Techno Pills - Novembre 04

La guerra dei nomi
20 milioni di dollari per un nome. Può succedere nell’era dell’informazione e del mercato dell’intangibile. Puo’ succedere, se l’acquirente si chiama – ancora una volta – Microsoft. Tanto ha sborsato la società di Bill Gates per comprare il nome Lindows, società di San Diego nata per sviluppare un sistema operativo Linux su cui far girare anche i programmi Microsoft. Lindows - “colpevole” di avere un nome troppo simile a Windows – ha gettato la spugna dopo 3 anni di battaglie legali, per foraggiare le proprie casse in vista dell’imminente quotazione in borsa.

Di nuovo tu
C’è lo zampino del magnate televisivo Rupert Murdoch nella corsa alla Casa Bianca. Questa la tesi di “Rupert Murdoch’s War on Journalism”, documentario prodotto da Robert Greenwald con l’aiuto di attivisti politici schierati contro l’amministrazione Bush. Scopo del documentario – frutto di 6 mesi di registrazioni di trasmissioni Fox - è di smascherare la propaganda pro-repubblicana del network, che continua invece a proclamare la propria imparzialità. Un particolare: tra i supporter dell’iniziativa figura “MoveON”, movimento liberal ideato da una tranquilla coppia di Berkeley, con il merito di aver portato il P2P nella sfera della comunicazione politica. Sembra che ne sentiremo parlare spesso...

Fiori? No, altoparlanti
Fiori come altoparlanti. Prossimamente, dal Giappone, dove la Let’s Corporation sta mettendo a punto una tecnologia audio in grado di utilizzare i fiori al posto dei soliti coni di carta, plastica o metallo. Come? I fiori - inseriti in un tubo di acrilico – vibrano al passaggio di corrente alternata, producendo suono. Ancora silenzio stampa sulla qualità del marchingegno, ma la Let’s assicura che il sistema può essere utilizzato per riprodurre suoni sia dai CD che dalla radio.

Sfida in 3D
Dal dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma Tre arriva una grande sfida ai falsari di firme, grazie alla messa a punto di una tecnica tridimensionale. La terza dimensione è il solco disegnato dalla pressione della penna sul foglio: bernoccoli e gobbe di scrittura sarebbero infatti le caratteristiche più affidabili, perchè le più difficili da riprodurre anche per il più abile dei falsari. Successo garantito dall’80% al 100% dei casi. Censure
Tutto da verificare, ma pesa l’accusa di Reporters sans frontières – associazione internazionale di giornalisti e reporters - a danno dei motori di ricerca americani operanti in Cina. Nell’occhio del ciclone sono finiti Google (che controlla in parte il motore cinese Baidu) e Yahoo che, secondo RSF, per guadagnare posizione sul mercato cinese starebbero dando una mano al governo nel censurare i contenuti ritenuti “scomodi”. Qualche esempio? Digitando “Tibet libero” non si ottiene nessun risultato. Idem con “Huang Qi”, cyberdissidente finito in galera per aver criticato il governo. Pronta la risposta degli accusati, ma per vederci chiaro dovremmo aspettare ancora un po’.

Requiem
Omelia funebre per 321 Studios, softwarehouse americana rea di aver prodotto e commercializzato DVDXCOPY, software per la riproduzione ad uso personle di DVD. 321 Studios ha chiuso i battenti, schiacciata dalle ingenti spese affrontate nella battaglia legale con l’industria cinematografica. Ma la guerra alla controversa legge americana sul copyright (Digital Millenium Copyright) rimane aperta.

Mosquitos
Questa volta ci siamo. Dopo Cabir – primo virus per i cellulari ideato “per scherzo” da un gruppo di hacker – adesso con Mosquito le cose si fanno serie. Dopo mesi e mesi di prove, il virus è in circolazione. Ancora più pericoloso perchè subdolo, dal momento che si nasconde in un videogame che può essere scaricato direttamente dal web, e che contiene un codice che, una volta attivato, invia tonnellate di sms verso numeri a tariffazione maggiorata, fino a completo esaurimento del credito disponibile.


(Pubblicato il: 28/11/2013)