Le recensioni di Andrea Tinti

Oasis

Stop Crying Your Heart Out
Stesso poker di uscite per il secondo singolo estratto dal nuovo lp degli Oasis. Non c'è che l'imbarazzo della scelta tra 45 giri, 12 pollici, cd singolo e dvd. Superata questa durissima prova potrete godere di un brano strappalacrime che cerca di fare il verso alla storica "Wonderwall". Ovviamente "Stop Crying Your Heart Out" non riesce nell'impresa, però rimane un buonissimo pezzo da ascoltare abbracciati alla propria metà. Epocale la scelta di doppiare le voci di Liam e Noel che giocano a rincorrersi. Il cds, in mio possesso, contiene altre due canzoni, "Thank You For The Good Times" (ballata che si lascia ascoltare senza particolari impedimenti) e "Shout It Out Loud" (bel pezzo asciutto ed ispirato). Più convincente del precedente singolo. Da acquistare se non ci si vuole svenare, economicamente parlando, con l'album.

Formato: 7', 12', Cds, Dvd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

AA.VV.

Punk-O-Rama 7
Nella mia vita credo di essere stato punk per almeno una settimana, ma ancora oggi il furore cova dentro, vincendo il confronto con tanti amici che si professano punk perché un pomeriggio di tanti anni fa hanno deciso che i Sex Pistols erano davvero fighi ed i Clash avevano scoperto il reggae. Con questa premessa è facile intuire che aspetto con trepidazione ogni volume di "Punk-O-Rama", compilation edita dalla californiana Epitaph con il meglio del loro catalogo e dei loro "cugini" Burning Heart, Fat Wreck e BYO Records. Giunti al volume 7 e venduta ad un prezzo che oscilla tra i 5 ed i 7 euro (dipende dal negozio che frequentate) "Punk-O-Rama" è da gustare tutta d'un fiato per avere una esauriente panoramica sullo stato di salute del punk nel 2002. Tra i miei preferiti Millencolin, The International Noise Conspiracy, Pennywise, Bad Religion, Agnostic Front, 98 Mute e Rancid. Ventuno brani per credere ancora ad un possibile mondo senza differenze razziali, sociali, o religiose. Alla faccia dei punx da mezza pensione e chiromanti televisivi. PS: Quando potrò ascoltare un gruppo italiano su "Punk-O-Rama"? Dove siete? Perché vi nascondete?

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Killing Joke

Wilful Days
Ho deciso di segnalarvi questa raccolta dei Killing Joke, uscita nel 1995 per due motivi. Il primo è legato alla sua reperibilità in una fascia di prezzo definito "smile price" che si aggira intorno ai 10 euro, il secondo perché credo con tutta la mia forza interiore, quella fisica non c'è, che i Killing Joke siano uno dei pochissimi gruppi degni di menzione nel panorama post punk inglese anni ottanta. La violenza del gruppo di Jaz Coleman è capace ancora oggi di masticare e deglutire decine di gruppi devoti all'hard-core più estremo, al metal più pesante, al grind più sanguinolento. I Killing Joke hanno scritto pagine di fulgido splendore, restando una stella luminosa nella volta celeste della musica internazionale. Tredici sono i brani in scaletta in "Wilful Days", un buon inizio per comprendere il lavoro dello Scherzo Che Uccide se non conoscete le loro gesta, o una ottima occasione per avere in un solo cd un pezzo di storia, se possedete già la loro discografia. Peccato solo per la mancanza di "Wardance" e "Requiem". Ma con altri 10 euro il primo album dei Killing Joke sarà vostro. Per batteristi alle prime armi e cantanti afoni.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Frankie goes to Hollywood

