Fata

La percezione del nero
Nati nel 2000 in quel di Carpi, i Fata in questi anni si sono tolti qualche soddisfazione (concorsi vinti), concerti in giro per l’Italia, alcuni demo pubblicati ed ottimamente recensiti. Insomma una vita artistica di tutto rispetto che però mancava del tassello più importante, il debutto discografico ufficiale. Ed oggi eccolo arrivare nel suo nero splendore. Però fate attenzione quando sentirete per la prima volta “La Percezione Del Nero”, perché se sarete soprapensiero, alle note iniziali potreste pensare di ascoltare il nuovo album dei Depeche Mode. Tutto tornerà alla realtà appena le parole di Roberto Ferrari cominceranno a prendere forma ed i Fata vi avvolgeranno nella loro dark electro wave. Il disco, ops cd, parte subito molto forte, le prime quattro canzoni mettono in chiaro le coordinate del gruppo. Non c’è spazio, tempo e voglia per cercare di convincere gli ascoltatori del proprio suono. I Fata vanno dritti per la loro strada senza preoccupazioni di sorta. Con “L’Evidenza” il sound piega leggermente verso sonorità più ricercate, accentuate in “Nella Mia Noia” e “Cosa Pensi Di Me” (con un ritornello che fin dal primo ascolto ti entra in testa e ci rimane). Arrivati a “Sogni Di Carta” il disco, ops cd, vive un altro momento di splendore, per poi fermarsi un attimo con “Fragile” e “La Tua Retorica”. Ma tenetevi stretti perché il finale è pieno di languida Cure-wave ed il vostro corpicino fasciato da una camicia di finta pelle si contorcerà come un serpente cocainomane. I Fata non hanno inventato nessun nuovo genere, ma hanno studiato ed assorbito una attitudine musicale alle perfezione. In un mondo fatto di starlette starnazzanti vi sembra poco? A me no.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)