Appaloosa

Non posso stare senza di te
Onde di energia a profusione si infrangono sui dieci brani di questo secondo cd degli Appaloosa, gruppo livornese nato nel 1998 e subito distintosi per la capacità di mettere in musica una violenza sonora di marca Primus con una buona dose di originalità. Figli illegittimi degli Splatterpink, gli Appaloosa si sono subito distinti nel loro percorso artistico grazie ad un primo album pubblicato dall’etichetta legata alla manifestazione “Arezzo Wave”, che ha riscosso unanimi consensi non solo tra gli appassionati di musica strumentale, ma anche nei padiglioni auricolari dei fan del post-noise di statunitense memoria. Nel 2004, con l’arrivo di un nuovo componente, che ha portato il suo bagaglio di synth, drum machine e campionatori, il sound degli Appaloosa ha preso una nuova direzione, risultando ancora di più al passo con i tempi. La pubblicazione di “Non Posso Stare Senza Di Te”, ne è una testimonianza più che concreta. Il suono si è maggiormente indurito, mettendo in relazione suoni artefatti ed il sudore di musicisti piegati sui loro strumenti. L’iniziale “Brigidino” è un attacco sonoro portato con lucida determinazione, attacco che si attenua un poco con la seguente “Ap(p)ache”, che sembra uscita da un film poliziesco anni settanta. Nel prosieguo del cd “La Roby” rialza il tiro, che poi resta immobile in “Non Posso Stare Senza Di Te”, esperimento di post electro pop con tappeti vocali che sembrano usciti dai Daft Punk. Con “Victor And Angel”, invece, il gruppo sembra relegato nelle sperdute distese tra cowboy gay e indiani alcolizzati, ma la seguente “Abort & Retry” ci riporta alla realtà fatta di sonorità dure, squadrate come un cubetto di marmo. I restanti quattro pezzi scopriteli da soli. La scelta di eliminare quasi in toto le parole, mette al riparo gli Appaloosa dal pericolo di essere considerati il solito gruppo di indie noise rock, che vive guardando di riflesso quello che succede nell’impero della musica. Volete un suggerimento, spacciatevi per americani, cambiate nome all’anagrafe e trasferitevi a Chicago. Se farete questa scelta vorrà dire che ritornerete in Italia sulle ali del successo e dell’interesse di tutta la stampa e di tutti i devoti all’indie rock. Appaloosa: pensateci.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)