Pet Shop Boys - Actually

Parlophone 1987

PET SHOP BOYS
Actually
(Parlophone) 1987

I Pet Shop Boys sono stati la faccia chic della disco dance anni ottanta. Un duo che ha scalato innumerevoli volte le classifiche internazionali, forti del loro sound sempre preciso e mai ridondante. Anche le copertine dei Pet Shop Boys hanno avvolto nel modo più consono le loro canzoni. Copertine minimali, curate nelle più piccole sfumature e nelle scelte dei colori. L’etereo bianco. Proprio il bianco, il colore della purezza, ha caratterizzato molte delle pubblicazioni del duo inglese, come “Actually”, disco del 1987, pubblicato dopo l’esordio, “Please”, che aveva fatto gridare al miracolo. La particolarità grafica di “Actually” è nascosta nelle fasi di realizzazione della copertina. Ma andiamo un passo alla volta. I Pet Shop Boys esordiscono con una copertina che li ritrae su uno sfondo bianco, “Please” è pop-dance allo stato puro. Il secondo vagito discografico (un album di remix) va in stampa con una foto a colori di Chris Lowe ed il duo comincia a storcere il naso. Non vuole più utilizzare le loro facce sulle copertine dei dischi. La casa discografica, che invece è consapevole dell’importanza legata alla grafica di un album, spinge perché i Pet Shop Boys ci ripensino. Etichetta e gruppo giungono così ad un compromesso. I Pet Shop Boys si recano in Scozia per farsi ritrarre. Il pittore scelto per questa incombenza risponde al nome di Alison Watt. I due si prestano come modelli e ritornano a Londra con il dipinto “sottobraccio”. Nasce però un problema sull’utilizzo del quadro. Il naso di Lowe, a detta del diretto interessato, non è fedele all’originale. Il duo si oppone quindi all’utilizzo del dipinto, che oggi è appeso su una parete di casa Tennant. Il disco però è già finito, manca solo la copertina. La Parlophone deve stringere i tempi, la data di pubblicazione si avvicina sempre di più. E qui mi immagino riunioni nervose e snervanti alla ricerca di una soluzione che può soddisfare entrambe le parti. La ricerca affannosa per una nuova copertina coincide con la realizzazione del primo videoclip. “What Have I Done To Deserve This?”, è il singolo che anticipa l’uscita dell’album ed è un duetto con Dusty Springfield. Durante le riprese il duo si sottopone ad una veloce e breve seduta fotografica. Cindy Palmano ha infatti l’incombenza di seguire le riprese per conto della rivista musicale Smash Hits, periodico sul quale Tennant era un collaboratore. I Pet Shop Boys amano farsi fotografare in jeans e maglietta, ma quando Cindy comincia a scattare sono ancora in smoking, come prevede la sceneggiatura del clip. L’insolita situazione è colta al volo. Il giorno dopo i PSB sono insieme al grafico Mark Farrow ad esaminare gli scatti di Cindy. Sono le 19.00, gli uffici sono quelli della EMI in Manchester Square a Londra, la disperazione è palpabile nell’aria, fino a quando i due cominciano a ridere contemporaneamente alla vista di una foto. Lo scatto in questione vede un imbronciato Lowe ed un Tennant che sbadiglia vistosamente. “Chris odia questa foto”, racconta un divertito Neil, “non ha mai sopportato di dover indossare uno smoking e non sopporta la pettinatura che ha dovuto fare per il clip”. La scelta è fatta. La fotografia è questa. Il duo chiede a Farrow di utilizzare il bianco, per ricordare la copertina del debutto. Il grafico scontorna l’immagine e la posiziona su un fondo bianco latte. Inserisce il titolo ed il nome del gruppo in modo minimale, quasi ad evitare che disturbino lo sbadiglio di Neil e l’imbronciatura di Chris. In alcuni Paesi l’immagine viene ingrandita, perché si pensa che il duo deve comparire quasi a coprire tutta la copertina. La EMI accetta la scelta del duo, anche se alcuni dirigenti si dimostrano scettici sull’utilizzo di una immagine che vede un artista sbadigliare.

“Abbiamo cercato di spiegare alla nostra casa discografica che non eravamo intenzionati a produrre una copertina simile a quelle che uscivano negli anni ottanta. “Actually” uscì insieme a “Joshua Tree” degli U2 e noi non volevamo essere un gruppo “grigio”, perché eravamo andati nel deserto, i Pet Shop Boys erano all’esatto opposto”, dice oggi un serio Tennant. “Sembra una copertina fatta al volo e senza pensare al risultato finale, invece posso assicurarvi che non è stato così”, continua a raccontare Tennant. Sicuramente non tutti capirono l’ironia della foto ed alcuni ascoltatori non furono spinti all’acquisto del disco per via di quel grande sbadiglio. “I Pet Shop Boys sono sempre stati un gruppo pieno di ironia, basta ascoltare le nostre canzoni per capirlo, e così anche le nostre copertine dovevano essere ironiche. Per l’uscita della raccolta “Discography” decidemmo, per esempio, di usare una foto che mi mostra con un sopracciglio alzato quasi in sfida con chi guarda la copertina”, dice Neil. Ovviamente quando “Actually” uscì nei negozi i Pet Shop Boys furono presi ad esempio anche per la copertina. Lo sbadiglio unito al volto incazzato di Chris fece discutere ed ancora adesso c’è chi non riesce a digerire questa copertina. Peccato, perché rimane uno dei punti più alti dell’iconografia del duo. Dal canto suo Mark Farrow ha lavorato molto sull’immagine dei Pet Shop Boys ed è anche grazie al suo certosino lavoro che i Pet Shop Boys sono diventati i primi attori della dance pop internazionale. Fin dal primo vagito discografico, “West End Girls” del 1985, Mark impose una grafica asciutta e minimale, grafica che aveva sviluppato durante i suoi anni trascorsi presso la Factory Records di Manchester. “Please”, “Actually”, “Behaviour” e “Discography” furono copertine caratterizzate dal bianco, in totale contrapposizione con i colori sgargianti degli eighties. “Quando si decise di pubblicare la raccolta “Discography”, la nostra casa discografica ci chiese di non pensare ad una ennesima copertina bianca. Naturalmente seguimmo il loro consiglio, come potete vedere ancora oggi negli scaffali dei negozi di dischi”, dice un sornione Neil. “Per “Actually”, se io non avessi sbadigliato, sicuramente non avremmo scelto quella foto, doveva esserci un nostro ritratto su quella copertina, ma le cose sono andate diversamente. A volte le sorprese sono alquanto piacevoli, non credete?”. Ironia, bianco, sbadigli e cattiveria sono gli ingredienti di “Actually”, un disco di perfetto dance pop che molti si sognano ancora oggi, tra ascoltatori, colleghi ed invidiosi.


(Pubblicato il: 28/11/2013)