Ray

Someone's Speaking
L’inverno non decide di lasciarci in pace. Il colpo di coda è una nevicata apocalittica che si abbatte su mezza Italia, in marzo, adesso, in questo preciso momento siamo a 40 centimetri. Guardo dalla finestra la bufera, volto lo sguardo su una pila di cd. Il primo è quello dei Ray, si intitola “Someone’s Speaking”. Lo metto nel lettore ed intanto trovo il loro myspace. La città è Londra, i nomi italianissimi, le notizie sulla bacheca dicono che cercano delle vocalist per i concerti, Time Out segnala un loro live. Intanto il cd ha iniziato a girare impazzito, mentre la “puntina” laser legge e tramuta il tutto in suoni e parole. Mi soffermo sui nomi legati al progetto: Barbara Cavaleri, Ugo De Crescenzo, Marcello Testa. Mi ricordano altri progetti ed altri nomi, uno su tutti Pilot Jazou. Progetti artistici in qualche modo vicini alle sonorità che sto ascoltando. La musica è riconducibile al Nu-Sound, genere nel quale brani eleganti, sono curati in ogni più piccolo particolare con l’intenzione di dare un raffinato senso ad ogni singola nota. La voce di Barbara, che adesso vive a Londra, saltella sulle note con fare sinuoso ed è in compagnia, in un paio di brani, con quella di Georgeanne Kalweit, altra “vecchia” conoscenza intorno ai Delta V e più recentemente vista ed ascoltata con Garbo. Rimango colpito dai titoli: “I”, “Dave”, “Sara”, “Jason”, “Judy”, “Sky”, “Lucy”, “You” e “Ray”. Minimalismo allo stato puro. In copertina una barchetta di carta che non teme in alcun modo le onde del disco, perché qui si viaggia in un mare tranquillo, fatto di pace e dolcezza. Nu-Sound dall’Italia a Londra e ritorno. Intanto fuori continua a nevicare.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)