Quando la Musica fa Moda

Senza il rock, forse, alcuni stilisti non avrebbero potuto lanciare certe collezioni. Ne è un esempio Versace, sempre più orientato verso il sodalizio pret a porter-rock cliché, sancito dal seguito di tantissime rockstar (lo scorso anno fu chiamato Iggy Pop a suonare per una presentazione). Ma anche Roberto Cavalli che, inaugurando recentemente la linea di occhiali (quelli pitonati), ne ha spedite subito alcune paia all'amico Lenny Kravitz per avere un parere esperto. Lo stilista fiorentino, ritornato in auge con abiti aggressivi ed eccessivi, dopo tanti anni di silenzio, ha mandato in passerella anche modelle con chitarra per sottolineare la sua appartenenza culturale. Capovolgendo lo scenario fashion, musicisti e cantanti si mostrano sempre più disinibiti nelle campagne pubblicitarie di quegli stilisti che hanno capito quanto appeal possano avere i personaggi del circo musicale, sul pubblico giovane. Volti fortemente caratterizzati che si portano dietro un immaginario ancora apparentemente incontaminato, legato alle riviste specializzate, allo stage o alle copertine dei dischi, distante cioè dal glamour a tutto tondo. Ma il business è business. La moda ha bisogno di nuovi accessori di stile. Ed è facile cedere alla tentazione di foto patinate e buoni compensi. E noi li perdoniamo i nostri idoli. A volte fa piacere vedere abiti, indossati da esseri umani piuttosto che da manichini. Basta dare un'occhiata alle ultime campagne di Calvin Klein Jeans. Dove sfilano uno Jon Spencer splendido e quasi irriconoscibile, la rapper arrabbiata Foxy Brown più arrapante che mai, Shirley Manson dei Garbage educanda-style, Kym Gordon bassista dei Sonic Youth, splendida quarantenne che non si vergogna di calzare scarpe coi tacchi e abito minimale. Del resto fu proprio lei ad apparire nelle foto pubblicitarie di Gap, marca americana di casual e streetwear, qualche anno fa. E fondò anche la sua linea di abbigliamento assieme ai Beastie Boys. Recentemente invece, Calvin Klein, che a inizio anni novanta utilizzava attori e attrici, ha proposto altri musicisti come Moby, Macy Gray, Dolores O'Riordan e David Silveria dei Korn. Un modo interessante per avvicinare un pubblico, quello pop-rock, molto restìo alle prediche della moda.

Che in questo caso, quanto meno, si incuriosisce e poi forse compra. Del resto il denim è da sempre tessuto distintivo del rock'n'roll way of living. E Calvin Klein gioca su un campo sicuro. La sua strada l'hanno seguita anche Iceberg con la foto più diffusa che vede Lil Kim capello bianco e immagine provocante. La Levi's, che ha scelto di supportare (o di farsi supportare!?!) l'immagine e il tour di Lauryn Hill e di altri artisti e ha inoltre sponsorizzato il festival di musica elettronica catalano Sonar nell'edizione '99.
Lo stilista Julien Macdonald, per la sfilata autunno/inverno 2000-1 ha chiesto aiuto al videomaker Hype Williams (autore di video black per Nas, Wu Tang Clan, Missy Elliot, Kelis) per lo show-sfilata che ha tenuto al Millennium Dome nell'ultima London Fashion Week. Infine Diesel con Renzo Rosso, il boss, che si è inventato la storia della rockstar Joanna, creando per lei una rivista e un sito e convincendo una multinazionale discografica a trovare una vera cantante per farle incidere l'album di Joanna.
Sempre più riviste di musica invece, danno vita a rubriche di moda prendendo come modelli veri musicisti (come il numero di aprile di The Face: il pretesto è il ritorno di Richard Ashcroft senza i Verve, ma se guardate il servizio, il nostro maledetto gronda glamour da tutti i pori) o facendo invece il gioco del look scegliendo un artista e abbinandogli i pezzi fondamentali del guardaroba (Tribe Generation).MTV ha una trasmissione come Stylissimo. In risposta, riviste di moda realizzano numeri monografici sulla musica: tra i più nuovi c'è il mensile americano Jane, con tanti servizi curiosi, special guest le rock star che si muovono su un tappeto di moda e bellezza: recentemente sono apparsi i Make Up, ad esempio, in veste di donne letizie, davano infatti consigli ai cuori infranti. In un altro numero le Cibo Matto mostravano il guardaroba a 100 dollari con capi di Anna Sui, Alpana Bawa e Urban Outfitters.
Ma del resto, quale connubio, più di quello moda-musica, resiste da almeno 50 anni?? Iniziò tutto quando Elvis saltò nelle sue Blue Suede Shoes. E da allora di strada ne è stata fatta.

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(Pubblicato il: 28/11/2013)