Sonda - Recensioni 15

Sonda è un progetto del Centro Musica, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nato per sostenere la creatività in ambito musicale. Sonda si propone di indicare la strada al talento a tutti gli artisti della Regione Emilia-Romagna che decideranno di sottoporre la propria arte ad un manipolo di consulenti-musicisti, produttori discografici, manager, editori musicali – sette “saggi” che cercheranno di affinare il profilo artistico di ciascun iscritto, in modo da rendere più appetibile la loro proposta musicale per il mercato discografico. Tutto il materiale inviato o consegnato al Centro Musica, verrà ascoltato ed assegnato ad un valutatore, che dovrà realizzare un report da consegnare all’artista. A questo punto l’artista dovrà cercare di seguire i suggerimenti del tutor ed arrivare, anche dopo alcuni report, ad un prodotto musicale, pronto per essere divulgato. Proseguiamo, su questo numero di Musicplus.it, le recensioni di alcuni degli artisti iscritti. LEMON SCENTED PROJECT
I Lemon Scented Project sono nati nel 2008 a Rimini e dopo pochi mesi dalla costituzione hanno aperto un concerto al Velvet Rock Club. Complice molto probabilmente il sound del gruppo, un grunge sporcato di blues, folk, country ed indie rock. Un sound tipicamente americano che nella voce di Enrico Maria Gardini ricorda un poco Eddie Vedder dei Pearl Jam. Il gruppo si è iscritto a Sonda con “6.18 Hardly Rainy Day” e “Shotgun Wedding”. Il primo pezzo è in puro stile Pearl Jam ed a volte i riferimenti alla band di Seattle sono fin troppo evidenti, pur rimanendo un buon pezzo, ben scritto e ben interpretato, avrebbe bisogno di una maggiore originalità. La voce sembra proprio quella di Vedder ed Enrico “deve” sforzarsi per far uscire la sua personalità. Con il secondo brano le cose diventano decisamente più intriganti. Qui il country/blues prende il sopravvento ed i Lemon Scented Project sono perfettamente calati in un sound che ha evidenti richiami d’oltreoceano, ma inseriti con dovizia in un pezzo che parte con un’armonica e poi piano piano prende corpo e vigore. I Lemon Scented Project amano gli spazi sconfinati, si sente, devono solo scrollarsi di dosso alcune presenze troppo ingombranti e poi saranno pronti per diventare i Lemon Scented Project from Rimini (U.S.A.). I Lemon Scented Project sono stati attribuiti a Daniele Rumori.

STONE LIZARD
Gli Stone Lizard sono una band di Modena coagulatasi nel 2007 formata da giovani musicisti che in questi anni si sono tolti qualche soddisfazione, vincendo alcuni concorsi e suonando in diversi festival. I brani originali sono scritti in inglese ed italiano e spaziano dal rock al pop con venature perfino metal. Il gruppo si è iscritto a Sonda con “Purpose” e “Instabile”. Il primo brano è una canzone d’atmosfera con il piano che sottolinea i momenti più emotivi, ma poi mentre siamo immersi nella sua melodia la canzone finisce tutto d’un tratto e noi rimaniamo a bocca asciutta. Il brano è bello, la melodia coinvolge, il cantato mi sembra degno di nota, ma sul più bello finisce. Con il secondo pezzo l’uso dell’italiano porta la band su un altro piano d’ascolto. Il ritmo più tirato aiuta il cantante a mantenere una interpretazione più vigorosa (alcuni passaggi vocali sono da rivedere), ma nel complesso la canzone riesce a mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore. Unica cosa che ascoltando uno dietro l’altro i due pezzi sembra di sentire due gruppi diversi. Scelta magari voluta e consapevole, ma che nell’ottica di un album potrebbe risultare controproducente. Gli Stone Lizards sono stati attribuiti a Marco Bertoni.

