Elettropop mon amour

E dopo la chill out venne l’elettropop.
In Italia va così, arriva un genere, solitamente in netto ritardo rispetto alle altre scene internazionali, impazza per qualche stagione e poi viene demonizzato. Ma in Emilia Romagna le cose vanno un po’ meglio rispetto al resto della penisola.
L’elettropop, la sonorità attualmente feticcio dei club, quel suono che discende dagli anni ottanta e ha raccolto nei decenni di ibernazione varie scorie fino ad arrivare a oggi in una forma decisamente contemporanea, già da qualche anno ha attratto alcuni locali di Bologna. Il Sushi bar di piazza San Francesco ha da tre anni la sua serata, il sabato, di questo tipo, guidata da dj Wawashi, vero e proprio cacciatore di suoni sintetici con attitudine pop. Un altro luogo dove spesso e volentieri il suono elettropop sbarca è il Link di via Fioravanti 14, dove il 29 novembre arriverà per un dj set da non perdere il papà della Gigolo Records, dj Hell, fresco del nuovo album “N.Y. Muscle” dove tra le guest figurano Erlend Oye e Alan Vega di Suicide.
Da settembre la new entry bolognese è decisamente popUP (www.ilovedesign.it/popup.htm), un appuntamento mensile all’Arci Gay il Cassero di via Don Minzoni 18 supportato da Carhartt, dove un venerdì al mese prende vita questo club nel club focalizzato in particolar modo sui concerti di elettronica dance. Una rarità davvero, visto che il genere circola per i locali soprattutto sottoforma di dj set, talvolta neppure entusiasmanti. Il problema, spesso riguarda proprio quei musicisti che si promuovono anche come dj, ma che non fanno una ricerca stimolante. Si vendono per il nome che portano e pensano che il pubblico sia soddisfatto semplicemente perché a mettere i dischi ci sono loro e la loro fama. Per popUP la garanzia di qualità sono i musicisti e il loro vero lavoro.

Personaggi che suonano macchine e non semplicemente un laptop. O quanto meno artisti che hanno sviluppato, parallelamente al discorso musicale, un’idea personale di entertainment. I prossimi appuntamenti saranno il 14 novembre con Electronicat e Club Le Bomb live e il 20 con il dj set del trio di fashion designer/musiciste Chicks on Speed, cresciute a fai da te e situazionismo, insieme al live dei Vanity Kills, elettropop band italiana. Per l’occasione popUP ha commissionato il lavoro artistico dei flyer a Miss Le Bomb (di Club Le Bomb, duo formato da Catriona Shaw di Queen of Japan e Mooner ex Zombie Nation) e alle Chicks on Speed. Il risultato è uno split/flyer del formato di un 45 giri assolutamente da collezionare. Ma in città si fanno sentire anche Pinktronica http://pinktronica.blog.tiscali.it/, tutti i venerdì al Container di via dello Stallo 7, dove maestri di cerimonia sono Alex Dandi e y:dk. Il Covo di viale Zagabria, con il sabato elettropop, il 22 novembre propone una serata con la Chips Records di Manchester e il live di Stazy, oltre al dj set di Andy dei Bluvertigo.
Uscendo da Bologna, è da citare senz’altro il Maffia di Reggio Emilia, dove serate con sonorità sintetiche ne sono passate, portate da musicisti quali Tiga. Attualmente Modena sta decollando con due serate novelle da segnalare: il sabato al Vibra in via IV Novembre 40 e il mercoledì al Qasi (www.qasiclub.it) presso il circolo arci Ohm, dove il 19 novembre arriveranno FC Kahuna dall’Inghilterra per dar vita a una City Rockers Night, dal nome dell’omonima record label. Il 26 invece alla console ci sarà Adriano Canzian, il personaggio del momento, visto che è l’unico italiano ad aver inciso per la Gigolo Records: il suo singolo di porn-electro Macho Boy è diventato un tormentone da passerella fashion.


(Pubblicato il: 28/11/2013)