Walter Gaeta

Oktogon
Iniziamo dal titolo. Oktogon è il nome di una piazza di Budapest a cui Walter Gaeta ha dedicato il suo album. Ragioni personali che non stiamo ad indagare (se proprio siete curiosi ogni brano è “raccontato” nel libretto). Walter Gaeta è invece un pianista che nella sua ormai lunga carriera ha suonato con importanti artisti di fama internazionale, si è esibito in giro per l’Europa e molte sue originali composizioni hanno visto la luce in altrettanti dischi. “Oktogon” è il suo debutto in prima persona, alla cui realizzazione ha collaborato il trombettista Fabrizio Bosso. Otto temi che prendono spunto dalle più diverse emozioni, una piazza di Budapest o il figlio Jacopo, passando per la rivisitazione di “Lo Que Vendra” di Astor Piazzola, un tango moderno scritto a Buenos Aires nel 1954. Tra i brani originali da segnalare “Hello Sun!”, commissionato a Gaeta per uno spettacolo sugli Indiani d’America, che riflette l’emozione di un tiepido mattino con i raggi del sole che ti scaldono il viso e “Ninna Nanna Clico Clico”, brano la cui melodia è presa a prestito dalla tradizione abruzzese (luogo di nascita di Gaeta) e poi rielaborata per un quintetto d’archi e flauto. “Oktogon” è un disco delicato, che in punta di piedi entra nel tuo animo e ti riscalda. Walter Gaeta colpisce nel segno. Da ascoltare mentre si beve un buon bicchiere di vino, in penombra vicino allo scoppiettio della legna nel camino di casa. Se proprio non avete un camino, come il sottoscritto, arrangiatevi in altro modo.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)