Instant flight

Endless journey
Torniamo a parlare degli Instant Flight in occasione della pubblicazione del loro secondo album, che giunge dopo quattro anni da “Colours & Lights”. La band, che vede al suo interno l’emiliano Marco Magnani (ex Avvoltoi e chitarrista dell’avventura sanremese di Miki), è portatrice di uno space rock che non si è volutamente fossilizzato nei vecchi angoli del genere, ma ha cercato di modernizzarsi con originalità e buonsenso. Se nel precedente album la presenza di Arthur Brown, schiacciava con la sua mole storica il quartetto londinese, in questo “Endless Journey” gli Instant Flight navigano spediti solo ed esclusivamente con le proprie forze tra sixties e progressive. Il disco è stato registrato nello studio di Gary Ramon (Sundial), nome a garanzia di un disco semplicemente perfetto per tutti gli amanti del suono vintage anni sessanta. Strutture melodiche che echeggiano ai Beatles, ma anche ai rivali Rolling Stones, un look sgargiante come si vede raramente, ha permesso alla band di ottenere sinceri complimenti da tutti quelli che si sono imbattuti nella loro musica. Da segnalare che la copertina, in perfetto stile con la musica proposta, è opera di Magnani ed è ispirata a “Magic Stream”, uno dei momenti di splendore del disco insieme a “Back To The Light”, “Celebrate”, al “country rock” di “Get Away” e “The Best Part”. Gli Instant Flight fanno musica sognante, vivono a Londra, ma penso si sentano cittadini del mondo, non potrebbe essere altrimenti quando fai una musica che ti permette di viaggiare con la mente senza muoverti dal tuo seggiolino di casa. Grande prova. Ascoltateli senza timore. www.clearspot.nl

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)