Sonda - Recensioni 5

Sonda è un progetto del Centro Musica, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nato per sostenere la creatività in ambito musicale. Sonda si propone di indicare la strada al talento a tutti gli artisti della Regione Emilia-Romagna che decideranno di sottoporre la propria arte ad un manipolo di consulenti-musicisti, produttori discografici, manager, editori musicali – otto “saggi” che cercheranno di affinare il profilo artistico di ciascun iscritto, in modo da rendere più appetibile la loro proposta musicale per il mercato discografico. Tutto il materiale inviato o consegnato al Centro Musica (non ci sarà una limitazione di tempo perché Sonda rimarrà operativo come progetto sperimentale fino a metà del 2009), verrà ascoltato ed assegnato ad un valutatore, che dovrà realizzare un report da consegnare all’artista. A questo punto l’artista dovrà cercare di seguire i suggerimenti del tutor ed arrivare, anche dopo alcuni report, ad un prodotto musicale, pronto per essere divulgato. Proseguiamo, su questo numero di Musicplus.it, le recensioni di alcuni degli artisti iscritti.

Blue Peaches
I Blue Peaches esistono da dieci anni, anche se le prime stagioni le hanno trascorse eseguendo cover di brani famosi. Poi nel 2000 si sono decisi a comporre canzoni originali, spronati dall’apporto del loro cantante. Nel 2001, alcuni cambi di formazione (la sezione ritmica), hanno portato la band verso il primo demo, registrato nel 2003 e contenente otto pezzi. Il gruppo si è iscritto a Sonda con “Starbread” e “Smoke”. La prima è una canzone dal sapore prettamente pop rock riconducibile alla tradizione inglese, echi di Turin Brakes, Feelings e Keane si odono qua e là, mentre la voce di Roberto Andolfo disegna affreschi dall’accentuata melodia. In alcuni passaggi il brano sembra fermarsi, per poi riprendere la sua strada. Nel complesso qualche piccolo “accorgimento” potrebbe bastare per renderlo un pezzo dal sicuro impatto. La seconda canzone invece trae ispirazione, soprattutto nel cantato, dalla lezione impartita da Thom Yorke (Radiohead), una chitarra sempre in primo piano indica il percorso del brano, che sul finale si ammorbidisce fino ad esaurirsi dolcemente. “Smoke” risulta più convincente rispetto a “Starbread” e potrebbe ben figurare in una qualsiasi compilation di rock indie. I Blue Peaches sono stati attribuiti a Luca Fantacone. Temple Of Venus
I Temple Of Venus arrivano da Bologna e sono attivi da diversi anni. Nel ’97 hanno pubblicato il primo lavoro ufficiale, poi seguito nel ’99 da un secondo minicd con cinque brani, mentre nel 2003 hanno dato alle stampe il primo album intitolato “Endless?”. La band è dedita ad un sano e robusto dark rock neanche troppo oscuro, testimonianza ne sono i due pezzi inviati a Sonda. Il primo, “Tell Me Everything”, è un brano dall’incedere preciso con una linea vocale ben marcata che non si presta alla minima disattenzione, ottimi anche i fraseggi strumentali che sostengono il cantato in inglese. La seconda canzone, “Unwanted”, è ancora più riuscita, qui l’atmosfera è maggiormente rarefatta ed echi dei padri spirituali del genere emergono dalle nebbie che avvolgono il pezzo. Dark melodico potrebbe essere un calzante termine per definire la musica della band. In un periodo storico nel quale Editors, Franz Ferdinand, Interpol, Bloc Party godono dei favori di critica e pubblico anche i Temple Of Venus, se adeguatamente supportati, potrebbero ottenere ampi consensi. Il gruppo ha sicuramente le carte in regola per aspirare ad una concreta affermazione. I Temple Of Venus sono stati attribuiti a Roberto Trinci.

