Kabila

La citta' degli alberi
Emad Shuman, voce dei Kabila, è di origine libanese e nato in Sierra Leone. I suoi occhi hanno visto la guerra civile e la morte. I suoi occhi hanno trovato la pace ad Arezzo, dove la band ha preso forma. “La Città Degli Alberi”, debutto per questo ensemble multietnico, dimostra che la musica va oltre gli odi e l’intolleranza che ultimamente striscia anche nello Stivale. Il cd racconta di un viaggio inverso rispetto a quello fatto da Emad, narrando di un giovane europeo che parte per l’Africa alla ricerca della culla dell’umanità, trovando nel suo viaggio le bellezze del continente nero ma anche le enormi sofferenze dei suoi popoli. Ascoltando “La Città Degli Alberi” si ha la netta sensazione di come anche le culture più distanti possano, se c’è la volontà e la voglia, convivere insieme arricchendosi a vicenda. I suoni mediterranei ed arabi si uniscono, si fondono e si mescolano con grande naturalezza, complice sicuramente l’estro dei musicisti e la qualità delle composizioni, ma ciò non toglie che il messaggio dei Kabila (in arabo tribù) riesce a diffondersi con naturalezza attraverso delle “semplici” canzoni. Per il sottoscritto, non troppo amante della world music, i Kabila sono stati una piacevolissima sorpresa che gira ormai da diversi giorni nel lettore cd. Ascoltando “La Citta Degli Alberi” un profondo senso di pace ti coglie improvvisamente e le immagini atroci, che magari hai visto dieci minuti prima al telegiornale, sembrano lontane nel tempo e nella testa. I Kabila hanno pubblicato un bellissimo disco e detto da uno che non ama questo genere assume un significato ancora più pregnante. Da ascoltare e riascoltare per ricordarci che la pace è l’unica via percorribile. Non dimentichiamolo mai.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)