Sonda - Recensioni 16

Sonda è un progetto del Centro Musica, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nato per sostenere la creatività in ambito musicale. Sonda si propone di indicare la strada al talento a tutti gli artisti della Regione Emilia-Romagna che decideranno di sottoporre la propria arte a un manipolo di consulenti-musicisti, produttori discografici, manager, editori musicali – sette “saggi” che cercheranno di affinare il profilo artistico di ciascun iscritto, in modo da rendere più appetibile la loro proposta musicale per il mercato discografico. Tutto il materiale inviato o consegnato al Centro Musica, verrà ascoltato ed assegnato ad un valutatore, che dovrà realizzare un report da consegnare all’artista. A questo punto l’artista dovrà cercare di seguire i suggerimenti del tutor ed arrivare, anche dopo alcuni report, ad un prodotto musicale, pronto per essere divulgato. Proseguiamo, su questo numero di Musicplus.it, le recensioni di alcuni degli artisti iscritti. TIZIO
Tiziano Bononcini è un musicista bolognese. All’età di sette anni inizia lo studio del pianoforte, poi del basso ed infine di canto. Nella sua biografia afferma che è una decina d’anni che presta la sua indole artistica a diversi progetti, dove suona o canta. Ha fatto parte dei Sampira, del gruppo vocale Le note lunghe di Elisa, ed ha suonato il basso nella band di Antonietta Laterza. Oggi fa parte degli Arma Blues Band e del gruppo tributo Police department (lascio indovinare a voi quali pezzi eseguono). A Sonda si è presentato come solista, con un progetto voce/piano dal nome Tizio. Il primo brano s'intitola “La Rana Di Legno”, un pezzo saltellante, nel quale Tizio si muove bene tra cantato e piano, nell’ottica di un ipotetico singolo manca un ritornello che ti rimanga in testa, mentre come pezzo da cabaret musicale è già accattivante al punto giusto. Con “Il Cavaliere Dalla Trista Figura” Tizio diventa un cantautore alla Baccini, qui l’intonazione è da curare un poco meglio, ma niente di preoccupante, considerando la registrazione live. Sostenuto il ritmo che Tizio riesce a dare al brano, che cattura. Tizio dimostra di avere ampi margini di miglioramento.
Tizio è stato assegnato a Marco Bertoni.

MIAZIA
Con un nome che è un omaggio al capolavoro del cinema francese, “Mon Ocle” di Jacques Tati, i Miazia sono un gruppo elettronico, o forse new wave. I componenti della band provengono da precedenti esperienze (Stereokimono, Mondobliquo, TmSky), tutte esperienze altamente formative per la maturazione artistica dei musicisti. A Sonda i Miazia si sono iscritti con “Vegetable” e “Sleeptalking”. Nel primo brano sembrano, nelle prime battute, i Kraftwerk, poi il cantato femminile mi ha ricordato una hit di Mike Oldfield. Canzone che cattura, electro pop elegante e ben eseguito. Il riferimento agli anni ’80 è chiaro e ben visibile. Bello. Con “Sleeptalking” l’elettronica è ancora più massiccia. Nelle prime battute echi di Clock Dva, che poi diventano i Kraftwerk e mutano nei Telex. Voce filtrata e robotica in contrasto con i cori da chiesa. I Miazia sono innamorati dell’elettronica, degli anni ’80 e di quei gruppi che hanno dettato le regole del genere. Lo fanno bene, con convinzione e quel pizzico di “paraculaggine” che ci vuole. Non mi meraviglierei se un domani prossimo venturo i loro pezzi diventassero il traino di raccolte internazionali.
I Miazia sono stati attribuiti a Carlo Bertotti.

PIGNA
Pigna è un musicista modenese che ha militato negli S.O.S., nei Targhe Alterne, negli Aurora, per poi lavorare ad un progetto musicale legato alla voce femminile di Sara. Dopo tutte queste esperienza Pigna ha deciso che era ora di presentarsi al pubblico con un suo progetto ed ha registrato e pubblicato un primo album. Dal disco Pigna ha scelto due tracce con le quali si è iscritto a Sonda. La prima si intitola “Emozione Appesa” ed è un brano di pop cantato in italiano che non aggiunge nulla al genere. Ben suonato e ben interpretato, manca di quella polverina magica che trasforma un brano in una hit. Manca la forza dirompente per imporre il brano negli ascolti di tanti appassionati di musica. Con “Abbraccio” Pigna prende a piene mani una convinzione emotiva che mancava nel precedente pezzo. La sua voce, sussurrata, accompagna in maniera vellutata la musica, creando un’atmosfera delicata che coinvolge. Una strada nella quale Pigna sembra possa togliersi diverse soddisfazioni. Deve solo insistere e lasciarsi andare alle emozioni. In alcuni momenti mi ha ricordato gli Zero Assoluto.
Pigna è stato attribuito a Davide Benetti. BURNIN’ GUNS
I Burnin’ Guns hanno patito le classiche trafile di ogni gruppo. Nascita, defezioni, concerti sotto casa, cambi di rotta, il primo concerto oltre confine (Berlino) ed il primo brano originale scritto con enfasi. La classica storia di ogni gruppo che si rispetti. Quel primo brano scritto dal gruppo è finito tra i due pezzi con i quali la band si è iscritta a Sonda. “A Place To Go” è rock di matrice americana che strizza l’occhio a Johnny Cash, con un assolo di chitarra che sembra voglia sconfinare nelle praterie a perdita d’occhio statunitensi. Alla fine dell’ascolto rimane la voglia di risentirlo, se non altro per capire se gli indiani hanno vinto o se sono morti ammazzati sotto gli spari dei cowboy. Poi arriva “Mallo” e tutto quello che ho appena ascoltato finisce nel nulla. Qui siamo dalle parti di un rock cantato in italiano che vuole essere ammiccante, tra rime baciate ed una storia adolescenziale, nella quale è molto facile cadere nel già sentito, nel ridicolo senza voler far ridere. Questa doppia faccia dei Burnin’ Guns mi ha spiazzato. Il rock in italiano non mi convince, quello americano, pur con i limiti della lingua (siamo in Italia), mi sembra decisamente più “vero” e con un suo perché.
I Burnin’ Guns sono stati attribuiti a Luca Fantacone.

STEFANIA SALVATO
Stefania Salvato si presenta con una biografia in inglese. Forse perché è consapevole che la sua musica in Italia può avere poche possibilità di successo e riconoscimenti. Stefania canta, infatti, in inglese, voce e chitarra ed ha una bella voce che segue con gentilezza ed eleganza le note della sei corde. Stefania si è iscritta a Sonda con “Miles” e “Headache”. Il primo è un pezzo dall’atmosfera sognante, Stefania canta e mentre la ascoltiamo ci vengono in mente le grandi interpreti, una su tutte Nicolette Larson. Stefania è una cantautrice che definisce il suo genere acoustic-indiepop-electroacustic. Insomma un’artista che cerca di “infilarsi” in quella scia di cantautorato fatto di canzoni in bilico tra il pop e la musica d’autore. Una sorta di new folk che oggi vanta tanti proseliti. Nel secondo pezzo, Stefania è una ninfea che saltella da un fiore all’altro, un’abitante di un bosco che stranamente è illuminato dal sole. Pezzo accattivante. Se Stefania fosse nata a Chicago sarebbe in tour in Italia e tutti urlerebbero il suo nome. Brava, non c’è altro da dire.
Stefania Salvato è stata attribuita a Carlo Bertotti.


(Pubblicato il: 28/11/2013)