HOAT - Audiocoop

Hangin' on a Thread<br>
Quello degli HOAT, band che fa parte del rooster della Freak Out Records di Riccione, è un nome ormai in grado di identificare l'hardcore italiano; a far balzare agli onori delle cronache la proposta firmata da Gianpaolo Viesti: voce e chitarra; Federico Lusuardi: chitarra; Simone Mambrini: basso; Enrico "Lance" Longhi: samples, e Paolo Piccagliani: batteria, è stata la pubblicazione, datata 1999, di Draining the Swampy Land, 11 tracce distribuite in tutta Italia tramite la Goodfellas e la White'n'Black.
Il progetto prende forma nel Marzo del 1998, quando Paolo e Giampaolo, allora rispettivamente batteria e chitarra dei Protosuko, si propongono di esplorare nuovi territori musicali. Più di un cambio di formazione precede l'ingresso autunnale del bassista Mirco Bettelli, proveniente dalla scena noise, e di Federico, chitarrista avvezzo all'energia a velocità della luce del miglior hardcore californiano. Con Giampaolo che si abitua all'uso del microfono, acquistando una padronanza via via crescente dell'uso della voce, il quartetto arriva a incidere dopo appena due mesi il primo demotape, presso il modenese TMBRockhouse, i cui suoni appaiono intrisi di quella passionalità venata di melodia tipica del cosiddetto "emo-core". Il '99 è appena all'inizio quando Enrico, DJ ed esperto conoscitore di musica elettronica, nonché già membro di I.H.B., collaboratore degli AFA e responsabile di alcuni progetti musicali via Web di risonanza internazionale, entra a far parte degli HOAT.E' a questo punto che arriva il contatto con la Freak Out! che edita nel mese di Giugno l'esordio su lunga distanza della band. Da registrare intanto un cambio di formazione, con Simone che va a sostituire Mirco al basso. L'impatto assolutamente positivo del cd, a livello di critica come di pubblico, concede al quintetto la possibilità di esibirsi dal vivo in ogni regione della penisola, e di veder aumentare a dismisura gli accessi al ricco e quanto mai completo sito web: www.hanginonathread.com.

Audiocoop - coordinamento fra le etichette discografiche indipendenti in Italia.<br>
"L'unione fa la forza"; "Tutti per uno, uno per tutti". Verità spicciole, intrise di ricordi d'infanzia, ma assolutamente inoppugnabili, le stesse che hanno spinto gli organizzatori dell'annuale Meeting delle Etichette Indipendenti a lavorare, sulla base delle indicazioni degli espositori, a un nuovo incontro, avvenuto lo scorso 12 Marzo a Faenza. Stavolta l'appuntamento era riservato in gran parte agli "addetti ai lavori", con lo scopo di creare un Coordinamento fra le sempre più attive e numerosi etichette discografiche "indie". Un mondo sempre meno sommerso, la cui esistenza rimane tuttavia "ufficiosa", al di fuori di ogni legislazione; un universo che vive su un'economia e su cifre tutt'altro che stabili e affidabili, retto dalla passione più che dagli introiti; una realtà che paga inoltre anche la miopia da parte delle istituzioni musicali, non ultima la SIAE. Questa la consapevolezza degli oltre 40 rappresentanti di etichette indipendenti convenuti (fra gli altri CNI, Viceversa, Artes, Lilium, New LM, Gamma Pop, Freak Out, Fridge, Beware, Gridalo Forte, Irma, Materiali Sonori), e di altre realtà che hanno fatto comunque pervenire la propria adesione all'iniziativa. Il piano dei lavori del neonato Coordinamento prevede a questo punto una presentazione formale, tramite conferenza stampa, allo scopo di far conoscere ai mass media la realtà della musica indipendente. E' poi prevista la partecipazione al Disma Music Show, che si terrà a Rimini dal 6 al 9 Maggio. Una priorità assoluta è da considerarsi l'avvio di un confronto sul tema della nuova Legge sulla Musica, che dovrebbe riconoscere il peso e l'esistenza delle piccole imprese, confronto che avverrà tramite una serie di incontri (della cui organizzazione si occuperà Luca Fornari di Cni), fra cui quello col Ministro Melandri, la Siae, l'Imaie e il Forum dello Spettacolo. Per contattare Audiocoop: Giordano Sangiorgi c/o Materiali Musicali - Tel./Fax. 0546.24647, Cell. 0360.898150, E-Mail: matmus@lamiarete.com


(Pubblicato il: 28/11/2013)