Tribuna ludu

In etere
Prima di addentrarmi nella storia di Tribuna Ludu ed in “In Etere”, vi voglio dire che in questo disco c’è la cover di “Io Sto Bene”, brano manifesto dei CCCP Fedeli Alla Linea, che arriva dritto come un fuso dal loro primo album e che vede il campionamento della voce di Giovanni Lindo Ferretti catturata durante un’intervista. Cover molto riuscita. Bene. Si vada avanti. I Tribuna Ludu sono di Firenze e nascono nel 2004. La trafila è la solita, concerti in giro per la regione, un primo demo, la partecipazione a qualche importante concorso/vetrina e poi l’incontro con Donato Masci di Danza Cosmica e finalmente il debutto discografico vero e proprio. Però un attimo di attenzione. Non fatevi ingannare dalla copertina del disco che vi potrebbe far pensare ad un sound tribale, etno world contaminato dalla esperienza di Peter Gabriel. Perché qui si respirano i fumi del funk bianco del Pop Group, ci si muove a scatti come quando si ascoltano i Gang Of Four, o ci si perde nel vuoto, con lo sguardo, come quando ascoltavate gli lp di Faust’ò. I Tribuna Ludu sono un incrocio tra la new wave, quella sporca e ruvida e le performance distruttive dei Throbbing Gristle dell’agitatore di scena Genesis P. Orridge. I Tribuna Ludu non sono per i compromessi, vi basti ascoltare “JPII” e capirete il perché. I Tribuna Ludu vi possono anodizzare le orecchie senza che voi ve ne accorgiate. Anodizzare mentre ascoltate “Disordini”, con il suo ritmo spezzatino ed il suo disperato grido di incasellamento. I Tribuna Ludu campionano dialoghi di film, televisione, drammi mediatici con una disinvoltura tipica di chi conosce la materia che tratta. Un grande debutto. Non fatevi però ingannare dalla grafica di copertina. Qui non c’è world music. Qui c’è l’ansia della società. Qui ci siamo noi.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)