuova fatica, è da annoverare tra i pezzi migliori mai incisi dal gruppo castelfranchese, come Etere e Bonsaikitten. Le coordinate sonore sono rimaste quelle care ai Diathriba, una dark wave con testi in italiano dal forte impatto emotivo, con la voce di Andrea Cavani che sembra più a suo agio rispetto al passato. Gradito ritorno di una band che era rimasta nei cuori di tanti dark peninsulari, teutonici e giapponesi.

www.diathriba.com


(Pubblicato il: 25/07/2014)

VIALE KENNEDY

Souvenirs - (Lingua Records) CD

Diego Ragnini è Viale Kennedy. Souvenirs è il suo debutto. Diego vive a Parigi, ma è nato a Bari. Diego ha suonato negli Skizo (post-punk) per poi dedicarsi alla musica etno e all’elettronica. In Souvenirs mette da parte le sue precedenti esperienze artistiche e si lascia andare a un rock cantautorale (in italiano) che sembra uscito dalla penna più ispirata di De Andrè, Conte, o Cammariere. Musiche tra indie e reggae, tra pop e psichedelica. A volte sembra di sentire Morgan, per il cantato, ma in altre ricorda un certo Amerigo Verardi. Tra i brani originali Diego ha infilato e rivisto Que Vida! Di Arthur Lee e Let’s Tango In Paris degli Stranglers. Viale Kennedy è il progetto da segnarsi sul taccuino se amate la letteratura, se preferite la musica colta allo scandalo delle partite di calcio truccate, se per emozionarvi vi piace ascoltare, invece che gridare: “Su le mani, tutti in pista”.

www.myspace.con/linguarecords

 


(Pubblicato il: 25/07/2014)

DANIELA GUDENZI/ALESSANDRO VALENTINI

Irish Coffee Melodies - (Fareblue Music & Records) CD

Daniela Gudenzi è forlivese, come Alessandro Valentini. Lei suona il pianoforte, lui la tromba e il flicorno (fa parte anche dei Faxtet). Insieme hanno dato vita e corpo a un album di brani originali, inserendo anche una poesia dello scrittore irlandese Maurice Scully, recitata da Guido Leotta e Daniela Raimondi. Brani originali che si piegano verso la musica classica e il jazz, brani originali arrangiati con gusto ed eleganza. Tra le collaborazioni da citare quella di Elisa Venturini (flauto), Giacomo Pini (chitarra), Agnieszka Walocha (violino), Guido Leotta (flauto), Andrea Bacchilega (percussioni), Fabrizio Tarroni (chitarra) e Tiziano Negrello (contrabbasso). Consigliato agli amanti delle musica raffinata, da ascoltare in poltrona, magari in cuffia, per isolarsi dal mondo rumoroso.

www.mobydickeditore.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

BARBARA GOBBI

Ciò Che Non Posso Avere - (Zeta Factory/Venus) CD

Innanzitutto complimenti per la copertina e per le foto che accompagnano quest'album di Barbara Gobbi. Dopo aver sfogliato il libretto e aver girato e rigirato tra le dita la custodia posso mettermi ad ascoltare l’esordio sulla lunga distanza di Barbara. La “pacca” c’è subito fin dal primo brano, Abbandono, la voce della cantautrice castelfranchese è piena e corposa, la musica è un rock potente e nervoso. Le canzoni si susseguono con alcuni momenti di puro piacere come quando ci s'imbatte in Certezze E Cemento, o nella delicata Intrigante. Barbara dimostra in Ciò Che Non Posso Avere, di possedere stoffa, grinta ed estro. Le liriche in italiano mettono davanti all’ascoltatore personaggi e storie comuni a molti (Donna Manager, Le Tue Maschere). L’Italia ha trovato una nuova voce da seguire con attenzione. In Sostanza è questa La Lieta Notizia.

www.barbaragobbi.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

MAESTRO GAROFALO

Coffee Connection - (Irma Records) CD

Nu jazz, lounge e latinoamericana sono i generi dentro i quali Maestro Garofalo si muove con maestria. Maestro Garofalo (Alessandro Garofalo) è un siciliano che vive a Bologna che figura in tante produzioni di alto livello, dai Sud Sound System a Teresa De Sio, da Edoardo Bennato a Ninfa. Maestro Garofalo debutta però solo adesso con il suo album, Coffee Connection, un debutto che ci porta per mano nei territori della lounge più ammiccante, o nelle sonorità brasiliane che mettono un fremito a tutto il corpo. Una miriade di “featuring”si snodano lungo la tracklist, tra brani originali e cover (Sign Your Name di Terence Trent D’Arby), con un pizzico di reggae, elettronica e trip hop. Maestro Garofalo dirige sapientemente le 16 tracce dell’album, costruito tra atmosfere fumose e luci al neon, mentre all’orizzonte vediamo passare un transatlantico silenzioso.

www.irmagroup.com


(Pubblicato il: 25/07/2014)

