Blake/e/e/e

Border radio
I Blake/e/e/e sono nati nel 2007 dalla fine dei Franklin Delano, band che ha lasciato ai posteri tre album e decine di concerti sparsi tra Stati Uniti ed Italia. Nel nuovo progetto sono confluiti Paolo Iocca e Marcella Ricciardi (tra le sue tante attività artistiche, bisogna ricordare che ha fatto parte dell’ultima fase dei Massimo Volume prima dello scioglimento). I due italiani hanno coinvolto l’americano Davy DeLaFuente (batteria e percussioni) ed i Blake/e/e/e sono sbocciati. Il percorso artistico in parte è riconducibile alla precedente esperienza, anche se nei Blake/e/e/e lo space folk è portato verso vette ancora più variopinte, con incursioni in territori inesplorati come il dub ed il post-punk di fine anni settanta. I Blake/e/e/e assomigliano ad una comunità di freaks che è totalmente imprevedibile nelle sue decisioni. Infatti se il folk è la trama su cui appoggia l’album, sono le varie particolarità (di cui il disco è pieno) a far girare la testa all’ascoltatore, che si trova catapultato in un mondo fantastico fatto di gingilli e pupazzetti (“Border Radio”). I testi hanno abbandonato i racconti da folk singer e si sono asciugati fino a raggiungere l’essenza delle parole. Tra i pezzi più riusciti il brano che da il titolo all’album, “Saint Lawrence Tears”, “New Millenium’s Lack Of Self Explanation”, “Narrow Zone” e “Dub-Human-Ism”. I Blake/e/e/e sono andati oltre il loro sentire. A noi l’obbligo di seguirli in questa avventura senza confini. Chi si fermerà sarà perso. Chi si volterà indietro sarà sacrificato.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)