Maximum Joy
Due album e poi la fine. Due album e la leggenda ha avuto inizio. Due album ed una serie infinita di singoli. Due album ed il pop ha scoperto di essere anche cattivo. Due album e la censura. Due album e concerti sold out sparsi per il mondo. Due album e due carriere soliste nate senza forzature (Holly Johnson e Paul Rutheford). Due album e la pressione è aumentata verso livelli di guardia. Due album ed un solo monito: "Frankie Say". Due album e tutti hanno dovuto fare i conti con questa gay band di Liverpool. Due album e milioni di copie vendute. Due album ed ancora oggi se ne parla. Due album e il 1985 mi sembra dietro l'angolo. Due album e quando vengo a sapere che un dvd racconta la loro storia corro ad acquistarlo. Due album ed un numero spaventoso di siti a loro dedicati. Due album e gruppi di discussione che si scambiano ricordi, opinioni o materiale. Due album e due cd. Uno con i classici. Uno con sette remix da far esplodere le vostre casse acustiche. I Frankie vi culleranno. Fatevi toccare.

Formato: 2 cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

The The

45 Rpm The Singles Of
Ancora pochi, ai giorni nostri, non riescono a comprendere la grandezza di The The, ma è inutile cercare di spiegare, sforzarsi di aprire queste menti ottuse, scalfire l'indifferenza con cui pochissimi ascoltatori (tendenti a uno) si approcciano alla genialità di Matt Johnson in arte The The. Tempo sprecato. Ci può solo consolare il pensiero che brani epici come "Uncertain Smile", "Perfect", "Infected", "Heartland", o "Slow Emotion Replay" non possono essere capiti da tutti. Ci conforta il sapere che oggi quindici hit di The The sono racchiusi in un solo cd ed ascoltarli ci riempie il cuore di benessere. Ci rincuora il poter gustare, nella edizione limitata di questo best, gli otto remix presenti nel bonus cd. Ci incoraggia a sostenere la grandezza di The The il solo sentire "Love Is Stranger Than Death", brano maestoso e imponente. Per il 2003 è già stato annunciato il secondo volume con tutti i singoli esclusi da "45 Rpm The Singles Of". Aspettiamo con trepidazione, anche perché ci diverte pensare ai denigratori che entrano in un negozio di dischi e colpiti da una illuminazione chiedono all'addormentato commesso di turno: "E' uscito il nuovo di "Il Il", opppss "La La", no volevo dire "Le Le", o forse "Lo Lo"." Un delirio. Una allucinazione. Un grande che meriterebbe di essere nei 100 dischi degli ultimi cinquant'anni. E ci sarebbe la difficoltà di scegliere il disco da mettere in esposizione.

Formato: 2 cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Nikka Costa

Everybody Got Their Somethin
Il mercato discografico si divide in due grandi insiemi. Il primo è quello dei dischi di successo. Il secondo è invece ad appannaggio degli album che passano inosservati. "Everybody Got Their Something" rientra nel secondo insieme. Uscito nel 2001 ha "goduto", perlomeno in Italia, di una totale indifferenza. Forse per il nome ingombrante dell'interprete, Nikka Costa, forse per le troppe uscite, forse per la mancanza di promozione, forse perché gli ascoltatori di ieri hanno ancora in mente la piccola Nikka con biondi boccoli vicino al padre Don. Chissà!!! Questa sfortunata situazione viene però in aiuto degli appassionati, perché solitamente un disco inosservato ad un anno di distanza dall'uscita viene svenduto e per pochi euro si può portare a casa un cd considerato inutile dal mercato e dalla stragrande maggioranza degli ascoltatori. Ma perché cercare "Everybody Got Their Something "? Perchè dopo aver visto il clip di "Push & Pull" inserito nel dvd del film "Blow", Nikka Costa sta girando da alcuni giorni nel mio lettore cd ed il bello è che ha scritto un signor album, uno di quei dischi che se vantasse un nome altisonante del rock americano sarebbe ancora a prezzo pieno, con sommo gaudio dell'artista, dei discografici e dei negozianti. Invece con solo 4 euro e 90 Nikka mi fa chiudere gli occhi e volare, volare, volare, volare………………. Patti Smith incontra Alanis Morrissette, mentre Pink guarda divertita Dido, che si mette a rifare un pezzo di Beth Orton.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Giorgio Canali

