Tre concerti nelle gallerie d'arte modenesi nel mese di maggio 2007
Introdurre qualcosa di così rapidamente transitorio come la contemporaneità in musica comporta inevitabilmente il rischio di risultare già passati nel momento in cui se ne prende atto.
Tuttavia se esistono dei tratti comuni allesperienza della Musica Contemporanea essi sono stati sinteticamente enunciati in modo perfetto, quasi apollineo, dal compositore statunitense, ma di scuola europea, Elliott Carter. Egli affermò che :
.la musica contemporanea ci parla del tempo presente con tutte le sue ansie
.. e, aggiungo, le angosce che il non ancora fatto ed il non ancora detto comportano laddove la musica classica ci rimanda alle affettuose certezze di un passato di cui inevitabilmente si ricordano solo gli aspetti migliori.
Ed è altrettanto destabilizzante il paradosso che colloca il contemporaneo di Carter in un passato che seppur recente è pur sempre rassicurante, avendone più o meno inteso le premesse culturali e le coerenze stilistiche.
Ma OGGI?
Ci siamo allontanati dalle certezze della lezione strutturalista per un continuo confronto dialettico con le subdole tentazioni del banale che troppo spesso si vuole mascherare con il salvacondotto della post-modernità.
Da questo confronto emergono le proposte concertistiche che la nostra rassegna presenta. Esse rappresentano tre tentativi di calare nellattualità il meglio di ciò che ormai è uneredità storica.
Ma non si esce indenni da confronti e transizioni senza cambiamenti.
Non presenteremo, quindi, concerti nellaccezione più tradizionale del termine. La teatralità e limprovvisazione saranno parte integrante di ciascun evento.
- Per il duo MKII emkeytwo il collante con la storia è la natura stessa del suono, con la sua elaborazione elettronica, sia di matrice scientifico/accademica sia di tradizione orale - musica Afro-Americana e Rock- recuperando la voce non in funzione narrativa ma come sorgente di suoni.
- L ensemble Black Hair compie unoperazione forse ancora più ardita, e per questo intrigante, dove si partirà dal polo opposto: trarre musica dallazione teatrale. Questo comporta una granitica solidità musicale che non faccia perdere il filo del discorso e scivolare involontariamente nella parodia. Una scommessa sin qui vinta dai quattro musicisti inglesi. (www.blackhairensemble.co.uk)
- Causa Pulchritudinis, guidato dagli statunitensi Christopher Macklin e Mary Larew, due componenti dell' ensemble "UNCLOISTERED", si destreggia attraverso un repertorio composto da madrigali e musiche contemporanee ispirate a modelli e melodie medioevali con l'apporto di vocalisti provenienti dal Regno Unito.
- L ensemble Black Hair compie unoperazione forse ancora più ardita, e per questo intrigante, dove si partirà dal polo opposto: trarre musica dallazione teatrale. Questo comporta una granitica solidità musicale che non faccia perdere il filo del discorso e scivolare involontariamente nella parodia. Una scommessa sin qui vinta dai quattro musicisti inglesi. (www.blackhairensemble.co.uk)
- Causa Pulchritudinis, guidato dagli statunitensi Christopher Macklin e Mary Larew, due componenti dell' ensemble "UNCLOISTERED", si destreggia attraverso un repertorio composto da madrigali e musiche contemporanee ispirate a modelli e melodie medioevali con l'apporto di vocalisti provenienti dal Regno Unito.
(Pubblicato il:
28/11/2013)