News Emilia Romagna - marzo 2009

Tema ricorrente delle news di questo numero sono i sempre maggiori riconoscimenti che le band emiliane - che qui seguiamo da tempo - stanno finalmente e meritatamente ottenendo all'estero.

Il 17 Aprile uscirà il debutto ufficiale del reggiani Gazebo Penguins (Suiteside/Audioglobe). "The name is not the named", è stato registrato in presa diretta presso i Vacuum Studio di Bologna, sotto lo stretto controllo di Bruno Germano (Settlefish), che si è occupato anche dei mixaggi. La masterizzazione è invece stata effettuata a Chicago da Carl Saff. La band descrive il contenuto dell'album (11 brani), come: "Una cartina geografica in cui si trovano disordinatamente affastellati molti distorsori, resti di post punk dispari e scaleno, una vecchia stalla persa nella campagna correggese, del buon vino invecchiato in botti di rovere, dei volumi decisamente troppo alti, e qualche pagina di Borges." Presenti in qualità di ospiti Paolo Torreggiani (My Awesome Mixtape), Jonathan Clancy (A Classic Education, Settlefish), Giulio Bursi (The Death of Anna Karina), Bruno Germano ed Emilio Torreggiani (Settlefish). I modenesi Three In One Gentleman Suit si sono esibiti il 20 Febbraio al "The Fly" di Londra per il lancio sul mercato inglese del 7" "Song for lovers", split con gli Elks pubblicato per la The Great Outdoor Recording Company (UK) e per Black Candy (IT). Per il mese di Aprile è in via di organizzazione un tour europeo che toccherà Francia, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera.

Primo 7" per il mercato estero anche per gli A Classic Education, che conterrà i brani "Best Regards" e "Rest", prodotti dal giovane londinese Jeremy Warmsley. Il vinile sarà pubblicato dalla Bailiwick Recording Company.

Nei negozi dal 6 Marzo "N.A.L.T. 2 Liquid Modernity", nuovo album dei Les Fauves, nonchè secondo episodio delle trilogia N.A.L.T. La label è ancora la toscana Urtovox e la distribuzione è a cura di Audioglobe. A differenza dei precedenti, l'album è stato registrato e prodotto dal gruppo stesso, in un'autorimessa nella natia Sassuolo, con budget e apparecchiature volutamente di fortuna, alla ricerca di nuove e liberatorie forme di espressività e del distacco da qualsiasi ordine formale. Fin dal titolo, che prende spunto dal lavoro del sociologo polacco Zygmunt Bauman, è evidente l'intenzione dei Les Fauves di confrontarsi col concetto e la raffigurazione della post-modernità.


(Pubblicato il: 28/11/2013)