Mersenne

Stolen dresses
Da sempre sono un ascoltatore che prende delle sbandate. Per sbandate intendo che comincio ad innamorarmi di sound, gruppi o etichette discografiche. Mi è capitato con la Factory Record, con la 4AD, con Rough Trade, con la Mute, con la Epitaph, con la Victory, con la SST. In Italia mi era capitato solo con il C.P.I. (e non per ragioni professionali). Oggi posso ammetterlo ho trovato una seconda casa autoctona per i miei ascolti: la Urtovox. Perché amare una etichetta discografica ed ascoltare le sue produzioni è come essere sicuri di trovare un rifugio, una protezione da tutta la musica inutile che ogni giorno ci viene somministrata sotto forma di videoclip, hit radio o copertine di riviste per finti alternativi. Ascoltare un cd dell’Urtovox e sapere già che è un gran disco, significa assaporare la pace interiore ed è per questo che mi sento di consigliarlo a tutti. E’ ovvio che il sound a cavallo tra lo-fi e post rock deve essere nelle vostre corde, ma se così è, non abbiate timore di lasciarvi andare. I Mersenne arrivano a questo debutto sulla lunga distanza consci di saper scrivere canzoni pop fresche come una menta lasciata per mesi in frizzer. I Mersenne, da Bologna, giocano a fare i duri, ma non ce la fanno e qua e là affiorano echi di Pavement, Weezer, o Pixies. Nella mani di Giacomo Fiorenza il trio si è lasciato guidare nei meandri di canzoni per adulti/bambini con quel tipico piglio che solo i grandi artisti riescono ad ottenere. Se questo è un pregio o un difetto spetta a voi deciderlo e forse a loro. Io da parte mia continuo l’ascolto. Ah, dimenticavo di dirvi, che il disco è uscito per Urtovox. Ma forse si era capito.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)