Prince

3121
Il folletto di Minneapolis è tornato dopo un decennio buono di sbandamenti e allucinazioni musicali. E’ tornato con un album che lo riporta nella sua giusta collocazione, sul trono della black music, quel trono troppo spesso occupato da rapper inascoltabili e lontani anni luce dai nostri gusti (europei). Prince, che finalmente si è riappropriato del suo nome d’arte, è tornato con un disco di funky come solo lui riesce a scrivere. “3121” entra di diritto tra gli album più importanti della sua carriera e non a caso potrebbe anche essere uscito negli anni ottanta. Con questo non voglio dire che suoni “vecchio”, anzi, tutte le alchimie sonore di oggi sono qui in bella mostra, ma è l’attitudine dei singoli brani e dell’album per intero che ci riporta un Prince che avevamo dimenticato. Tra i collaboratori sono stati chiamati Maceo Parker, Sheila E e Tamar, a testimonianza dell’alta qualità dell’lp. Bassi pulsanti, chitarre acide, voci al vocoder e percussioni penetranti sono gli elementi predominanti di “3121”. Tra i pezzi epocale “Lolita”, “Te Amo Corazon”, “Love” e “Satisfied”. Unico appunto sul versante dei testi, che sono molto distanti dalle liriche provocanti dei vecchi dischi, ed il motivo è molto semplice, da quando Prince si è convertito ai Testimoni di Geova, cerca di autocensurarsi, quindi in “3121” non troverete allusioni a sfondo sessuale o strani ammiccamenti. Però tuffatevi nelle foto della “piccola” dimora di Prince, che sono racchiuse lungo il booklet, vedrete biliardi, affreschi, specchi, letti matrimoniali, divani e tendaggi, tutti con il logo che per un periodo ha identificato l’artista senza nome. Per funky dipendenti e sbarbi della bassa.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)