Alessandro Fiori

Attento a me stesso
“Il mondo è annichilito, forse non ha più nafta”. Inizia così il disco solista di Alessandro Fiori, parte integrante dei Mariposa, band con centinaia di concerti alle spalle, numerose uscite discografiche e tanti anni di attività. Inizia come un dipinto dai colori bluastri che emana una strana ed inquietante paura del vivere. Alessandro Fiori ha lavorato anche con Marco Parente, Andrea Chimenti e Paolo Benvegnù. Nel suo debutto solista figurano Alessandro Stefana, Zeno De Rossi, Danilo Gallo, Enrico Gabrielli (compagno d’avventura dei Mariposa) e Marco Parente alle prese con il suo primo strumento, la batteria. Alessandro Fiori, oltre a cantare, scrive poesie, racconti e dipinge. Proprio dalla pittura deve avere attinto per disegnare il suo debutto solista. Debutto composto da undici dipinti che passano da delicate pennellate dai colori tenui a energici segni di colore, mossi dalla volontà di raccontare il disagio, il rifiuto, la morte e la vita. Alessandro assomiglia ad un cantastorie che gioca con le parole e con le melodie, orecchiabili ed accessibili fin dal primo ascolto, ma anche stratificate tra mille gingilli sonori da scoprire dopo svariati passaggi. Alessandro è un poeta del quotidiano, un eroe senza la medaglia sul petto, un astronauta senza navicella. “Attento A Me Stesso” è un disco che ti toglie il respiro, un disco ironico senza far ridere, un disco che potrebbe figurare in una ipotetica discografia dei dischi più importanti del cantautorato nostrano. Alessandro Fiori inizia parlando di idrocarburi e finisce cantando “Trenino a Cherosene”. Che non sia il figlio di un benzinaio o di un petroliere. Chissà.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)