Noema
I Noema arrivano da Piacenza e sono attivi dal 2003, con l’intento di scrivere canzoni originali che oltrepassino le cover imperanti. Dopo due anni passati senza una voce davanti al microfono, i quattro Noema hanno incontrato le corde vocali di Elisa Brusati e si sono gettati a capofitto nella produzione del debutto discografico. Dopo aver perso una chitarra, il quartetto si è prodigato nella realizzazione di un demo, uscito in marzo 2006. La band si è iscritta a Sonda con “Slowly” e “In Your Brain”. Il primo è un pezzo che trae ispirazione dall’hard rock melodico, con la voce di Elisa che si apre con dovizia seguendo l’andamento del brano. Buona la struttura con attacchi e stacchi che ricordano il grunge di “antica” memoria. Con “In Your Brain” la faccenda, invece, si fa più seria, i Noema si muovono bene tra le pieghe della canzone, Elisa dimostra padronanza ed i suoi compagni d’avventura pestano come assatanati. Tra i due brani sicuramente il più coinvolgente e riuscito. I Noema saranno i nuovi Lacuna Coil? Chissà. Per il momento buon divertimento e continuate a far vibrare il vostro hard rock. I Noema sono stati attribuiti a Giacomo Fiorenza. Why Not?
L’anno di formazione è il 2003, la città di provenienza è Bologna, il genere una sorta di miscela di indie rock e punk melodico. Con queste coordinate i Why Not? hanno pubblicato un cd demo con cinque pezzi e rimangono nell'attesa di un contatto/contratto discografico. A Sonda hanno inviato un paio di pezzi non compresi nel demo: “Empty Glass” e “Change My Goals”. Il primo è una sorta di cartina tornasole dell’indie rock, il pezzo, cantato ovviamente in inglese, si sviluppa su una melodia che Cele fa sua con viva partecipazione. Manca solo quel momento catartico che fa di una canzone, una canzone che ti rimane impressa nella mente e continui a canticchiare all’infinito. Con “Change My Goals” il ritmo si fa più indiavolato, la band esprime un robusto indie rock ed a differenza del precedente brano, i Why Not? riescono nell’impresa di coinvolgere l’ascoltatore, che finalmente batte il piedino e canta a squarciagola insieme a Celestino Demontis. Sarebbe interessante sentire entrambi i brani con testi in italiano, per renderli più vicini alle nostre orecchie e lavorare su ritornelli semplici ed incisivi. I futuri Blink 182, forse, stanno arrivando, chissà. I Why Not? sono stati attribuiti a Roberto Trinci.

Marcella Spaggiari
Marcella suona fin da bambina (per l'esattezza 6 anni) ed ha fatto parte di tante band e tanti progetti musicali. Da alcuni stagioni ha dato vita ad un progetto solista che pubblica regolarmente cd singoli di estrazione pop/rock. Marcella è autrice di liriche e musica e cura in tutti gli aspetti queste pubblicazioni, dalla grafica alle registrazioni. Sul versante delle tematiche trattate nelle sue canzoni, preferisce raccontare l’amore tra donne, tema che le ha fatto ottenere molti consensi. A Sonda si è iscritta con “Ritmo Di Luna” e “La Perla Nera”. Nel primo brano il consiglio è quello di rivedere alcune parti del testo, per renderlo meno forzato nei passaggi cantati e curare maggiormente l’arrangiamento, a tal proposito un orecchio di un produttore artistico potrebbe essere d’aiuto per levigare alcune asperità e dare più vigore al pezzo, che di per sé è ben strutturato. La seconda canzone è invece più convincente rispetto alla prima ed anche il cantato non soffre di momenti critici come in “Ritmo Di Luna”. Il pezzo andrebbe solo arricchito, perché in questa versione è molto essenziale, forse troppo. Una buona base di partenza per raggiungere, in un futuro prossimo, ottimi risultati. Marcella Spaggiari è stata attribuita a Marco Bertoni.


(Pubblicato il: 28/11/2013)