THE LUCKY STRIKES

Ruscobilli - (Ansaldi Records) CD

Il trio dei Lucky Strikes su Myspace mettono tra le loro influenze: “Tutto quello che finisce per Billy e tutto quello che finisce per 'n'roll”. Non potrebbe essere altrimenti guardando la foto che campeggia sul retro copertina e ascoltando quest'album di debutto. La band arriva da Bologna ed ha iniziato a suonare rockabilly nel 2008, prima come duo (Aurelio e Simone), poi come trio con l’arrivo di Miss Sara (batteria) e la nascita ufficiale dei Lucky Strikes. Nell’album brani di loro composizione si alternano a classici come Tintarella Di Luna o I Ragazzi Del Juke-Box, che il terzetto rivisita con brio e passione. Per i Lucky Strikes il tempo si è fermato agli anni ’50, poco male, perché la band sembra avere la giusta padronanza del genere. Se il disco suona alla grande, non oso immaginare cosa possano fare dal vivo. Bravi, coinvolgenti e spiritosi.

www.myspace.com/luckystrikebologna


(Pubblicato il: 25/07/2014)

LA FABBRICA

Soakin’ Wet - (Autoprodotto) CD

I La Fabbrica arrivano dalla Toscana. Sono in pista dal 2005, anche se le solite vicissitudini hanno portato la band a debuttare dopo qualche anno di attività. La Fabbrica canta in inglese a dispetto del nome in italiano. La Fabbrica fa rock a dispetto delle origini geografiche. L’unica pecca, se di pecca si può parlare, è la troppa carne al fuoco che La Fabbrica mette nei 12 brani in scaletta. Le coordinate sonore cambiano spesso e l’ascoltatore si trova su una girandola che non accenna a fermarsi. Dal jazz al funk, ma anche crossover, hip hop e metal. Il problema è che La Fabbrica in tutto questo calderone si muove bene, ma perde l’impatto che hanno gli album con un unico filo conduttore, musicalmente parlando. Comunque l’importante è continuare a divertirsi.

www.myspace.com/lafabbricaband


(Pubblicato il: 25/07/2014)

PAOLO DI SABATINO

Voices - (Irma Records) CD

Paolo Di Sabatino è un pianista jazz molto conosciuto. Ha suonato con così tanti colleghi che la lista è impossibile da leggere tutta. La sua discografia è colma di dischi, ma nessuno, fino ad oggi, aveva come obiettivo quello di ospitare tante ugole come quelle che si possono ascoltare una dietro l’altra in Voices. Così si passa da Linda Valori a Gino Vannelli, da Fabio Concato a Grazia Di Michele, da Iva Zanicchi a Wendy Lewis, da Pilar a Massimo Guerini, da Awa Ly a Sandy Muller, da Gegè Telesforo a Peppe Servillo. Un disco che dedica un brano alla memoria di Mike Francis. Un disco di belle canzoni, cantato da amici e colleghi. Un disco raffinato che esce dal mondo del jazz per addentrarsi in quello della musica leggera. In chiusura uno strumentale che ci riporta sul terreno caro al pianista. Un disco ambizioso.

www.paolodisabatino.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

VERNER

Il Mio Vestito - (La Pupilla Records) CD

Verner è il nome d’arte di Gianadrea Esposito, origine campane, bolognese d’adozione. Verner è un cantautore, uno di quelli che scrive tonnellate di parole, ma le misura, le prova e le riprova. Verner suona una chitarra acustica e la sua voce diventa un tutt’uno con la musica. Verner ha chiamato alcuni musicisti a dare manforte ai suoi testi. Verner crea atmosfere, tra il pop e la musica d’autore. Verner è un’anima errante, che si ferma agli angoli del nostro subconscio e ci sussurra storie con noi protagonisti. Verner è a metà strada tra Cammariere e Capossela. Il Mio Vestito è un guardaroba pieno zeppo di abiti, dentro al quale Verner indossa e sfila come fosse in passerella. Un album per chi ama i cantautori. Un album per chi odia i cantautori. Un album emozionante. Un applauso.

www.myspace.com/vernermusic


(Pubblicato il: 25/07/2014)

DEALMA

13 Toads Of Positivity - (Autoprodotto) MINICD

I Dealma arrivano dalla Sardegna ed hanno debuttato con questo minicd. Il cd è autoprodotto, anche se il foglietto allegato al booklet, con più di una ventina di sponsor, mi fa pensare a un grande lavoro di marketing da parte del gruppo per racimolare il denaro necessario. Complimenti. Sul versante musicale i Dealma sono una band che si potrebbe definire rock funk, con un pizzico di elettronica. La voce di Giuseppe Mura (canta in inglese) mi ha ricordato il Chris Cornell dei Soundgarden, o il Mike Patton dei Faith No More. La carica della band ben è distribuita nella manciata di canzoni, con momenti di calma apparente (The Last Sun), o grunge electro (11th July), ma anche funk (Contact) e ballad (Water Of The Present). I Dealma convincono. In ultimo una domanda: “Gli sponsor hanno ricevuto la loro copia?”

