Beton 2000

Mentre un gruppo di ragazzi ci guida all’interno di quello che ora è il campus universitario di Mostar ci guardiamo attorno impressionati. I resti dell’ex-caserma simbolo anche questa – come tutta la città bosniaca – dello scontro tra mussulmani, croati e serbi ha ripreso vita. I sentieri del campus si snodano tra edifici ricostruiti ed altri ancora completamente distrutti. E’ qui che è stato avviato un progetto per la realizzazione di un centro polivalente: Vojager. ‘Il grande viaggio’ è il nome simbolico che le associazioni giovanili di Mostar hanno scelto per quello che sarà, oltre ad un centro aggregativo dedicato alla musica, alle nuove tecnologie e al teatro, anche la prima microimpresa culturale a Mostar. E il 9 settembre è una data importante per il futuro di questo spazio. Dopo tre anni di formazione, progettazione, studi di fattibilità, incontri con l’amministrazione locale, nasce Beton 2000 primo festival musicale interetnico, organizzato da Apeiron De Art e Alternativni Institute, che porterà nella zona est della città bosniaca alcuni fra i gruppi più famosi di tutta l’ex Yugoslavia. Il clima di violenza che ha caratterizzato i primi anni del dopo Dayton sembra dissolto. Su un palco di oltre 20 metri si alternano in una lunga non stop musicale i montenegrini Rambo Amadeus, i croati T.B.F., gli Obojeni Program da Novi Sad, i Mara bosniaci. Alle emozioni del pre-concerto – problemi tecnici dell’ultima ora: il fonico venuto con noi dall’Italia assieme agli Splatterpink (gruppo bolognese conosciuto a Mostar) si spiega a gesti durante le prove – si mescolano tensioni diverse. La scommessa vera è che non avvengano scontri, che il pubblico affluisca numeroso sia da est che da ovest. E che non sfumi un’occasione per potere dimostrare che, ancora una volta, attraverso la musica si può unire, si può trasmettere un messaggio positivo, si può avviare un percorso di normalità. Scrive Nedim nella lettera di accompagnamento al progetto che il Centro Musica sta finanziando attraverso i contributi della Regione Emilia Romagna e della Regione Marche: “Il concerto è un grande evento per questa città poiché gruppi così famosi non hanno mai occasione di suonare a Mostar e si prevede la presenza di tantissimi giovani da tutte le due parti di Mostar e dalla Bosnia. E' una manifestazione che dovrebbe risvegliare lo spirito culturale e urbano in questa città dove domina un disinteresse generale per qualsiasi attività culturale.” Arrivano i musicisti dal Montenegro e quelli dalla Vojvodina - RFY. Le televisioni e le radio che sono accorse numerose per questo evento si accalcano e le domande scivolano via tra commenti artistici e pronostici politici. Le elezioni in Serbia sono alle porte e questi gruppi si sono rifiutati di suonare in appoggio al regime di Milosevic, ipotecando così anche il loro futuro artistico. La gente comincia ad affluire. Salendo sulle gradinate più alte del palasport ancora in costruzione, si vede la fila di ragazzi che a piedi attraversa il ponte sopra la Neretva e unisce la parte est e la parte ovest della città. Prima piccoli gruppi, poi è una coda continua quella che percorre le vie del campus. C’è calca all’entrata. Il servizio d’ordine è rigoroso e le perquisizioni non sono sommarie. Ma all’interno del palasport si stimeranno in oltre 2000 le persone presenti. E’ solo alle 4 del mattino che cessa la musica e la gente sciama per le strade della città vecchia o ripercorre il ponte per tornare a ovest. Il marco tedesco è il dollaro dei Balcani. E oltre 1500 persone ne hanno spesi 7 per assistere a questa serata. Altro segno di normalità, dunque, per un paese dove la disoccupazione è altissima e lo stipendio medio è di circa 300 marchi al mese. www.stradanove.net/mostar : il sito dopo si possono vedere le immagine del Festival Beton 2000

Rambo Amadeus http://www.ramboamadeus.cg.yu
The Beat Fleet http://jagor.srce.hr/~gzic/intervju.htm
http://www.multilink.hr/radio101/liveG2.html

ObojeniProgram
http://www.yumusicweb.co.yu/html/rock_n_roll_home_pages.htm
http://www.freeweb.org/free/moebius/Kosovo/Lettera9.html?p


(Pubblicato il: 28/11/2013)