Rosso Fuoco
Giorgio Canali e Gamma Pop, un sodalizio che a sentirlo oggi sembra naturale. Un sodalizio che se lo pensavi ieri ti prendevano per pazzo. Ed invece…………è successo. Canali arriva al suo nuovo album solista dopo un'opera pubblicata sotto l'egida del C.P.I. ed una carriera come chitarra dei fu C.S.I. e degli odierni P.G.R. Giorgio ha una capacità innaturale di scrivere cose sensate, di raccontare la vita attraverso immagini mai sfuocate, di fare dischi forti e spigolosi. "Rosso Fuoco" non è da meno, la lentezza dei P.G.R. è qui lasciata in disparte, perché anche quando la musica si fa minimale, l'irruenza delle parole incide la pelle. Tra testi in italiano e francese, Canali sembra la risposta italiana ai Noir Desir (gruppo che Giorgio conosce bene). Un disco rock fatto in Italia che però ha un sapore mitteleuropeo. Complimenti alla Gamma Pop per aver trovato sulla propria strada questo lavoro, complimenti a Canali per aver scritto un disco di tale bellezza. Chissà se Giorgio ha cambiato idea sugli Articolo 31? Chissà………

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Gazzara

The spirit of summer
Terzo album per i Gazzara combo romano dedito ad una elegante dance jazzata che strizza l'occhio all'house raffinata e alle sonorità sudamericane. In questo nuovo capitolo sulla lunga distanza il gruppo si è avvalso di alcune importanti collaborazioni, come quella con il flautista cubano Eduardo Piloto Barreto e la vocalist americana Wendy Lewis. Il sound dei Gazzara con questo "Spirit Of Summer" dimostra la sua inesorabile maturazione, dagli esordi acid jazz di "One", passando per "Grand Central Boogie" del '99, fino ad arrivare alle colonne sonore scritte dal leader del gruppo per il film di Giuseppe Ferrara, "Donne Di Mafia", e la collaborazione al soundtrack di "Controvento" di Peter Del Monte. I Gazzara sono una band internazionale che merita anche in Italia quell'attenzione ormai consolidatasi all'estero ad ogni uscita discografica del combo. Per orecchie che amano sonorità soffuse, eleganza musicale e ritmi vellutati.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

David Lenci and Sean Meadows with Laundrette

Red House blues
Era tempo che non sentivo un disco così ispirato e rimango piacevolmente sorpreso quando leggo che il tutto è stato registrato in presa diretta durante tre giorni di intenso lavoro, dopo poco meno di due settimane passate a scrivere i sette pezzi che compongono questo lavoro. Rimango piacevolmente sorpreso di come questo incontro tra David Lenci e Sean Meadows (ex June Of 44) e l'apporto dei Laundrette sia perfettamente riuscito. Qui si parla il verbo della psichedelia, il verbo del post punk, il verbo della bella musica. Rimango così sorpreso che la mia mente ritorna ad altri dischi epocali registrati in pochi giorni ed entrati nella storia. Se tutto questo è nato per gioco, speriamo solo che David e Sean decidano di giocare ancora assieme, magari dopo aver fatto un uso smodato di fumenti alla citronella.