www.myspace.comdealmaofficial


(Pubblicato il: 25/07/2014)

ZZOLCHESTRA

Zzolchestra - (Parade/Trovarobato) CD

Dietro alla Zzolchestra si celano musicisti provenienti dai più disparati progetti artistici (Mariposa, Orchestra Automatica, I Quattrocentocolpi, Moorder, Teatro delle Macerie, Le Tremende, Marco Parente, Beatrice Antolini, Alessandro Grazian, Samuel Katarro, I Germogli). La Zzolchestra è un ensemble di musica contemporanea, che esegue brani originali dai mille risvolti. In quest'album (9 brani) si passa dalla sperimentazione all’illusione della melodia pop, dal genio di Zappa al minimalismo, dal low-fi all’hi-fi ipertecnologico. La Zzolchestra è un treno sbuffante pronto a fare mille fermate e raccogliere più passeggeri possibili. Un debutto che è il secondo numero in catalogo di Parade, collana della Trovarobato, che nelle intenzioni della casa discografica madre dovrebbe diventare come la “New series” della ECM. Musica da camera, intesa come stanza di un appartamento.

www.myspace.com/zzolchestra


(Pubblicato il: 25/07/2014)

ANDREA CHIMENTI

Tempesta Di Fiori - (Santeria/Audioglobe) CD

Andrea Chimenti era la voce dei Moda, gruppo fiorentino contemporaneo di Litfiba e Diaframma. Andrea Chimenti è un artista che dopo quel viaggio ha regalato agli appassionati un percorso solista fatto di dischi e collaborazioni importanti, una su tutte con David Sylvian (Japan). L’ultima fatica di Andrea Chimenti s'intitola Tempesta Di Fiori e diciamolo subito lo consigliamo senza se e senza ma. Andrea insieme a Paolo Benvegnù e Cesare Basile rappresenta l’eccellenza nell’ambito del rock cantautorale italiano. Chimenti si cimenta in quest'album anche nella cover di Vorrei Incontrarti di Alan Sorrenti. Andrea è un signore dalla voce elegante, un nostrano Bryan Ferry. Tempesta Di Fiori merita più di un ascolto e quel successo che Chimenti ha sempre sfiorato ma mai agguantato. Ad alcuni anni dal precedente lavoro, Chimenti è tornato tra i miei ascolti. Una standing ovation lo aspetta.

www.myspace.com/andreachimenti


(Pubblicato il: 25/07/2014)

LADY GAGA

Born This Way - (Streamline Records/Universal Music) CD/2CD

Lady Gaga giunge finalmente al secondo album, vero e proprio, dopo una pausa dal 2009 che nel music business odierno potrebbe uccidere anche i Beatles. Invece Lady Gaga è riuscita a mantenere a galla il suo nome senza troppa fatica, complice un mondo che è impazzito per lei. Born This Way, ricomincia a camminare/ballare da dove eravamo rimasti con l’intermezzo di The Fame Monster. Lady Gaga è la nuova Madonna, anzi la Madonna giovane degli anni 2000. La vicinanza stilistica è quasi imbarazzante, Lady Gaga ancheggia, canta e si dimena come e più della Ciccone. Dall’album sono già stati estratti due singoli, ma ci scommetterei che la lista si allungherà a dismisura. Dance, pop, ipno electro, chiamatela come vi pare, anche icona gay, lei, Lady Gaga è qui per stupirci, tra vestiti fatti di carne e protesi corporali, sul versante musicale, basta alzare il volume e lasciarsi andare al ritmo. Due le versioni pubblicate, singolo o doppio cd.


(Pubblicato il: 25/07/2014)

VIOLASSENZIO

Andrà Tutto Bene… (Alka Record) CD

Da Ferrara con la serie intenzione di scrivere una pagina del post indie rock italiano. I Violassenzio ci hanno impiegato qualche anno e qualche cambio di formazione prima di arrivare al debutto e l’attesa è stata ripagata. Amanti del rock anni ’70, la band emiliana rende il tutto accattivante mescolandolo con psichedelica, rumore, post rock e indie. L’affermazione che il gruppo ci/si rivolge merita una risposta. Sì, andrà tutto bene, finché usciranno dischi così pieni di suoni, canzoni, arrangiamenti e colori. I Violassenzio colpiscono nel segno intorno alla metà della scaletta, quando Senza senso, Fischia Il Mondo (capolavoro), (Brighton) Jimmy è Qui, Il Più Bel Film fanno corpo unico e danno all’intero album un senso di appartenenza. I Violassenzio meritano la vostra attenzione. Fan del rock fatevi sotto.

www.alkarecordlabel.tk

 


(Pubblicato il: 25/07/2014)

