Gappa

Cervello in fuga
Gappa (in arte Gaspare Palmieri) ha iniziato a scrivere canzoni a 15 anni. Ha suonato con la Compagnia Delle Indie, due demotape al loro attivo, ha quindi frequentato il Laboratorio Canzone del CPM di Milano, ha fatto parte di una cover band e finalmente ha dato alle stampe il suo primo album solista, “Cervello In Fuga”. Ama definire il suo genere folk sarcastico, talvolta caustico. Per capire il perché di questo termine, basta iniziare l’ascolto con la prima canzone in scaletta, “Dottò”, una carrellata di personaggi che sembrano usciti da un film neorealista, mentre Gappa fischietta quasi incurante del mondo che lo circonda. Si può quindi proseguire con “Francesco Non Riesce A Dormire”, un’altra sequenza di episodi che hanno riempito i quotidiani ed i telegiornali nelle ultime stagioni, episodi che se elencati uno dietro l’altro fanno venire il terrore (“non è possibile che io viva in un Paese come questo?”), tocca poi a “Comandante”, momento di relax sonoro, con un ennesimo testo “socialmente” impegnato. Con “Salsa e Merende” si può muovere il bacino per poi riposarsi con il lento intitolato “Anita”, dove la protagonista si interessa di design e colleziona vibratori dentro un cassetto di cristallo. Per “La Famiglia Del Rettore” Gappa si presenta con il look perfetto, mentre la canzone che da il titolo all’album è il racconto della sua laurea. In chiusura “La Gangbang”, da ascoltare con attenzione e “Il Gioco Del Destino” che pone, in maniera struggente, la parola “End” all’album. Gappa si dimostra un cantore del nostro tempo, facendo una analisi spietata del mondo in cui viviamo. Per coloro che vogliono ricordarsi, ogni tanto, in che società allucinante conducono la loro esistenza.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)