Scandellara Rock Festival

Tutti i musicofili* amano e bramano la musica live, il concerto è un appuntamento emozionale, un momento di verifica, ispirazione e critica. Per i non musicofili in senso stretto prevale l'aspetto dell'appagamento del ludico e umano desiderio di socializzare con il prossimo a ritmo di musica, che dagli albori dell'umanità è uno dei metodi più in voga. Per tutti vale il divertimento e il senso di appartenenza. Non è un caso quindi che i festival abbiano nel corso degli anni ottenuto spazi sempre maggiori e l'estate è la stagione dei festival per eccellenza. Ci sono quelli storici, quelli mega, quelli nuovi. L'elenco lo trovate in qualsiasi giornale o rivista, e non occorre siano pubblicazioni specializzate, anzi. Non dimentichiamo che i mega-festival sono prima di tutto un fatto di business, diretto o indotto che sia. La battaglia finale di una lotta per il "potere" fra case discografiche, agenzie, manager e tutto ciò che con la musica dovrebbe c'entrare solo in maniera marginalmente necessaria e ne è invece diventato l'aspetto preponderante. Sarà un concetto naïf, ma mi auguro che ci sia ancora qualcuno che non consideri un artista "un prodotto vendibile". Il motivo per cui noi (io, il Centro Musica, altri redattori di questo particolare giornalino) siamo particolarmente legati ad Arezzo Wave, per esempio, è sicuramente altrettanto naïf del concetto espresso prima: un festival nato per dare un palco a gruppi emergenti in una cittadina di provincia nota per la sua mostra sull'antiquariato; diventato il più longevo festival italiano che ospita insieme agli emergenti, artisti di calibro stra-internazionale; che ottenendo sempre maggiori finanziamenti pubblici e privati è riuscito a mantenere ancora oggi l'accesso gratuito al pubblico; che da un "palchetto" è arrivato ad offrire ben 4 situazioni live (dalla mattina a notte fonda), beh… per gli ultimi romantici della musica è un bel vedere. Personalmente poi, ritengo che il programma di quest'anno sia particolarmente interessante: Nick Cave in testa e vi consiglio di dare un'occhiata al sito www.arezzowave.com per leggervi la miriade di appuntamenti previsti in questa edizione 2001. Altrettanto validi motivi mi spingono a segnalare fra i festival, per così dire, meritevoli presenti in regione (non l'unico, sono sicura) Scandellara Rock Festival di Bologna. Anch'esso "vecchio" abbastanza da meritare l'appellativo di "storico", oltre che "stoico" riferendosi alla ferrea volontà degli organizzatori di non privare Bologna e le centinaia di musicisti che in essa nascono e miracolosamente sopravvivono dell'unico appuntamento annuale nel suo genere: due mesi continuati di musica, gratis, in un ambiente piacevole e spesso festaiolo; un fortino contro il dilagare delle spesso incredibilmente banali proposte estive. Il tutto a fronte di sovvenzioni pubbliche praticamente… ridicole e contro l'altrettanta ferrea volontà dei vari comitati cittadini che temono per la privazione di ore di sonno (i concerti finiscono entro mezzanotte e con fonometro sempre in funzione!), per l'eccessivo afflusso di autoveicoli (minimo tre parcheggiatori a disposizione!), per l'uso pericolosamente non consono di area verde ubblica (vogliamo parlare di chi fa le pulizie rigorosamente tutti i giorni?!). *Il musicofilo di solito manifesta i segni della malattia in età molto precoce, generalmente pre-adolescenziale; solo in alcuni casi i sintomi rientrano per lasciare posto ad un normale futuro con 5 cd e 2 concerti all'anno (entrambi scelti solitamente fra i "grandi del rock" e le "rivelazioni italiane"); per tutti gli altri, la comparsa dei sintomi prelude all'inevitabile conclamarsi della malattia: nel giro di pochi anni diventa impossibile sopravvivere a più di 15 giorni senza assistere ad un concerto; possedere uno smisurato numero di dischi/cd/tape diventa più che un bisogno una necessità, pena l'alterarsi di un delicato equilibrio psico-fisico; in molti casi suonare uno strumento risulta essere l'unico placebo (non il gruppo, perlamordiddio) per affrontare in maniera socialmente accettabile gli stadi avanzati della particolare sindrome. L'edizione 2001 abbandona per i motivi di cui tanto si è già parlato la grandeur dell'anno passato (due posti, due programmazioni, artisti anche di calibro nazionale e internazionale) e ritorna allo spirito originale di Scandellara Rock: solo band locali, pochi ospiti stranieri (come di Diathriba di Castelfranco Emilia! Anche se c'è un'eccezione con gli statunitensi Gonn), spazi pomeridiani per i giovanissimi alle prime armi. Per venire ancora una volta incontro alle esigenze di tutti, si è optato per una sistemazione logistica diversa dalla solita: il posto è sempre quello, in via Scandellara a Bologna, ma l'ingresso è previsto dal centro commerciale attiguo, dove è a disposizione anche un enorme parcheggio e il palco è situato più all'interno, verso la tangenziale. L'inaugurazione: martedì 26 giugno con la reggae band Fratelli Pingone. Accorrete numerosi.


(Pubblicato il: 28/11/2013)