ELENA BUCCI & FAXTET

Confessioni.com - (Fareblue Music & Records) CD

Elena Bucci è una attrice, autrice e regista. Ha fondato la compagnia Le belle bandiere, ha vinto premi e lavorato con tantissimi colleghi. I Faxtet sono un quintetto di bluejazz attivo dal 1990, con diversi album in carniere ed ormai avvezzi a progetti che prevedono il connubio tra teatro e musica. Così i monologhi recitati da Elena, confessioni ad alta voce, si muovono sulle musiche scritte dai Faxtet. Parole dure, cattive, dolci, innamorate, ma anche pazze o divertite si prendono “gioco” delle musiche, ci vanno a braccetto, si spingono e si attraggono. Confessioni.com è un libro/cd, uno spettacolo, un “concerto”, è un viaggio, un disco che si legge o un libro che si ascolta. Elena Bucci e i Faxtet hanno incrociato le loro strade, Confessioni.com è il risultato di questo incontro. Confessioni.com non è un disco, ma non è neanche uno spoken word cd. Decidete voi, dopo averlo ascoltato.

www.mobydickeditore.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

AVRIL LAVIGNE

Goodbye Lullaby - (Sony Music) CD/CD+DVD

E così la reginetta del pop punk ce l’ha fatta. Il nuovo album è uscito, dopo date annunciate, posticipazioni e ripensamenti. Avril Lavigne si è decisa, o chi per lei, e Goodbye Lullaby è arrivato nei negozi. La formula è rimasta invariata e ci mancherebbe, artista che funziona non si cambia, tanto che il giorno di uscita un po’ in tutto il mondo i fan sono accorsi nei negozi di dischi. Cosa che capita ormai di rado. Avril è ancora la ragazza sbarazzina che canta dimenandosi e saltella a destra e manca. Il pop punk, anzi il pop rock, è felice di aver ritrovato la canadese. Dispiace per l’attesa, senza un nuovo album la macchina dei concerti, del merchandising si ferma, in uno stato di criogenesi che mette in agitazione uomini d’affari e fan. Se vi sono piaciuti i precedenti capitoli discografici, quest'album non vi deluderà. Ve lo dice uno che quando vide per la prima volta il video di Complicated pensò: “E questa da dove esce?”.


(Pubblicato il: 25/07/2014)

BELFAST

H - (AUTOPRODOTTO) CD

I Belfast arrivano da Bergamo ed hanno esordito con un album autoprodotto intitolato molto semplicemente H. Il loro nome richiama l’Irlanda e proprio nell’Irlanda degli U2 o dei Cranberries i nostri hanno trovato l’ispirazione. Beh a dire il vero i Belfast devono aver ascoltato anche gruppi come i Coldplay o gli Athlete e forse perfino i Sigur Ros. Nei sette brani presenti nel cd i Belfast non inventano nulla, ma suonano e cantano canzoni che ti rimangono in testa, a tal proposito sentite Leaves Have Fallen o Spleen. Se poi volete scoprire il perché di Long Kesh e della H che troneggia in copertina aprite un libro di storia. I Belfast ci credono e fanno bene. A noi non ci rimane che riascoltare questo debutto e scoprirci ad ogni passaggio qualche nuovo elemento. Consigliato a chi ama i suoni british.

www.myspace.com/belfastrock

 


(Pubblicato il: 25/07/2014)

TANGE’S TIME

Termometro Per Uso Felino - (Autoprodotto) CD

I Tange’s Time arrivano Carpi. Non voglio perdermi in note biografiche varie ed eventuali, perché i Tange’s Time vanno ascoltati dall’inizio alla fine. Il loro cd autoprodotto con 8 brani è un assalto sonoro senza mezzi termini. I Tange’s Time sono dei burloni, Beh Boh ne è un esempio lampante, ma anche Frutta non scherza, come Coconut, Katalisma, Bravissimi, Orso Nero, 1910 e Sei Morta Dentro Una Sporta. I Tange’s Time fanno rock demenziale e musica d’autore frullate insieme. I Tange’s Time sono sperimentali, forse rappresentano l’avanguardia di questo Paese che nell’avanguardia non ci ha mai pensato seriamente. I Tange’s Time spaccano, su di loro ci sono leggende tra il serio e il faceto. I Tange’s Time sguazzano tra citazioni e testi sopra le righe. Il rock demenziale è tornato sui palchi a mietere vittime.

www.myspace.com/tangestimeband


(Pubblicato il: 25/07/2014)

BRUNO MARS

Doo-Wops & Hooligans - (Elektra) CD

Il pop è un animale strano. Si ciba in continuazione di giovani artisti, pronti al martirio pur di vedere una loro canzone in classifica. Si ciba di loro e poi si dimentica perfino di salutarli con una pacca sulle spalle quando sono arrivati al capolinea, ultimamente dopo un solo album. Bruno Mars fa pop e gli auguro che non sia sacrificato dopo questo disco. Il suo debutto, che conta già diversi singoli, segno che a volte non è un bene, è una sorta di party dove ci si diverte senza esagerare con alcool e droghe, dove basta un buon dj e i dischi giusti per passare una piacevole serata. Bruno, la cui voce è già stata usata in alcune collaborazioni, una su tutte quella con B.O.B. (a proposito cercate il suo album), mette di buonumore e t'invita a guardare la vita col sorriso sulle labbra. Grazie Bruno, ma non farti mangiare troppo presto.


