Louderbach

Autumn
Fastidio minimale. E’ questa la sensazione che si prova quando a tutto volume si inizia l’ascolto di “Autumn” primo brano del secondo album dei Louderbach. Sofferenza fisica concepita come passaggio tra l’anima ed il cuore pulsante di una vita che sta finendo. I Louderbach sono un duo che nel 2005 ha licenziato “Enemy Love”, composto dal berlinese Troy Pierce e dal cantante losangelino Gibby Miller. Il nuovo disco esce per la Minus Inc., etichetta di riferimento per tutti gli amanti dei suoni electro/techno/minimal/dark, a garanzia di un prodotto di alta classe ed elevata qualità. Infatti i due Louderbach tra echi di Coil, Alan Vega (“Nothing More Than A White Poison”), Joy Division e Bauhaus portano il minimal sound verso territori ancora vergini a questo tipo di sperimentazioni sensoriali. La voce di Miller, cupa e tenebrosa, sembra essere uscita da un fumetto splatter o da un film di Tarantino, mentre i suoni di Pierce rigano la pelle fino a farci sanguinare. I Louderbach non sono certo un gruppo per tutte le stagioni, ma non lo era nemmeno il primo album di The The e buona parte dell’elettronica sperimentale dei giorni nostri. Qui però ci sono i Louderbach che vogliono a tutti i costi entrarci nel cervello e farci “soffrire”. Danzate con questi ritmi “tribali” (“She”) che potrebbero essere la versione scarnificata dei primissimi Killing Joke e sorridete beffardi verso chi vi osserva scuotendo la testa. I Louderbach rappresentano l’angolo buio dell’elettronica anni duemila. Il triangolo perfetto (Berlino, Los Angeles, casa vostra) della disperazione sonora.

Formato: cdc


(Pubblicato il: 28/11/2013)