Techno Pills - novembre 05

La voce del padrone
Appena lanciato in Europa dalla giapponese Nintendo il cagnolino virtuale. Frutto dell’eredità del Tamagochi, Nintendogs sta spopolando in Giappone e negli Stati Uniti, dove in un solo week-end l’esemplare ha venduto rispettivamente 200 e 300 mila copie. Il segreto? La totale interattività - grazie alla raffinata consolle DS che crea l’effetto touch pad, dando la sensazione di toccare il cagnolino – e la personalizzazione: il proprietario può scegliere la razza e un microfono interno permette di dialogare col cane, che riconosce solo la voce del padrone e obbedisce ai suoi ordini.

Dove sta andando Internet?
Sembrava una formalità, invece la partita per il controllo di Internet sta diventando una questione sempre più politica e sempre meno tecnologica. In ballo ci sono gli Stati Uniti, da una parte, e, semplificando un po’, il resto del mondo. L’Europa ha da poco e inaspettatamente presentato una proposta per far sì che il controllo di internet passi dalle mani di ICANN – organizzazione privata nata e sotto il controllo USA – a un sistema misto privato-pubblico intergovernativo. Tutto questo per sfavorire il controllo di un solo paese e tenere conto degli interessi internazionali. I sostenitori del sistema attuale affermano che funziona, è flessibile, favorisce i consumatori ed ha consentito di fare di Internet il mezzo di comunicazione più democratico mai avuto, con una scelta vastissima di “canali”. La questione verrà riaffrontata al Summit Mondiale per la Società del’Informazione, in programma a Tunisi in novembre. Ne vedremo delle belle.

Musica da mercato comune
L’Unione Europea ha di recente proposto la creazione di una legislazione unica europea per il copyright di brani musicali on-line. Lo scopo? Rivitalizzare un settore impantanato e molto più lento rispetto a quello americano. Dati alla mano, la UE ha provato che la frammentazione del sistema obbliga a spendere fino a €475,000 per acquisire il copyright per un brano in tutti i paesi europei. Tradotto in termini pratici: per generare profitto in tutti i paesi dell’Unione un brano dovrebbe essere scaricato 4.75 milioni di volte…

Parlamento digitale
E’ stato battezzato in Corea del Sud il primo parlamento al mondo interamente digitale: dai terminali i deputati possono accedere a Internet, e-mail, agenda parlamentare e alle leggi già approvate. Due mega-schermi visualizzano grafici, mappe, video e risultati del voto in tempo reale. Il tutto è costato circa 8 milioni di euro, e si prevede ne farà risparmiare circa due all’anno, oltre ai tagli di tempo. Un bel risultato per un paese che dagli anni Ottanta ha deciso di promuovere l’importazione di tecnologia avanzata a scapito di altri beni, e ha incoraggiato gli investimenti in ricerca. Un bel passo avanti anche in termini di trasparenza dei processi decisionali, ma c’è un rovescio della medaglia: come la mettiamo a sicurezza informatica e riservatezza dei dati? Chi scende, chi sale
Il ricavato delle vendite di file musicali digitali nel primo semestre del 2005 è triplicato rispetto al 2004. Lo rende noto la Federazione Internazionale dell’Industria Fonografica (IFPI), secondo cui quello digitale rappresenta ormai il 6% del mercato musicale globale. Le ragioni sarebbero da ricercare anche nella diffusione della banda larga e nel sempre maggiore utilizzo di tecnologie quali i telefoni cellulari di terza generazione e i lettori portatili. Questo non basta pero’ a fare prendere una boccata d’aria all’industria musicale, che nel complesso cade di quasi 2%, passando da un ricavato di 13.4 a 13.2 billioni di dollari. Il nemico numero uno secondo IFPI è sempre lo stesso: la pirateria musicale.

Buone cause
Intelligente iniziativa di MTN Banking, una banca sudafricana, per ridurre il divario finanziario attraverso il progresso digitale. Come? Attraverso la telefonia mobile, fiore all’occhiello nelle strategie di nuove tecnologie per lo sviluppo. In Sud Africa meno di 13.5 milioni di persone (su un totale di circa 45 milioni) hanno un conto bancario, mentre più di 20 milioni hanno un telefono cellulare. La strategia consiste quindi nell’offrire ai clienti servizi bancari attraverso i telefoni cellulari. Piuttosto immediato, no?

Internet senza fili
I tempi sono cambiati e dal telefono si sta passando a internet, con o senza fili. La prima città al mondo ad essere dotata gratuitamente di una rete internet senza fili (wireless) è San Francisco, o meglio l’agglomerato urbano San Francisco-Oakland-Berkeley. La proposta è stata presentata da Google in competizione con una una dozzina di altre compagnie, si sosterrebbe sui proventi pubblicitari e consentirebbe al gigante americano anche di accedere all’appetitoso settore della connettività a banda larga.


(Pubblicato il: 28/11/2013)