Sonda - Recensioni 8

Sonda è un progetto del Centro Musica, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nato per sostenere la creatività in ambito musicale. Sonda si propone di indicare la strada al talento a tutti gli artisti della Regione Emilia-Romagna che decideranno di sottoporre la propria arte ad un manipolo di consulenti-musicisti, produttori discografici, manager, editori musicali – otto “saggi” che cercheranno di affinare il profilo artistico di ciascun iscritto, in modo da rendere più appetibile la loro proposta musicale per il mercato discografico. Tutto il materiale inviato o consegnato al Centro Musica (non ci sarà una limitazione di tempo perché Sonda rimarrà operativo come progetto sperimentale fino a metà del 2006), verrà ascoltato ed assegnato ad un valutatore, che dovrà realizzare un report da consegnare all’artista. A questo punto l’artista dovrà cercare di seguire i suggerimenti del tutor ed arrivare, anche dopo alcuni report, ad un prodotto musicale, pronto per essere divulgato. Proseguiamo, su questo numero di Musicplus.it, le recensioni di alcuni degli artisti iscritti. Underground Railroad
Gli Underground Railroad arrivano da Ferrara e nascono alla fine del 2002. Nei primi anni d'attività hanno partecipato a diversi concorsi, rassegne, trasmissioni televisive e fatto da spalla a nomi importanti dell’indie nostrano. Un primo cd autoprodotto ha permesso alla band di esibirsi sull’importante palco del “Pistoia Blues Festival”. Ecco svelato, in questo cruciale passaggio biografico, su quali coordinate si muovono gli Underground Railroad, che amano profondamente il rock blues degli anni sessanta/settanta, quello arcigno e senza tanti fronzoli. Lo testimoniano anche i due brani scelti per “Sonda”. Il primo, intitolato “N.Y.C. Junkie”, è un pezzo che ci catapulta in mezzo alla metropoli americana, dove lo sguardo si perde tra grattacieli che sfidano il cielo, mentre gli Underground Railroad sfrecciano veloci a bordo di potenti motociclette. Echi di vento si odono a metà del brano, con Enrico Cipollini che in modo sofferto canta il suo blues. Con “National Breakdown” il gruppo rinnova la sua indole, i quattro Underground Railroad eseguono alla perfezione gli stilemi di un genere che ancora oggi miete vittime ai quattro angoli del globo. Ovviamente la band non inventa niente di nuovo, ma perlomeno si sente che il rock blues è il credo nel quale ci mettono passione e tensione emotiva.

Max Cosmico & I Suoi Alieni
Max suona la chitarra da quando aveva 15 anni e nelle passate stagioni ha fatto parte degli Thee Hairy Fairies (due album all’attivo). Francesca, invece, suona il basso e nel passato è stata negli Happy Betty & The Vips, Afterglow, Special X e Victorians. Bebo, infine, suona la batteria e prima d'oggi è stato negli Even Ego e nei Sunspot. Oggi questi tre figuri si divertono nei Max Cosmico & I Suoi Alieni, band dalle mille sfumature. “L’Invasione Dei Cazzabubboli”, primo dei due brani scelti per Sonda, è un rock che attinge dall’ironia feroce di Rino Gaetano e dal rock anni settanta. Ad un primo ascolto sembra un pezzo di rock demenziale, ma andando più in profondità, come con il rock demenziale si deve fare, ci si accorge di un testo profondo e circostanziato. Con “1000 Euro Blues”, Max, invece, mette in luce la frustrazione di tutti i lavoratori sottopagati e costretti ad essere dei perenni “contratti a progetto”. Si tratta di un blues straziante, se si pensa alle parole cantate da Max con voce e chitarra. Una canzone che si dovrebbe allegare alla firma d'ogni contratto, o al conseguimento d'ogni laurea. Max Cosmico & I Suoi Alieni possono sembrare dei cloni di Skiantos ed affini e questo non sarebbe un male, ma molto probabilmente non si sentono così demenziali come si avverte ad un primo ascolto. Quindi che dire? Bravi, ma prestate attenzione alle coordinate della vostra musica. Possono confondere le idee.

