Zoe Lea

Gods, Iron And Lovers
Tornano i Zoe Lea nelle casse del mio stereo e diciamo subito che la band modenese è ancora tra le cose più eccitanti che si possono ascoltare in questo lembo di terra al confine dell’impero. Tornano con quattro pezzi, tre originali ed una cover. Partiamo quindi dalla fine, da quel “Heart And Soul”, uno dei pezzi che più amo del gruppo che più amo, i Joy Division. Gli Zoe Lea riescono nell’impresa di farla propria, non era facile, bravi. Tornando all’inizio, si comincia con “Lovermachine”, brano sincopatico e nervoso che ben dipinge le trame schizofreniche della band, si prosegue con “Electric Rod Boy” dalla verve più solare con tutte le influenze della band in bella mostra, da Andy Warhol a Superman, passando per Rambo, Elvis Presley, Marilyn Monroe e Ozzy Osbourne, infine si cerca rifugio in “River Of Gods” ed il trio in questione, gli Zoe Lea, sembrano giovani frequentatori del post punk di matrice newyorchese dei primi anni ottanta. In un momento storico durante il quale non si capisce cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, gli Zoe Lea mettono d’accordo le opposte fazioni, fanno tacere le malelingue, pestano i calli ai cattivoni. Da segnalare che oltre al cds in questione il trio ha prodotto anche il videoclip di “Lovermachine”, curato da un nome ormai leggendario della cinematografia italiota: Dipankara. Se vi capita date un occhio al clip, andate ai loro concerti e innamoratevi con questi quattro pezzi. Gli Zoe Lea meritano attenzione, più attenzione di quella che solitamente date alle vostre cose più care.

Formato: cds


(Pubblicato il: 28/11/2013)