The apples in stereo

Travellers In Space And Time
Tre anni sono passati dal precedente “New Magnetic Wonder” e circa venti dall’inizio dell’avventura. Gli americani Apples In Stereo sono da sempre innamorati del pop lo-fi degli anni sessanta, ma ascoltando “Travellers In Space And Time” si rimane spiazzati, perché qui la tecnologia non è decisamente lo-fi, anche se mascherata dietro a melodie all’apparenza banalotte. Qui Robert Schneider, mente dietro al progetto fin dall’inizio, ha dato corpo al disco più mainstream della band. Un album che ad ascoltarlo ti vengono in mente così tanti riferimenti da far impallidire le informazioni contenute in tutta Wikipedia. Qui si sentono gli E.L.O., i Beach Boys, gli A-Ha, i Buggles, Olivia Newton John, Deborah Harry, buona parte della dance elettronica degli anni settanta, fino ad arrivare dalle parti di Daft Punk, Air e gruppi ancora più effimeri come i Vacuum o gli Alcazar. Qui si sentono muri di synth uniti a vocine che potrebbero scalare le classifiche di vendita, quelle che contano, o rimanere nei cuori dei puristi del pop indie. Anche se personalmente non ho ancora capito quando un pezzo è pop o indie pop. Qui c’è un brano (“C.P.U.”) scritto usando formule matematiche legate ai numeri primi (Robert è anche un matematico), ci sono alcuni episodi decisamente belli (“Dream About The Future”, “Dance Floor”, “Hey Elevator”), momenti di furore dance e tonnellate di melodie zuccherine. Gli Apples In Stereo hanno pubblicato il loro disco più immediato di sempre. Da segnalare anche la possibilità di connettersi ad Internet e scaricare, con un codice contenuto nella copertina, altro materiale inedito. Vocoder uber alles.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)