Sonda - Recensioni 11

Sonda è un progetto del Centro Musica, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nato per sostenere la creatività in ambito musicale. Sonda si propone di indicare la strada al talento a tutti gli artisti della Regione Emilia-Romagna che decideranno di sottoporre la propria arte ad un manipolo di consulenti-musicisti, produttori discografici, manager, editori musicali – otto “saggi” che cercheranno di affinare il profilo artistico di ciascun iscritto, in modo da rendere più appetibile la loro proposta musicale per il mercato discografico. Tutto il materiale inviato o consegnato al Centro Musica (non ci sarà una limitazione di tempo perché Sonda rimarrà operativo come progetto sperimentale fino a metà del 2006), verrà ascoltato ed assegnato ad un valutatore, che dovrà realizzare un report da consegnare all’artista. A questo punto l’artista dovrà cercare di seguire i suggerimenti del tutor ed arrivare, anche dopo alcuni report, ad un prodotto musicale, pronto per essere divulgato. Proseguiamo, su questo numero di Musicplus.it, le recensioni di alcuni degli artisti iscritti.

BOAT JOKER
Manuele Pregnolato, in arte Boat Joker, è un artista di Monticelli in provincia di Ferrara. Tra le sue innumerevoli passioni, che spaziano dal riparare automobili all’elettronica, c’è anche la musica. Chitarra, basso e all’occasione pure la batteria, sono gli strumenti con i quali Manuele si diletta. Tra le sue influenze cita U2, Dire Straits, Ligabue, Max Gazzè e Carmen Consoli. Con queste credenziali Boat Joker si è iscritto a Sonda presentando “Pioggia e Sole” e “Festa”. All’ascolto dei due brani si intuisce subito che il pop in italiano è il terreno sul quale Manuele si vuole muovere. “Pioggia e Sole” gode di una buona melodia, un poco costretta da una batteria troppo monotona ed anche la voce non si erge a protagonista nei vari passaggi della lirica. Un maggiore convincimento darebbe al brano tutto un altro aspetto. Con “Festa” le “pecche” del primo pezzo sono maggiormente accentuate. Boat Joker si cimenta con un brano che è da curare maggiormente, la voce sembra un poco inscatolata, la chitarra dà al pezzo una buona melodia, un poco penalizzata da una batteria troppo “pigra”. Il testo mi sembra ben confezionato, con la giusta metrica. Boat Joker ha delle buone idee che devono essere maggiormente curate nei particolari, che a volte fanno la differenza.
Boat Joker è stato attribuito a Marco Bertoni.

ROCCO ROSIGNOLI
Rocco è un musicista di Parma che all’età di dodici anni è stato folgorato dalla chitarra. Ha fatto parte della band Preadamiti, ha studiato violino, mandolino e bouzouki greco. Pochi anni fa ha fatto parte di un gruppo, i Murder My Sweet, specializzati in cover di Nick Cave. Ultimamente ha fondato, insieme ad alcuni amici, il collettivo Aguirre, è entrato nel Gar-eden Ensemble e nel gruppo Me, Pek e Barba con la voce di Alberto Morselli (ex Modena City Ramblers). La sua ultima fatica è la nascita de La causa Persa con il poeta Andrea Peracchi. A Sonda Rocco si è iscritto con “Mantra” e "Giulia”. Il primo brano, della durata di poco più di un minuto, è molto vicino sia come sonorità sia come cantato, all’universo artistico di Giovanni Lindo Ferretti. Una bella canzone che ti ritrovi a riascoltare innumerevoli volte senza accorgertene. Con “Giulia”, invece, Rocco presta la sua arte al servizio di un valzer, con un testo ispirato che nelle migliori tradizioni dei cantastorie rimanda a Fabrizio De Andrè o Claudio Lolli. Rocco anche in “Giulia” dimostra una padronanza della materia da consumato musicista. Bravo. Da tenere d’occhio.
Rocco Rosignoli è stato attribuito a Giampiero Bigazzi. PADRE GUTIERREZ
Dietro a Padre Gutierrez c’è un chitarrista e cantante carpigiano, Mattia Tarabini, che per questo progetto musicale si è fatto accompagnare dalla voce di Elisa Meschiari e dal basso di Andrea Mantovani. Tra le influenze citate si possono trovare Fabrizio De Andrè, Dead Can Dance, Vinicio Capossela, i Goblin, ma anche Hector Zazou, Tool e Massive Attack. Come dire tutto e il contrario di tutto. Padre Gutierrez si è iscritto a Sonda con “Dalle Parole Alle Parole” e “Entra Satana”. Il primo brano è un suggestivo pezzo d’atmosfera con la voce di Elisa a fare da contraltare a quella di Mattia. Un mix tra Dead Can Dance e Ginevra Di Marco, ben orchestrato e ottimamente eseguito. Sound coinvolgente che mette a proprio agio la parte più intima dell’anima. Con il secondo brano, “Entra Satana”, i Padre Gutierrez superano se stessi. Una voce calda ci prende per mano, mentre il sound, basso e penetrante, sostiene l’ansia insita del pezzo. Diamanda Galas è a braccetto con i Primus. I Padre Gutierrez sono un progetto da sostenere, seguire e far crescere con amore e partecipazione. Bravi, veramente bravi.
I Padre Gutierrez sono stati attribuiti a Roberto Trinci.