(Pubblicato il: 25/07/2014)

THE SOULJAZZ ORCHESTRA

Rising Sun - (Strut/Audioglobe) CD

La Souljazz Orchestra proviene da Ottawa, Canada e fin qui nulla di particolarmente strano. Se però incappate in uno dei loro album, come l’ultimo Rising Sun e cominciate ad ascoltarlo, sentirete fuoriuscire dal dischetto argenteo un suono funk/afro/jazz che a Ottawa non ha di certo le sue coordinate geografiche. Invece questa Orchestra è ormai diventata un nome da tenere sotto controllo per tutti gli amanti del genere. Se Rising Sun inizia la sua vita in maniera delicata (Awakening), già dal secondo brano in scaletta (Agbara) le cose prendono una piega più marcata e movimentata. Dopo è un susseguirsi di etno jazz, easy listening, acid jazz e afro rock. Gli elementi del jazz si fondono con la musica etnica, la world music abbraccia l’afro dance. La Souljazz Orchestra ha pubblicato il suo capolavoro.

www.audioglobe.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

AA.VV.

Quel Qualcosa Di Nuovo - (B.A.P./Audioglobe) CD

La B.A.P. è una nuova etichetta discografica bolognese che ha in catalogo già due produzioni. Si tratta di due raccolte, la seconda delle quali è questa Quel Qualcosa Di Nuovo. A tirare le fila della B.A.P. figura anche Moreno Spirogi (Avvoltoi), che può darci un’idea delle sonorità che troveremo in questa compilation. Infatti si spazia dalla psichedelica sixties degli anglo-bolognesi Instant Flight (a loro l’onere di aprire la raccolta) alla musica “popolare” di Lilith, agli storici Steeplejack, al rock anni ’70 di Miss Patty Miss & The Magic Circle, a I Grilli e i romagnoli Ossessione. Nel mezzo altri gruppi beat, progressive e garage. Sembra che la fine degli anni ’80 sia tornata a galla. Un plauso alla B.A.P., un plauso ai gruppi che hanno aderito a questa raccolta, un plauso a Moreno Spirogi che figura anche tra gli artisti in scaletta.

www.facebook.com/baprecords


(Pubblicato il: 25/07/2014)

GLI IMPOSSIBILI

Senza Ritorno - (Autoprodotto) CD

Gli Impossibili sono al quarto album e pestano come assatanati. Gli Impossibili fanno punk rock in italiano. Gli Impossibili cantano di Milano (questa recensione è scritta all’indomani del ballottaggio), inquinamento ed energia pulita, di una ragazza cyborg, di hockey, di horror, della malattia del gioco d’azzardo. T utti i brani, come insegnavano i Ramones, non durano più di tre minuti, tranne il pezzo messo in chiusura, una versione punk rock di Voglio Vederti Danzare di Franco Battiato. Gli Impossibili viaggiano come un treno a mille l’ora e tutto funziona alla perfezione, dai testi alla musica. Per chi gode ancora nell’ascoltare del sano punk rock melodico Gli Impossibili sono tornati per fare festa. Era ora. Pogate e sudate. Per info: Facebook impossibili.


(Pubblicato il: 25/07/2014)

RADICI NEL CEMENTO

Fiesta Live - (Goodfellas) CD

Ci hanno messo sedici anni prima di arrivare al primo album registrato dal vivo. E questo non deve essere inteso come un complimento, perché i Radici Nel Cemento hanno nel concerto un momento di festa che difficilmente è possibile ricreare in studio. E così sono già felice di ascoltare questo album, prima ancora di iniziare a sentirlo. Hit si mescolano ai cori del pubblico, insieme all’inedito L’Acqua e la cover dei Pogues di Fiesta! Non manca neppure la partigiana Bella Ciao, segno evidente che i Radici Del Cemento non si nascondono dietro ad un dito. Il disco è stato registrato in giro per l’Italia durante il tour dell’anno scorso e suona in maniera cristallina. Finalmente i Radici Nel cemento ci fanno godere con un disco dal vivo. Fate solo attenzione che l’energia che sprigiona questo album potrebbe bucare le vostre casse acustiche, qualunque esse siano. Grandi.

www.radicinelcemento.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

TV LUMIERE

Addio Amore Mio - (Acid Cobra Records) CD

I TV Lumiere ritornano nei negozi di dischi con Addio Amore Mio, prodotto come il precedente capitolo da Amaury Cambuzat (Ulan Bator). Il gruppo umbro-tedesco è interprete di un suono che richiama le marce militari degli Swans, il rumore dei Sonic Youth e le atmosfere dark dei Bauhaus. La scelta di testi in italiano permette all’ascoltatore di gettarsi a capofitto in storie allucinate ed allucinanti, in personaggi condannati alla morte, in occasioni perdute, in eroi traditi. Il suono man mano che le canzoni avanzano si fa sempre più cupo, lasciando pochi sprazzi di luce (De Rosario), con la voce di Federico Persichini che attinge a piene mani dal neo folk. Nick Cave, Birthday Party e tutto il rock di matrice post atomica è dentro a questo album. Un album sonico. Un album di addii.

