Settlefish - News

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A volte i (piccoli) miracoli accadono nel modo più semplice e lineare che si possa immaginare. E’ questo il caso dei Settlefish, formazione bolognese il cui nuovo album, Dance a While, Upset, è appena stato dato alle stampe dalla Deep Elm, una delle più grosse label mondiali nel campo dell’hardcore melodico. Il contatto è avvenuto nel modo più classico che si possa immaginare, ossia con la spedizione di un demo contenente tre brani a fine 2001. Ai boss dell’etichetta di Charlotte, nel North Carolina, il materiale è piaciuto, da lì la richiesta di poter ascoltare altri pezzi, e la proposta di un contratto. Eppure la storia dei Settlefish inizia, a fine 1999, nel modo più consueto, addirittura banale, possibile: Jonathan Clancy (voce, chitarra e synth, di origini canadesi), Emilio Torreggiani (chitarra) e Bruno Germano (chitarra ed effetti) si conoscono sui banchi del Liceo Galvani; in comune hanno esperienze con altri gruppi alle spalle, e la voglia di provare a creare qualcosa che non rientri nei soliti canoni della punk band adolescenziale. Dopo alcuni cambi di formazione ai tre si aggiungono il batterista Phil Soldati e il bassista Stefano Pilia. La formula del gruppo riesce a miscelare punk, rock, hardcore, jazz e perfino noise, attingendo dalla varietà di ascolti e influenze dei cinque. I primi concerti nell’area bolognese procurano subito una certa attenzione attorno alla band, e da lì a poco arriva la proposta di uno split per la Loudblast Records. Fedeli al motto del Do It Yorself, i Settlefish allestiscono un proprio studio di registrazione personale, il Vacuum, dalle attrezzature completamente analogiche, ed è lì che, grazie anche all’esperienza da fonico di Bruno e all’apporto del loro fonico live, Danilo Silvestri, registrano l’omai celebre EP Nunavut, lo stesso che finirà nella casella postale della Deep Elm. L’estate del 2002 vede il gruppo, reduce da una serie di concerti in giro per l’Italia e nel Sud della Francia, impegnato ad autoprodursi i brani da inviare negli USA. Un lavoro laborioso e a volte carico di tensioni, ma alla fine Dance a While, Upset riesce a catturare la nuova direzione post punk dei Settlefish, uno stile duro ma ricco di sperimentazioni e immaginazione, aggressivo ed elegante al tempo stesso. Nel frattempo la Deep Elm spiana la strada alla pubblicazione dell’album, inserendo il brano When The Light Becomes Green nella raccolta Emo Diaries No.9. Nel Marzo 2003 i Settlefish vengono chiamati a far parte del cast del tour itinerante Too Young To Die, che vede varie band della label impegnate in 30 date nel Sud Est degli States, a supportare la causa della prevenzione del suicidio giovanile. Già in previsione la pubblicazione, nei prossimi mesi, di uno split EP coi compagni d’etichetta Desert City Soundtrack di Portland. Una storia che potrebbe quasi essere paragonata a una favola a lieto fine, ma la cui unica morale, alla fine, potrebbe essere solo la constatazione che la determinazione, il talento e la voglia di suonare non conoscono confini. NEWS
Gli Ataraxia (www.ataraxia.net) pubblicano a metà Giugno l’EP Des Paroles Blanches per la francese Arkadyss Creations. Disponibile in formato cd e vinile 10”, il nuovo lavoro del gruppo di Francesca Nicoli è una nuova immersione nel magico mondo medievale con cui la band del reggiano ha raggiunto negli anni le platee di tutta Europa. Si tratta di un concept, contenente tre lunghe suite contemplative, ispirate dai paesaggi e dalla Storia della Normandia.

Cambio totale di formazione in casa Joe Leaman. Il nome del gruppo resta in mano al solo membro fondatore Giancarlo Frigieri, mentre lasciano Laura Sghedoni (anch'essa nella band dall'inizio) ed Enrico Mulas. La nuova line-up sarà dunque formata da Giancarlo Frigieri (basso e voce), dal chitarrista Paolo Campioli e dal batterista Luca Verzelloni. I primi pezzi ad opera della nuova formazione indicano una direzione più immediata rispetto al passato; un nuovo album dovrebbe vedere la luce a cavallo fra il 2003 e il 2004.

Cambio di etichetta per i Julie’s Haircut (www.julieshaircut.com), che esordiscono sotto l’egida della Homesleep con il già celebrato EP The Power of Psychic Revenge, nei negozi a partire da fine Maggio. Lo spirito rock’n’roll del gruppo di Sassuolo è rimasto inalterato, mentre si affacciano influenze psichedeliche, una direzione simboleggiata dall’inserimento nella tracklist della cover di Hey Man degli Spacemen 3.

Mirrorball, seguitissima fanzine greca dedita all’indie rock, sta prestando notevole attenzione alle realtà nostrane. Nel numero primaverile intervista ai Julie’s Haircut, di cui è stata inserita la traccia Hot Pants nel cd allegato, un sampler che ha ospitato in passato nomi come Preston School of Industry, Lincoln, Erase Errata. Lo stesso onore toccherà nel numero in uscita a Luglio ai bolognesi The Juniper Band; la traccia scelta dal recente Secrets of Summer, edito da Suiteside (www.suiteside.com), è Lights from a Bar, con la partecipazione alla voce di Thalia Zedek.

Anticipato dall’EP Revolution On Your Pins!, contenente il singolo Given Ground, esce a fine Maggio per Homesleep (www.homesleep.it) il secondo album dei Giardini di Mirò. Nuova formazione per la band di Cavriago, che abbandona le composizioni esclusivamente strumentali affidandosi alla voce di Alessandro Raina e a quelle delle sorelle Kaye e Christy Brewster. Altre collaborazioni importanti immortalate nel lavoro sono quelle con Arne Van Pentege (alias Styrofoam), Christophe Stoll dei Nitrada e Thaddy Herrmann. Per Given Ground è anche stato realizzato un video, curato dall’artista d’animazione tedesco Craig Robinson. (www.giardinidimiro.com)

I bolognesi Alix (www.alix.bo.it) hanno girato la Germania in Aprile in compagnia dei norvegesi Pawnshop e degli svedesi Dozer.

Uscirà nell’autunno 2003 per Gamma Pop (www.gammapop.com) il nuovo album dei Cut. La formazione bolognese ha registrato a inizio anno una manciata di nuove tracce, con la produzione artistica di Juan Carrera della Slowdime.

Nuovo titolo in catalogo per la bolognese Unhip Records (www.unhiprecords.com), che prosegue la serie dei propri curatissimi split singles; in campo questa volta Pan American e To Rococo Rot, ovviamente con due brani inediti. Prosegue intanto la raccolta di materiale per quello che sarà il primo lavoro “sulla lunga distanza” della Unhip, ossia il tributo ai Red Red Meat.


(Pubblicato il: 28/11/2013)