Formato: Minicd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Cut

Torture
Ci sono gruppi che dovrebbero maledire il semplice ed innocente fatto di essere italiani. Già dovrebbero maledire questo segno del destino con tutte le loro forze. Dovrebbero inveire contro questo insormontabile scoglio che è legato alla loro nazionalità, che in un mercato gestito da americani ed inglesi diventa una palla al piede pesantissima. Dovrebbero pensare che bastava nascere a poche centinaia di chilometri al di là delle Alpi e gli ascoltatori transalpini, mille volte più numerosi che in Italia, avrebbero tributato il giusto, sottolineo giusto, successo alle loro opere musicali. Con questo non voglio dire che i Cut dovrebbero smettere di fare musica, ma soltanto che la loro arte parte già svantaggiata nei confronti di migliaia di band sparse tra Stati Uniti Gran Bretagna, Francia e Germania, insomma le nazioni che fanno la storia del rock internazionale, o quelle che possono contare su un folto pubblico. Non me ne vogliano i Cut se questa momento di sconforto mi è salito mentre ascoltavo il loro nuovo singolo. Non me ne vogliano anche perché Prince sarebbe sicuramente fiero della loro cover se la potesse ascoltare. E' solo una questione di destino.

Formato: cd singolo


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Lorraine Bowen

Songs from the living room
Lorraine Bowen è inglese, diplomata in conservatorio, musicista di strada vicino a Piccadilly Circus, bassista e cantante con un gruppo femminile che si chiamava Dinner Ladies. Successivamente è stata la pianista di Billy Bragg in diversi tour europei e nell'album "The Internationale". E' quindi iniziata una carriera solista che in patria ha regalato agli ascoltatori tre album ed una miriade di prestigiose collaborazioni, da Fantastic Plastic Machine a Pete Tong, passando per la colonna sonora del film "Meglio Del Cioccolato". "Songs From Living Room" è un best dei suoi precedenti lp, un disco che racchiude sedici tracce easy listening morbide e soffici. La voce di Lorraine accarezza la nostra pelle mentre le dita si muovono con grazia sui tasti della sua keyboard. Lei ama definirsi una Mary Poppins in acido, o La Regina del Casio, definizioni che cadono a pennello sui suoi vestiti lounge. Un tuffo nel passato, per vivere momenti di colori accesissimi e suoni da cocktail party.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

United Peace

Zamling Shide
Un disco come "Zamling Shide" dovrebbe essere sempre a portata di mano. Le United Peace Voices sono un'ancora di salvezza, un'isola di benessere interiore, un toccasana per le orecchie e non solo, un raggio di luce nelle tenebre della vita stressata di oggi, un'esperienza mistica, un esemplare connubio tra canti religiosi ed elettronica. Le cinque voci che si "nascondono" dietro al nome United Peace Voices sono nate dietro la spinta propositiva del Lama Gabgchen Rimpoche e del poeta Allen Ginsberg. Un primo disco autoprodotto ha raccolto gli apprezzamenti, tra gli altri, di Peter Gabriel e Kofi Hannan (ONU), che le ha invitate ad un concerto dedicato alla pace nel mondo. Altre esibizioni in giro per il pianeta hanno portato le United Peace Voices a questo secondo album. Tredici brani che vogliono essere un viatico verso la cultura tibetana ed un sostegno alla causa "Help In Action", che si occupa di adozioni a distanza di bambini tibetani e nepalesi. Da ascoltare in cuffia dopo una giornata particolarmente tesa e nervosa.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)

Joe Leaman

Fried Sponge
Mi sono avvicinato al nuovo lavoro dei Joe Leaman con un poco di prevenzione. Non conosco i loro precedenti lavori discografici, ma ho solo ascolto pareri di ascoltatori e spettatori che descrivevano il gruppo troppo filo americano, troppo copia carbone, troppo anonimo, troppo seguace dell'indie rock chittaristico, troppo tronfio. A questo punto i casi sono due: i Joe Leaman sono radicalmente cambiati con "Fried Sponge", o i miei interlocutori avevano ascoltato ed assistito a concerti di un gruppo omonimo senza arte ne parte. E' vero che la lezione Husker Du si sente, come certe influenze Dinosaur Jr, però sono flebili assaggi in un contesto altamente esplosivo ed originale. Energia allo stato puro che sprigiona una buona scrittura ed un pathos che merita un ascolto approfondito. Un bel disco di rock. Il dubbio a questo punto rimane. Chi ha ragione? Io o i miei interlocutori.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)