Continua il girovagare fra i club della nostra regione. Lasciamo Bologna e percorrendo la via Emilia verso nord arriviamo in poco tempo a Modena, traffico permettendo.
La provincia di Modena è nota da tempo, oltre che per i cappelletti e le tigelle, per la sua apprezzata propensione a proporre un notevole numero di appuntamenti con la musica dal vivo. Nomi noti e meno noti si avvicendano tra locali, stadi e, naturalmente varie Feste dellUnità. Va detto che queste ultime, al di là di ogni ulteriore commento, certamente salvano lultimo scorcio destate ai molti giovani emiliani (non per forza anagraficamente parlando) che sentono la necessità di assistere ad almeno un concerto alla settimana. I meno giovani fra questi giovani emiliani
si ricorderanno bene di uno dei periodi doro della musica dal vivo, ovvero quello fra la fine degli anni 80 e la prima metà del decennio successivo dove gli appuntamenti live furono particolarmente copiosi e interessanti. Fra tutti ricordiamo i raduni oceanici/messianici di DO IT dove gli U2 in piena fase espansionistica tennero banco per tre concerti memorabili due anni di seguito. Così come vale la pena ricordare un paio di locali che si sono susseguiti in quello stesso periodo andando per la maggiore come rock dance floor padani: il Mascotte di Nonantola e lAlbert Hall di Castelvetro. Il primo è ora diventato Vox, in versione discoteca più classica (ma del resto tutto è ritornato ad essere più classico) e ottimo locale per proposte live di media grandezza: da John Spencer B.E. ai Suede, dai Supergrass a Carmen Consoli e veramente tanti tanti altri.
E sempre parso evidente comunque che, per piacere di alcuni e dispiacere di altri, il modenese è un territorio principalmente rock, nella accezione più ampia del termine. Sarà colpa di Vasco Rossi o dei cugini Ligabue e Zucchero, ma così è, che vi piaccia o no. E in questo contesto cultural-musical-padano che si inserisce il VIBRA Club di Modena, ovvero: ex LEFT, quello che si trovava in località Tre Olmi e che ora si è spostato a Modena-centro nellarea dellex Macello (non molti anni sulle spalle, ma già tanti ex allattivo
). Figlio del periodo sopradescritto, il LEFT/VIBRA nasce come circolo ARCI nel 1994 e, a dispetto delle dimensioni, non certo mega, e della programmazione, che si tende a definire minore (ma naturalmente non per questo meno interessante) il VIBRA è giunto fino al famigerato anno 2000, dopo i canonici periodi di chiusura, ristrutturazioni e cambio di sede. Lasciando i vari ricordi del passato al loro posto, arriviamo quindi ai giorni nostri. Linaugurazione della nuova sede è avvenuta lanno scorso e il nome di richiamo scelto per quella fatidica serata è stato quello di Claudio Coccoluto, uno dei dj house più alternativi e, allo stesso tempo, famosi della nostra penisola. Cosa è successo? Il rock non tira più? Spazio nuovo, vita nuova? Sentiamo da Enrico, uno dei ragazzi che gestiscono il locale sin dai suoi esordi (uno dei due rimasti da allora), cosa ci racconta.
E vero che il Left è nato come locale rock con tanta musica dal vivo, ma è anche vero che abbiamo sempre avuto molta voglia di sperimentare a 360°. Infatti, sin dallinizio, allattività live si sono affiancate tutta una serie di proposte che andavano dalle rassegne di film a quelle di cartoni animati di nuova generazione, o incontri culturali di vario tipo, come la presentazione di libri. Siamo stati tra i primi (era il 1995) a portare gli scrittori in un ambiente da club, ad esempio Andrea De Carlo (il capostipite della nuova generazione di scrittori italiani, N.d.A.) o Enrico Brizzi (quello di Jack Frusciante è uscito dal gruppo N.d.A.), che è intervenuto insieme alla band toscana De Glaen.
Ma le scelte artistiche del Left/Vibra risentono dei gusti di chi in quel momento è maggiormente coinvolto nella gestione; bisogna dire che tutti noi che ci lavoriamo non siamo retribuiti, siamo una Associazione Culturale senza fini di lucro che reinveste sempre tutte le entrate. A questo proposito, la cosa che mi piace sottolineare è che nel corso del tempo si sono avvicendate tante persone nellesperienza della gestione, ragazzi che prima hanno frequentato il locale come clienti davanti al bancone e lanno dopo erano dietro a spinare le birre
(che, possiamo aggiungere, può essere o non può essere considerato un salto di qualità
).
E in questa ottica che va vista la scelta di Coccoluto allinaugurazione dellanno scorso e anche la programmazione successiva, che si è aperta molto allelettronica. E stata una scelta piuttosto radicale che abbiamo pagato in termini di frequentazione, la gente non ha gradito lapertura verso questo tipo di proposte perché evidentemente ritiene, e secondo me a ragione, che siano altri i luoghi deputati alla musica house o techno. Abbiamo imparato la lezione e questanno aggiusteremo il tiro, mantenendo inalterata però la voglia di fare sempre nuove esperienze.
Come ad esempio la serata di sabato 30 settembre: una festa aperta a tutti in occasione della tre giorni dedicata allArte Contemporanea organizzata dal Comune; ci saranno artisti che presenteranno varie performance allinterno del locale, installazioni e naturalmente dj. Per noi, e credo anche per la città di Modena, questa interazione artistica è unesperienza nuova che siamo pronti a rifare.
Lapertura ufficiale del Vibra è fissata per il 6 ottobre. Non abbiamo ancora un calendario preciso, posso però anticipare limpostazione delle due serate fisse di apertura: il VENERDÌ sarà dedicato alla musica giamaicana nel senso più ampio, oltre al reggae, naturalmente, si ascolterà ska e rocksteady anni 50 fino al dub più recente. Il SABATO sarà la serata della musica live, con concerti di matrice rock in senso lato e collaborazioni di vario tipo, sicuramente con lAssociazione S.U.B. per quanto riguarda i gruppi di base; poi un sabato al mese potrà essere dedicato alla lounge music con dj set e live a tema. Abbiamo tanti altri progetti, come sempre, ma è ancora presto per parlarne.