www.tvlumiere.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

THE UNWINDING HOURS

The Unwinding Hours - (Chemikal Underground/Audioglobe) CD

Fino al 2007 c’era una band che si chiamava Aerogramme. Era di Glasgow ed era a metà strada tra i Mogwai e i Belle & Sebastian. Nel 2009 due quarti degli Aerogramme si sono ritrovati sotto il nome di Unwinding Hours. La musica rispetto al passato è diventata meno irruenta, le tensioni di un tempo hanno fatto spazio ad una malinconia che pervade l’intero disco. Melodie avvincenti sono a volte “sporcate” da noise, ma sono solo momenti di un retaggio del passato, perché subito dopo la voce di Craig B ci rimette in carreggiata tra pop song ed eterei vocalizzi (con le dovute distanze mi hanno ricordato i Cocteau Twins). Gli Unwinding Hours fanno rock mentre guardano il crepuscolo. Sussurrano parole ed emettono suoni immobili nell’aria. There Are Worse Things Than Being Alone è il loro manifesto programmatico. Da gustare ad occhi chiusi.

www.audioglobe.it

 


(Pubblicato il: 25/07/2014)

STELLA DIANA

Gemini - (Happy/Mopy records) CD

Tornano gli Arab Strap italiani: i Stella Diana. Tornano con Gemini, un album che prima di arrivare dalle nostre parti è stato pubblicato in terra spagnola. Segno evidente che il gruppo partenopeo ha valicato i ristretti confini nazionali, troppo angusti per il suono chitarristico (avete amato i My Bloody Valentine?) del combo. Liriche in italiano per nove brani che in 35 minuti danno un senso compiuto al progetto Stella Diana. Una montagna di distorsione si accartoccia attorno alla voce di Dario Torre, con un basso così pulsante da sentirlo in pancia (Mira), mentre una versione moderna dei CCCP Fedeli alla linea fa capolino qua e là (Kingdom Hospital) e paesaggi bucolici si intravedono all’orizzonte (Caulfield). I Stella Diana non sono più gli Arab Strap italiani. I Stella Diana sono diventati i Stella Diana. Buon segno.

www.stelladiana.com

 


(Pubblicato il: 25/07/2014)

DOPPIA ERRE

L’Osservatore - (C.P.S.R.) CD

Doppia Erre ha una storia di migrazione che ci rappa nel primo pezzo del suo nuovo album (La Creazione). Doppia Erre è un italo-svizzero. Da 15 anni scrive rime e racconta la realtà attorno a lui. L’Osservatore, il suo ultimo album, è un viaggio su un ottovolante, tra accuse e prese di posizione. Doppia Erre ospita nel disco anche alcuni amici e fa bene, perché la voce di Lu Marra (artista salentino) in Quello Che Sono e di Naty (rapper franco-svizzera) in Rouge portano entrambe le canzoni ad un gradino superiore. Anche la voce di Dominique, perfettamente inserita in alcuni brani (Che Vita, Come Fai?) trasmette un senso di pace, mentre Doppia Erre spara sentenze senza peli sulla lingua. Unico appunto su alcune basi che non riescono a dare manforte alle liriche di Doppia Erre, ma forse bastava scremare tra le 17 tracce presenti nell’album. Doppia Erre ci crede.

www.erre.ch


(Pubblicato il: 25/07/2014)

MATTEO MALQUORI

Il Gioco Analogo - (Autoprodotto) CD

Matteo Malquori scrive nella biografia che accompagna questo album che nel 2009 è rimasto folgorato dall’opera di Tom Waits e dal fermento letterario e artistico che lo contraddistingue. Mi fa piacere averlo letto mentre Una Volta Da Piccolo mi sta accompagnando perché l’immaginario di Waits è ben visibile/udibile nel brano che apre il disco di Matteo. Un immaginario che poi lentamente scema nel prosieguo, mentre aumenta di contro la tradizione della musica d’autore autoctona. Matteo in questa avventura è accompagnato da una selva di musicisti, tre dei quali formano l’ossatura sonora dell’intero disco. Un’ossatura tra frizzi e lazzi, con Matteo che si diverte a fare da saltimbanco cantando di improbabili personaggi così “assurdi” da essere reali. Matteo sembra un novello Vinicio Capossela, che però a sua volta si rifà a Tom Waits. Ahi ci risiamo.

