Massimo Volume

Cattive abitudini
Tutti stanno dicendo, o scrivendo che i Massimo Volume sono tornati dopo dieci anni di assenza, colmando quel vuoto che avevano lasciato. E se invece i Massimo Volume non fossero mai andati via. Se avessero continuato a scrivere canzoni, a fare concerti, cosa avremmo ascoltato? Avremmo ascoltato “Cattive Abitudini”, ne sono convinto, ne sono sicuro, o perlomeno mi piace pensarlo. I Massimo Volume hanno pubblicato il quinto album in studio che ha lo spessore emotivo di “Stanze”, il debutto che per il sottoscritto rimane il loro punto più alto. Più alto, se di alto si può parlare davanti ad un gruppo che tutto leviga, nota dopo nota, parola dopo parola, per poterti bastonare a suo piacimento. “Cattive Abitudini” è un blocco di cemento, cemento armato. Un cubo così immenso che è impossibile scavalcare, o tentare di scalare. Noi lo possiamo solo guardare dalla nostra piccola esistenza consapevoli che prima o poi ci schiaccerà. Registrato in presa diretta con una strumentazione analogica, come se a noi comuni mortali possa cambiare, con questa informazione, la paura che ci pervade al suo ascolto, l’ansia che ci attanaglia. “Cattive Abitudini” è un viaggio all’inferno, dentro un corpo con carni strappate ed il cuore in mano. Un disco pieno zeppo di citazioni, rimandi, luoghi e personaggi più o meno riconoscibili. I Massimo Volume hanno pubblicato un nuovo capitolo della loro esistenza terrena, un invito al massacro, nel quale gli ascoltatori sono pedine sacrificabili. I Massimo Volume non sono mai andati via. Ne sono sicuro, anzi certo. Dormivano facendo incubi ed oggi quegli incubi sono davanti a tutti noi.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)