Recensione 29 settembre 2010

Ed è ancora 29 settembre. Anche quest'anno Modena si riconferma capitale del beat con la consueta data ad esso dedicata. Lunga la giornata costellata di eventi: musica, immagini, video, parole e storie.
Il martedì pomeriggio, favorito anche dalla clemenza del tempo, si è aperto intorno alle 16.30 dando una scossa all'intero centro storico. Tre piazze: Piazza San Giorgio, Largo Muratori e Largo Porta Bologna; tre palchi; 18 bands di ragazzi provenienti, a differenza dell'anno passato, non solo da Modena ma da diverse città italiane, selezionati con l'aiuto del Circuito GAI (Giovani Artisti Italiani) a cui è stato chiesto di cercare nei loro archivi e suggerire un massimo di 3 gruppi ciascuno formato da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per riallacciare un filo musicale e creativo tra i ragazzi del beat degli anni Sessanta e quelli di oggi.
Tre ore di musica, che han visto l'esibizione, con pezzi dal proprio repertorio e pezzi beat, in Largo Muratori dei Lace Up, Altre di B di Bologna, The Borderline, Ila Rosso e la Situazione di Torino, Ma.La.Vita di Padova ed i Sea Monkeys; in Piazza San Giorgio dei giovanissimi No Direction Home, dei Red Carpet, Apapaya, Sesto Project, Francesco Greggio e Sucher Punch di Padova, XXL una reunion di vecchie glorie modenesi; in Largo Porta Bologna si sono alternati Alberto Despini, Lester and the Landslide Ladies, Maieutica di Padova, Frankspara di Bologna, L'Orca di Reggio Emilia.
A chiusura del pomeriggio il gruppo Acquasumarte proveniente da Monopoli (Bari) ha lasciato spazio alla dedica sentimentale di Largo Porta Bologna ad Edmondo Berselli (giornalista e scrittore modenese scomparso pochi mesi fa) alla presenza della moglie, del sindaco di Modena Giorgio Pighi, dell'Assessore alla Cultura del Comune Roberto Alperoli, dell'Assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, ospiti d'eccezione Renzo Arbore e Shel Shapiro.

Largo Porta Bologna per l'intera giornata ha ospitato inoltre la mostra "Modena Sessanta, un decennio in microsolco" a cura dell'associazione culturale "Sottomarino gialloblu": copertine di 45 e 33 giri usciti tra il 1964 e il 1970, cartoline promozionali da autografare, spartiti musicali pubblicati, poster e copertine delle prime riviste "giovani" degli anni '60, tutti rigorosamente riferiti ai protagonisti della stagione d'oro del beat modenese; un autentico viaggio nel tempo, breve e intenso, tra colori, pose, abiti e accessori che testimoniano il respiro e il vissuto di un'epoca che ha proiettato una vivace città di provincia alla ribalta nazionale.
Alle 20 tutti pronti in Piazza Grande per assistere al concerto finale "beat non beat" dedicato a Edmondo Berselli e con tema “Modena nelle canzoni”. La piazza gremita ha accolto i protagonisti che si sono susseguiti sul palco: Stefano Calzolari; la band di Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo; i Rats; il gruppo di Filippo e Tommy Graziani, figli di Ivan Graziani; i Modena City Ramblers; la band della Ferrari; Francesco Baccini; Cristina Donà; Shel Shapiro; i modenesi Wienna e dintorni. Ospite speciale è stato il grande Renzo Arbore che a metà serata è stato intervistato da Leo Turrini, conduttore del concerto.


(Pubblicato il: 28/11/2013)