www.matteomalquori.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

STEFANO DUCHI

Chi Ha Detto Soerba? - (Autoprodotto) Libro

E’ grazie a “fan” come Stefano Duchi che si possono ripercorrere le gesta di artisti e band rimaste in quel limbo tra il successo e l’anonimato. Infatti in questo libro è raccontata la storia dei Soerba e quello che è successo dopo lo scioglimento del duo pop elettronico monzese. I Soerba furono a un passo dal successo planetario, ma poi qualcosa si spezzò ed ognuno prese la sua strada, che negli anni a venire si incrociò in altre occasioni. Una storia “dimenticata” ma che Duchi ci riporta alla luce in un libro ricco, anzi pieno, no colmo, di notizie, foto, interviste (non solo ai diretti interessati, ovvero i due Soerba), copertine di dischi e tutto ciò che ruota attorno ed intorno ad un progetto musicale. Un libro scritto con amore nei confronti di una band finita troppo presto rispetto a quello che ancora poteva dare agli ascoltatori e al panorama musicale italiano. Un libro che si legge tutto d’un fiato. La storia dei Soerba potrebbe essere anche un preteso per capire logiche e segreti del music business. Potrebbe.

www.karusonet.com


(Pubblicato il: 25/07/2014)

DIVANOFOBIA

Divanofobia - (Autoprodotto) MINICD

Sono tra i giurati in un concorso a Carpi. Nella serata in cui sono stato invitato suonano i Divanofobia da Bologna. Rimango impressionato dalla carica della band, dalle vene che sembrano in procinto di scoppiare del cantante, dalla precisione con cui si muovono sugli strumenti. Mi fa quindi piacere ricevere questo minicd con 6 brani per “verificare” su dischetto argentato se i Divanofobia meritano le stelle della “guida Michelin”. Ebbene la band anche su cd viaggia che è un piacere. Rock nervoso che saltella tra i testi a metà strada tra la poesia e il neorealismo. Tra gli echi che si sentono possiamo trovare Moltheni, Afterhours, Marlene, ma forse anche Verdena, Codeine, o Earth. I Divanofobia meritano la prima stella sulla mia personale guida all’ascolto. Se passano dalle vostre parti andate a vederli dal vivo. Io me li sono trovati davanti e sono rimasto impressionato. “Vi è prova della paternità dei brani che compongono l’opera” scrivono a lettere cubitali nelle note sul cd”, cavolo non ci avevo pensato……

www.myspace.com/divanofobia


(Pubblicato il: 25/07/2014)

I GANZI

Ragazzacci - (Skema) CDs

Da Firenze tornano I Ganzi e il loro scanzonato beat. Si definiscono un complesso beat anti-matusa e non potrebbe essere altrimenti ascoltando i quattro brani che compongono questo cd singolo. Già autori di un 45 su vinile I Ganzi in questo cd fanno un passo avanti (il passo me lo immagino di ballo), perché qui si respira un’aria pulita, priva di condizionamenti di sorta, scevra da ragionamenti di marketing. I Ganzi si divertono un mondo eseguendo brani originali o la cover di Balliamo Senza Scarpe (testo di Franco Migliacci e musica di Shel Shapiro), si divertono e noi con loro. I Ganzi ci mettono addirittura un velo di malinconia con Mattinata Beat che chiude il singolo. Non me ne voglia Vanessa se preferisco la voce di Giuliano, almeno nelle vesti di voce solista. I Ganzi fanno beat. Divertono e fanno ballare, cosa volete di più da un disco? Non me lo dite, non lo voglio sapere.

www.myspace.com/iganzifirenze


(Pubblicato il: 25/07/2014)

MARIPOSA

Semmai Semiplay - (Trovarobato/Audioglobe) CD

Iniziamo dall’involucro che con il suo intaglio ci permette di cambiare colore a seconda di come inseriamo il libretto. Elegante e figo. Passiamo poi alla musica, perché c’è un’altra sorpresa, di quelle che ti mettono di buonumore per tutta la giornata, ma anche il giorno dopo e quell’altro ancora: i Mariposa sono diventati “finalmente” pop. Sì, i Mariposa dopo dodici anni di attività e undici album, hanno sposato il pop definitivamente. Un pop sempre sopra le righe, tra rimandi sixties, nonsense, intermezzi perfino in inglese e francese, wave anni ’80, giochini sonori degni del Battiato sperimentale, storie recitate che stringono la mano a Tricarico ma lo salutano e vanno oltre. I Mariposa hanno pubblicato il loro disco più bello, più immediato, più intrigante, più “facile”, più ammiccante. Se qualcuno vuole darci “una sentita” troverà delle sorprese. Tante sorprese.

www.naufragati.com


(Pubblicato il: 25/07/2014)

I VALIUM

L’Infedele/Lucienne - (Warner Chappell/Andromeda) CDs

I Valium esistono dal 1999 in quel di Salerno. Con alcune produzioni alle spalle, hanno anticipato l’ultimo album con questo singolo contenente tre brani: L’Infedele, Lucienne e La Danza Dei Ribelli. I Valium fanno new beat, tra le loro influenze annoverano Beatles, Rolling Stones, Paul Weller, Kinks, Oasis, Hives o Small Faces. I Valium sono potenti come una valanga che spazza tutto quello che incontra nel suo devastante percorso. I Valium mescolano lo spirito sbarazzino del sixties con l’irruenza del rock anni ’90. I Valium sanno essere romantici ma anche tremendamente “cattivi”. In questi tre brani mettono una serie ipoteca per diventare uno dei gruppi su cui scommettere in futuro. Lucienne si erge a brano manifesto di una scena, di un genere, di un’epoca. Coinvolgenti. Dissacranti. Spaziali.

