Techno Pills

DRIIIIIIIIIN<br>
Battuta d’arresto nel business delle suonerie per i cellulari: l’agenzia americana Harry Fox – che rappresenta 27.000 editori e 160.000 autori musicali – ha dichiarato guerra ai siti che consentono di scaricare ‘musichette’ con una durata superiore a 30 secondi, ‘varando’ un nuovo software per la gestione del copyright. Nella stessa direzione va la SIAE in Italia (http://www.siae.it), che ha introdotto una nuova forma di licenza per i siti web: dovranno sborsare 194 lire (pari a circa un decimo di euro) + IVA per ogni download effettuato.
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IL JUKEBOX IN TASCA<br>
La celeberrima Apple (http://www.apple.com) e Creative Labs (http://www.europe.creative.com) – società specializzata nel settore dei prodotti digital entertainment per pc e Internet – stanno facendo a gara per riempirci le tasche di musica a poco prezzo. Apple ha da poco presentato iPod, avveniristico lettore di musica mp3 ultra-portatile: 185 grammi per 1000 brani di alta qualità, aggiornabili attraverso il proprio Mac. Creative ha invece implementato la versione da 20GB del super-premiato D.A.P. Jukebox: 5000 brani (l’equivalente di circa 500 cd) in formato digitale per 400 grammi di peso.
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FUCKED BY RYDEN<br>
Mentre le crociate virtuali anti-talibans proseguono su Kill.net (http://www.kill.net) – ritrovo on-line dell’organizzazione YIAHT (Young Intelligent Hackers Against Terror) - gli hacker beffano il sito degli integralisti afgani (http://www.taleban.com), preso d’assalto dai pirati informatici con messaggi e annunci politici. Gli autori della protesta si firmano ‘Ryden’ e hanno ridisegnato le pagine web di Taleban.com, introducendo in home-page un minaccioso ‘Taleban was again fucked by Ryden – Bastard still wanted, Dead or Alive’. Roba da Far West del Terzo Millennio.

CARO PRESIDENTE…<br>
Chi è l’italiano più scaricato del Belpaese? Per mp3.com (http://www.mp3.com) è l’attuale Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ottiene il primato grazie ai dissacranti brani del cantautore Vittorio Merlo. Questi, con l’ultimo album ‘Non sopporto i Berlusconi’, afferma di voler riconfermare il proprio impegno sulle tematiche sociali e si auto-proclama portavoce dei pensieri di molti italiani.
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GHOSTBUSTER<br>
Cellulari acchiappafantasmi. Anzi, scacciafantasmi. Tony Cornell, studioso inglese della Società per la Ricerca Psichica, ha reso noti i risultati di uno studio secondo cui le onde elettromagnetiche dei telefonini allontanerebbero i ‘lenzuoli bianchi’. Dati alla mano, le visioni di nuovi spettri sarebbero calate drasticamente con l’introduzione massiccia della telefonia mobile, fino alla quasi totale assenza di ‘visioni’ dell’ultimo anno. Per approfondire: http://members.xoom.it/ghostitaly/links.htm
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IN PUNTA DI PENNA<br>
Siamo ancora capaci di scrivere con una penna, dopo esserci disabituati a inchiostro e materiale cartaceo (complice il dilagare della posta elettronica)? La società svedese Anoto (http://www.anoto.com) e la sua conterranea Ericsson (www.ericsson.com) scommettono di sì, e introducono sul mercato la Chatpen: un gioiellino hi-tech di 45 grammi con microcamera incorporata che ‘analizza’ i segni tracciati su una speciale carta e li trasforma in messaggi digitali. Premendo un pulsante, i dati memorizzati vengono trasferiti via radio al cellulare e da qui possono essere scaricati su pc grazie al sistema Bluetooth.
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PROPRIETA’ PRIVATA<br>
Ogni volta che digitate un numero telefonico riempite le tasche di due fantasiosi compositori australiani. Nigel Helyer e John Drummond hanno avuto la bella idea di brevettare i toni musicali degli apparecchi assicurandosi, almeno virtualmente, i diritti su miliardi di numeri di telefono. Un gesto provocatorio – affermano i due – per condannare l’oppressione del copyright esteso ad ogni ambito della quotidianità.
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PAROLA DI FORRESTER<br>
Forrester Research (http://www.forrester.com) conferma: niente soldi per le news on-line. I risultati di uno studio dell’autorevole società per le indagini di mercato compiuto sull’utenza inglese frena gli editori che volevano spazi a pagamento destinati all’informazione, e riconsolida il prestigio della carta stampata. L’attenzione si sposta invece sui cosiddetti ‘cross-media’, esperienze ibride in cui convivono felicemente on-line gratuito e off-line a pagamento, in un allegro scambio di debiti, crediti e utenti.


(Pubblicato il: 28/11/2013)