A toys orchestra

Midnight talks
Quattro album. Tre anni dal precedente “Technicolor Dreams”. Stessa casa discografica, l'Urtovox. Identica indole a scrivere canzoni sognanti. Copertina “cattiva” che non corrisponde alla musica contenuta. Testi in inglese. Echi di Beatles, XTC, The Dukes of Stratosphear, ma anche Housemartins e Beautiful South. Chiacchiere notturne tra amanti o più semplicemente tra persone che si conoscono. Un disco che raggiunge il suo apice a metà percorso, quando “Plastic Romance” inizia il suo girovagare e “Pills On My Bill” ti strappa il cuore dal petto. Gli A Toys Orchestra si concedono al rock, senza esagerare, anzi rimanendo legati a quel mondo psichedelico marchio di fabbrica delle precedenti produzioni. Un disco da ascoltare chiudendo gli occhi e lasciando fuori i problemi di tutti i giorni. Un disco delicato, che si insinua nelle pieghe della pelle e rimane lì a sedimentarsi. “Frankie Pyroman” sembra uscita dal cappello di Elton John in crisi d’amore, e “Backbone Blues” potrebbe entrare nella colonna sonora del prossimo film di Tarantino. A proposito alcuni pezzi del gruppo campano sono già finiti in colonne sonore, alla faccia di produzioni multimilionarie che non aspettano altro. Il disco della maturità, si potrebbe affermare, ma siccome la maturità era già stata raggiunta con il precedente album, “Midnight Talks” diventa il disco della riconferma. Gli A Toys Orchestra rimangono una spanna sopra la media dei gruppi italiani. Peccato per loro che siano nati nel Belpaese, dove la musica va a braccetto col niente. Peccato, un vero peccato.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)