KNOCKOUT
I Knockout da Vignola (Modena) sono un gruppo giovane, almeno credo, leggendo la loro biografia che racconta con enfasi l’incontro che ha portato alla costituzione della band usando parole tipiche di chi è posseduto dal fuoco sacro della musica. Il gruppo si è iscritto a Sonda con “Imagine My Way” e “Not Now”. Il primo pezzo, cantato ovviamente in inglese, parte in sordina per poi aprirsi ad un suono metal pop di impatto. Le urla del cantante sono ben calibrate, manca forse un aiuto più energico da parte dei suoi compagni che dovrebbero calcare la mano ancora di più sugli strumenti, in modo da rendere questa canzone un pugno allo stomaco. La melodia è interessante ed il piede tiene il tempo. Con il secondo brano, “Not Now”, l’energia che si avverte all’ascolto del pezzo è più compatta, la voce cavalca bene gli strumenti, che si danno un gran daffare per tenere viva l’attenzione dell’ascoltatore. Forse una “maggiore” spinta porterebbe “Not Now” tra i pezzi che lasciano il segno. Ultima segnalazione perché non è stato ancora descritto il genere dei Knockout, che è il rock, quello tanto bistrattato, ma ancora in auge. I Knockout sono stati attribuiti a Marco Bertoni. ANGOLO GIRO
Gli Angolo Giro arrivano da precedenti esperienze ed in questo progetto musicale hanno la seria intenzione di mettere in primo piano la parola, che racconta l’amore, la vita e la natura. Hanno suonato in svariati locali e partecipato ad alcuni concorsi. Nel 2008 hanno pubblicato un primo demo-cd con cinque brani originali. Al progetto Sonda si sono iscritti con “Belsito” e “Sorprendimi”. Con il primo pezzo si capisce subito quali sono le coordinate della band, la musica d’autore miscelata con la world music cantata in italiano. La strumentazione del gruppo: chitarra, violino, fisarmonica, contrabbasso e batteria, è una perfetta unione di suoni ed emozioni. Il brano che parte scoppiettante si ferma all’improvviso ed il ballo si sostituisce ad un momento di riflessione, forse troppo forzato. Bella la voce di Doris Di Nicola ed il contrabbasso di Carmelo Venuto. Nel secondo pezzo, “Sorprendimi”, l’atmosfera è più intima, anche in questo caso il fraseggio tra gli strumenti è ben calibrato, probabilmente la voce di Doris dovrebbe essere messa maggiormente in risalto, ma un nuovo mixaggio potrebbe risolvere questo problema molto facilmente. Nel complesso la proposta degli Angolo Giro è personale e ben eseguita. Gli Angolo Giro sono stati attribuiti a Giampiero Bigazzi.

PACHAMAMA
I Pachamama si sono formati alla fine degli anni ’90 dall’unione di intenti di cinque musicisti provenienti da diverse esperienze, che hanno deciso di dedicarsi ad un pop rock cantato in italiano dal sapore etnico. La band ha pubblicato da poco il primo cd album dal quale sono stati estratti i due pezzi con i quali si sono iscritti a Sonda: “Teleschermo” e “Sembra”. Il primo è una canzone dal sapore agrodolce con la voce di Civinga che sorseggia le parole stando sdraiato in una spiaggia sud americana con un aperitivo in mano. Bello il fraseggio della chitarra, manca solo una verve di base che porti la canzone ad un altro livello di fruizione. Con “Sembra” i Pachamama cambiano leggermente registro. Il sound diventa più corposo, la chitarra è sempre ben presente e la voce sembra si diverta di più a cantare. Un ottimo pezzo che non sfigurerebbe anche in una programmazione radiofonica o in una compilation di brani estivi, magari con una distribuzione internazionale. I Pachamama sono divertenti, con un pizzico di malinconia che è tipica della musica sud americana. Stranieri a casa propria. O mi forse mi sbaglio? I Pachamama sono stati attribuiti a Roberto Trinci.


(Pubblicato il: 28/11/2013)