Gli Underground Railroad arrivano da Ferrara e nascono alla fine del 2002. Nei primi anni d'attività hanno partecipato a diversi concorsi, rassegne, trasmissioni televisive e fatto da spalla a nomi importanti dellindie nostrano. Un primo cd autoprodotto ha permesso alla band di esibirsi sullimportante palco del Pistoia Blues Festival. Ecco svelato, in questo cruciale passaggio biografico, su quali coordinate si muovono gli Underground Railroad, che amano profondamente il rock blues degli anni sessanta/settanta, quello arcigno e senza tanti fronzoli. Lo testimoniano anche i due brani scelti per Sonda. Il primo, intitolato N.Y.C. Junkie, è un pezzo che ci catapulta in mezzo alla metropoli americana, dove lo sguardo si perde tra grattacieli che sfidano il cielo, mentre gli Underground Railroad sfrecciano veloci a bordo di potenti motociclette. Echi di vento si odono a metà del brano, con Enrico Cipollini che in modo sofferto canta il suo blues. Con National Breakdown il gruppo rinnova la sua indole, i quattro Underground Railroad eseguono alla perfezione gli stilemi di un genere che ancora oggi miete vittime ai quattro angoli del globo. Ovviamente la band non inventa niente di nuovo, ma perlomeno si sente che il rock blues è il credo nel quale ci mettono passione e tensione emotiva.
Max Cosmico & I Suoi Alieni
Max suona la chitarra da quando aveva 15 anni e nelle passate stagioni ha fatto parte degli Thee Hairy Fairies (due album allattivo). Francesca, invece, suona il basso e nel passato è stata negli Happy Betty & The Vips, Afterglow, Special X e Victorians. Bebo, infine, suona la batteria e prima d'oggi è stato negli Even Ego e nei Sunspot. Oggi questi tre figuri si divertono nei Max Cosmico & I Suoi Alieni, band dalle mille sfumature. LInvasione Dei Cazzabubboli, primo dei due brani scelti per Sonda, è un rock che attinge dallironia feroce di Rino Gaetano e dal rock anni settanta. Ad un primo ascolto sembra un pezzo di rock demenziale, ma andando più in profondità, come con il rock demenziale si deve fare, ci si accorge di un testo profondo e circostanziato. Con 1000 Euro Blues, Max, invece, mette in luce la frustrazione di tutti i lavoratori sottopagati e costretti ad essere dei perenni contratti a progetto. Si tratta di un blues straziante, se si pensa alle parole cantate da Max con voce e chitarra. Una canzone che si dovrebbe allegare alla firma d'ogni contratto, o al conseguimento d'ogni laurea. Max Cosmico & I Suoi Alieni possono sembrare dei cloni di Skiantos ed affini e questo non sarebbe un male, ma molto probabilmente non si sentono così demenziali come si avverte ad un primo ascolto. Quindi che dire? Bravi, ma prestate attenzione alle coordinate della vostra musica. Possono confondere le idee.
Biff
Daniele Biffi, in arte Biff, è una vecchia conoscenza della musica indipendente italiana. Già nei Succo Di Pera, Abighor, Atto II e Mantide, Biff intorno al 2004 ha deciso, per varie vicissitudini, di dedicarsi ad un suo progetto solista. Ovviamente le influenze delle precedenti esperienze musicali si sono in qualche modo riflettute nel nuovo corso artistico di Daniele. Infatti, non a caso, il primo brano ascoltato per Sonda, Sono Io, richiama echi di progressive rock, con venature pop d'ampio respiro, che rendono la canzone molto orecchiabile. La voce di Daniele, che ricorda un poco quella di Celentano, rende il testo (in italiano) accattivante e facilmente memorizzabile. Pregio, questultimo, che tutte le canzoni dovrebbero avere. Con il secondo brano, LIsola, si cambia radicalmente orizzonte, sarà per le onde del mare allinizio, per i suoni chiaramente pop, ma Biff convince di più. La sua voce si spalma alla perfezione sulle note musicali, per un brano dal sapore estivo, con un assolo di chitarra a sottolineare lindole da festa che si respira nel pezzo. Biff con i due brani scelti per Sonda, dimostra che il suo progetto ha più chiavi di lettura ed in un mondo omologato è sicuramente un bene. A questo punto dovrebbe solo trovare un produttore artistico volenteroso e pronto ad indicare a Daniele quei piccoli accorgimenti che fanno di una canzone, la canzone.
Zudemà
Il progetto Zudemà è di recente nascita (2007) e nasce per volontà d'alcuni ex Margot, attivi a Bologna dal 2003. Il capoluogo emiliano è però solo la dimora di questi musicisti che provengono dalla Sicilia e dalla Sardegna. E quindi naturale che il sound della band si cali totalmente nelle tradizioni di queste regioni dItalia (luso degli strumenti, il cantato dialettale, latmosfera in generale). Infatti con gli Zudemà sembra di essere ad una festa popolare nei costumi tipici di queste zone geografiche. Il primo pezzo, U Ventu, parte soffuso con un cantato sussurrato che sembra proprio una folata di vento che spazza le onde del mare. Il brano poi si scatena con una fisarmonica che rende la leggera folata un turbine d'emozioni. Molto evocativo e ben strutturato. Con il secondo pezzo, Lu Tramuntu De Li Stiddi, la delicata voce di Elisabetta Atzeni ci conduce per mano in una sorta di fiaba a sette note. Latmosfera magica che il brano riesce ad emanare ci permette di concentrarci sulle parole di Elisabetta e sul contorno di flauti, che, chiudendo gli occhi, possiamo immaginare come figure fantastiche di un mondo irreale. Gli Zudemà sono un perfetto esempio di indie mediterraneo, come si autodefiniscono, di ottima fattura, suonato da musicisti capaci. Che altro dire. Bravi.
Sleep Criminals
Gli Sleep Criminals sono cinque musicisti bolognesi che provengono da precedenti esperienze molto differenti tra loro. Heavy metal, rock e soul-jazz sono i generi sui quali gli Sleepin Criminals si sono scontrati prima di ottenere il sound della band. Nel primo brano inviato a Sonda, Time Bomb, la voce di Eleonora Cassin, che riesce ad estendersi con disinvoltura sulle note musicali, dà al brano un'impronta decisa e marcata. Eviterei solo di non esagerare con gli effetti di tastiera, che spezzano troppo latmosfera della canzone. Nel secondo pezzo, Sleep Criminals, la band va verso un rock più arcigno, la voce di Eleonora è ancora la padrona assoluta di tutta latmosfera che esce dalla casse acustiche. In questo brano il gruppo mi ha ricordato i tedeschi Guano Apes. La ferocia di Sleep Criminals è, secondo il mio parere, la strada da intraprendere per dare più vigore alla proposta della band. Inoltre farei un tentativo con delle liriche in italiano. La voce di Elenora credo che possa reggere senza problemi la lingua di Dante. Continuate così, le idee ci sono e anche la voglia di fare.
(Pubblicato il:
28/11/2013)