MENTIVO
Nati nel 2002 per partecipare all’I-Tim Tour, i Mentivo hanno continuato l’attività tra stop and go. Per un anno sono rimasti fermi perché Angelo e Michele sono stati “sequestrati” da Fiorello per “E Poi Non Ti Ho Vista Più”, singolo che nel 2003 ha spopolato dal vivo in tutte le piazze d’Italia. Dopo questa parentesi i Mentivo hanno ripreso l’attività, partecipando al Roxy Bar di Red Ronnie e sfornando un demo-cd. I Mentivo vogliono vivere di musica e per capirlo basta ascoltare i due brani con i quali si sono iscritti a Sonda. Il primo pezzo, intitolato “L’Ultima Volta Che”, è una canzone di pop rock in italiano molto meno becera di tanti brani che si ascoltano in radio. Forse la sua unica pecca è l’uso sovrapposto delle voci, che pur dando una certa originalità al pezzo, fa perdere alla canzone una facilità di lettura che in questo genere è fondamentale. Nel secondo brano, “La Ragazza Ha Il Suo Castello”, le sonorità si fanno più intime, Moltheni incontra i Tiromancino, però mi sembra che una maggiore coesione tra cantato e musica gioverebbe al risultato finale. Il gruppo dovrebbe eliminare qualche orpello e puntare più decisamente al cuore delle canzoni, perché l’ossatura dei brani è alquanto valida. Da non perdere di vista.
I Mentivo sono stati attribuiti a Roberto Trinci.

REVERSE ANGLE
I Reverse Angle arrivano da Ravenna e sono nati nel 2004, ma solo nel gennaio del 2008 sono giunti ad una formazione a quattro componenti, che ha registrato un demo-cd con un poker di canzoni. A livello biografico bisogna citare la classica trafila fatta di concorsi e concerti. Il gruppo si è iscritto a Sonda con “Under Black Fracture” e “Dominant Crimson”. Forse dal nome della band e dai titoli dei brani si può intuire quali sono le coordinate di movimento dei quattro cavalieri apocalittici: il metal. “Under Black Future” mette infatti subito in chiaro cosa vogliono i Reverse Angle, travolgere l’ascoltatore con un suono che è un muro invalicabile di riff, urla, voci filtrate, batteria assassina e basso strappa budella. Dire che conoscono il genere è un eufemismo, molto bravi, tecnicamente parlando, il pezzo manca forse un poco di originalità e la parta rappata mi ricorda troppo i Linkin Park, per citare un gruppo di adesso. Con “Dominant Crimson” si parte alla Iron Maiden e poi è un crescendo di fuoco e fiamme tra Korn e Metallica. Ineccepibile dal punto di vista tecnico, la melodia ti cattura molto bene nei suoi passaggi emotivi, il brano potrebbe osare di più per non risultare un esercizio di stile fine a sé stesso. Insomma, siete veramente bravi e sicuramente siete consapevoli di aver scelto un genere molto affollato di band. Per emergere bisogna trovare quella originalità che gli altri non hanno.
I Reverse Angle sono stati attribuiti a Daniele Rumori.


(Pubblicato il: 28/11/2013)