www.myspace.com/valiumspace


(Pubblicato il: 25/07/2014)

NOGURU

Milano Original Soundtrack - (Bagana Records) CD

I NoGuru, vedremo poi chi c’è dietro a questo nome, dicono di rifarsi alla no wave di James Chance, al primo Camerini targato Cramps, alla violenza dei Dead Kennedys, ai ritmi tribali e ossessivi dei Killing Joke di cui rifanno Complication (in italiano) e al rock anni ’90, quello di Ritmo Tribale, Afterhours, ma perché no anche al sax dei Detonazione. Già i NoGuru sono una band composta da componenti dei Ritmo Tribale, Afterhours e Detonazione. Come dire un supergruppo che spinge sul piede dell’acceleratore e non è consigliato per rilassarsi (parole loro) dopo dieci ore di lavoro. I NoGuru sono disturbanti. I NoGuru sono disturbati. I NoGuru sono gli anni ’90 che tornano sul piede di guerra. I NoGuru potrebbero far pensare a una crew rap (nome e immagine di copertina) invece sono distanti anni luce da quel mondo. I NoGuru tagliano a fette il rock e lo servono su un piatto di frattaglie.

www.myspace.com/nogurumilano


(Pubblicato il: 25/07/2014)

FAXTET

Faxtet’s Coffee Break - (Fareblue Music & Records) CD

“Il jazz è un graffito dell’anima, amava dire Thelonius Monk, uno che nella musica cosiddetta afroamericana ha lasciato un segno che definire tangibile è poco. Anche l’anima del Faxtet, quintetto sulla scena ormai da vent’anni, mostra segni indelebili di un rapporto viscerale con una musica che con loro è spontanea, irruente perché nasce dal profondo e al di fuori di quella ritualità tipica delle espressioni sonore del terzo millennio. Coffee Break è dimostrazione cristallina della voglia di suonare, di divertirsi e divertire, che anima il gruppo. E’ un disco infatti realizzato live nello studio, cioè senza sovra incisioni o altre malizie che in altri contesti servono a rendere perfetto quello che in realtà non lo sarebbe”, scrive Gianni Gherardi nelle note di quest'album. Un ringraziamento a Gherardi che “mi” ha servito la recensione su un piatto d’argento.

www.myspace.com/faxtet


(Pubblicato il: 25/07/2014)

FRANCO BERGOGLIO

Magazzino Jazz - (MobyDick) LIBRO

“Il momento d’attacco di un brano musicale apre uno spiraglio sulla natura stessa dell’arte” John Berger. Si apre così il libro di Franco Bergoglio (giornalista di autorevoli testate, tra cui Il Manifesto) che ha raccolto in questa fatica alcuni suoi articoli/interviste per raccontare il jazz. Già il jazz, genere musicale sul quale esistono centinaia di libri, nei quali si racconta vita, morte e miracoli di artisti e comprimari. Bergoglio però mette ulteriore carne al fuoco. Racconta di boxe e swing, di un artista sovietico e del suo viaggio per incontrare il suo idolo, Art Blakey, degli appassionati di jazz, una sorta di congrega prossima all’estinzione, dell’arte di Jackson Pollock tanto amata dai jazzisti d’avanguardia, di Charlie Parker, o di John Gennari. “La critica è, insieme, un “genere” letterario e una “posizione” ideologica”, Gianni Scalia. Il libro di Bergoglio è questo, letteratura e ideologia. Per rimanere affascinati dal jazz e da alcuni suoi protagonisti.

www.mobydickeditore.it


(Pubblicato il: 25/07/2014)

LUCA URBANI

Catodico Praticante - (Discipline) CD

Luca Urbani era la metà dei Soerba. Luca Urbani dopo i Soerba ha lavorato e dato vita a una moltitudine di progetti artistici, uno di questi è una carriera solista. Nel 2007 Luca dava alle stampe Electro Domestico, oggi nel 2011 è arrivato nei negozi il secondo capitolo, Catodico Praticante. Se nei Soerba il collegamento con i Bluvertigo era evidente, nei suoi album solisti Luca è rimasto ovviamente ancorato alla musica elettronica, perdendo però la spensieratezza dei Soerba. Qui non si sorride, non si gioisce, non ci si “diverte”, qui tutto è cupo, “fastidioso”, malato, I suoni sono ridotti all’osso, le melodie ti si appiccicano addosso come colla a presa rapida. La tecnologia al servizio del lato oscuro della società. Un’ultima nota, fate correre il cd anche quando TV Spenta terminerà la sua corsa. Lasciate andare, lasciate.

www.karusonet.com


(Pubblicato il: 25/07/2014)