Technogod

Paintrtnment
Seguo i Technogod dalla pubblicazione di un 12 pollici su Nation. Più o meno mille anni fa. Seguo i Technogod perché mi piacciono. Seguo i Technogod perché ad ogni disco (questo è il quarto album in diciotto anni di carriera) mi stupiscono come pochi altri ensemble. Seguo i Technogod perché riescono sempre a stravolgere le carte in tavola. Seguo i Technogod perché amo l’elettronica, quella cattiva ed aspra, quella amara e acida. Seguo i Technogod perché sono acidi ed amari. Seguo i Technogod perché sembrano usciti da un film di Fellini colto da una improvvisa razionalità. Seguo i Technogod perché la loro ironia nei confronti del mondo moderno mi fa riflettere. Seguo i Technogod perché il loro manifesto programmatico è solido come una roccia. Seguo i Technogod perché riescono a spiazzarti con un “semplice” suono o una “semplice” parola. Seguo i Technogod perché so che non mi deluderanno mai. Seguo i Technogod perché “Paintrtnment” trasuda electro funk come mai prima d’ora. Seguo i Technogod perché la voce di Y:DK è così profonda che mi sembra di sentirla negli incubi più bui. Seguo i Technogod perché “Rock’n’Roll Taleban” ti apre in due e ti divora. Seguo i Technogod perché hanno chiamato Tying Tiffany a far finta di essere francese. Seguo i Technogod perché Girolamo De Michele ha accettato il loro invito in “L’Italia Mangia I Suoi Giovani”. Seguo i Technogod perché l’EBM di “The Day The World Stopped Shopping” mi riporta alla Berlino anni ottanta. Seguo i Technogod perché Roz De Faux canta in due pezzi. Seguo i Technogod perché monto i mobili dell’Ikea con la loro musica. Seguo i Technogod dal 1991. Sembra ieri.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)