Biff
Daniele Biffi, in arte Biff, è una vecchia conoscenza della musica indipendente italiana. Già nei Succo Di Pera, Abighor, Atto II e Mantide, Biff intorno al 2004 ha deciso, per varie vicissitudini, di dedicarsi ad un suo progetto solista. Ovviamente le influenze delle precedenti esperienze musicali si sono in qualche modo riflettute nel nuovo corso artistico di Daniele. Infatti, non a caso, il primo brano ascoltato per Sonda, “Sono Io”, richiama echi di progressive rock, con venature pop d'ampio respiro, che rendono la canzone molto orecchiabile. La voce di Daniele, che ricorda un poco quella di Celentano, rende il testo (in italiano) accattivante e facilmente memorizzabile. Pregio, quest’ultimo, che tutte le canzoni dovrebbero avere. Con il secondo brano, “L’Isola”, si cambia radicalmente orizzonte, sarà per le onde del mare all’inizio, per i suoni chiaramente pop, ma Biff convince di più. La sua voce si spalma alla perfezione sulle note musicali, per un brano dal sapore estivo, con un assolo di chitarra a sottolineare l’indole da festa che si respira nel pezzo. Biff con i due brani scelti per Sonda, dimostra che il suo progetto ha più chiavi di lettura ed in un mondo omologato è sicuramente un bene. A questo punto dovrebbe solo trovare un produttore artistico volenteroso e pronto ad indicare a Daniele quei “piccoli” accorgimenti che fanno di una canzone, la canzone. Zudemà
Il progetto Zudemà è di recente nascita (2007) e nasce per volontà d'alcuni ex Margot, attivi a Bologna dal 2003. Il capoluogo emiliano è però solo la dimora di questi musicisti che provengono dalla Sicilia e dalla Sardegna. E’ quindi naturale che il sound della band si cali totalmente nelle tradizioni di queste regioni d’Italia (l’uso degli strumenti, il cantato dialettale, l’atmosfera in generale). Infatti con gli Zudemà sembra di essere ad una festa popolare nei costumi tipici di queste zone geografiche. Il primo pezzo, “U Ventu”, parte soffuso con un cantato sussurrato che sembra proprio una folata di vento che spazza le onde del mare. Il brano poi si scatena con una fisarmonica che rende la leggera folata un turbine d'emozioni. Molto evocativo e ben strutturato. Con il secondo pezzo, “Lu Tramuntu De Li Stiddi”, la delicata voce di Elisabetta Atzeni ci conduce per mano in una sorta di fiaba a sette note. L’atmosfera magica che il brano riesce ad emanare ci permette di concentrarci sulle parole di Elisabetta e sul contorno di flauti, che, chiudendo gli occhi, possiamo immaginare come figure fantastiche di un mondo irreale. Gli Zudemà sono un perfetto esempio di indie mediterraneo, come si autodefiniscono, di ottima fattura, suonato da musicisti capaci. Che altro dire. Bravi.

Sleep Criminals
Gli Sleep Criminals sono cinque musicisti bolognesi che provengono da precedenti esperienze molto differenti tra loro. Heavy metal, rock e soul-jazz sono i generi sui quali gli Sleepin Criminals si sono “scontrati” prima di ottenere il sound della band. Nel primo brano inviato a Sonda, “Time Bomb”, la voce di Eleonora Cassin, che riesce ad estendersi con disinvoltura sulle note musicali, dà al brano un'impronta decisa e marcata. Eviterei solo di non esagerare con gli effetti di tastiera, che spezzano troppo l’atmosfera della canzone. Nel secondo pezzo, “Sleep Criminals”, la band va verso un rock più arcigno, la voce di Eleonora è ancora la padrona assoluta di tutta l’atmosfera che esce dalla casse acustiche. In questo brano il gruppo mi ha ricordato i tedeschi Guano Apes. La “ferocia” di “Sleep Criminals” è, secondo il mio parere, la strada da intraprendere per dare più vigore alla proposta della band. Inoltre farei un tentativo con delle liriche in italiano. La voce di Elenora credo che possa “reggere” senza problemi la lingua di Dante. Continuate così, le idee ci sono e anche la voglia di fare.


(Pubblicato il: 28/11/2013)