Hogwash

Half Untruths
Avevamo lasciato gli Hogwash nel 2003 con la pubblicazione di “Atom Bomb Proof Heart”, terzo album, che mostrava una band a proprio agio tra il soft pop di matrice inglese e i seventy più solari e malinconici. Oggi, a tre anni di distanza, il gruppo è pronto con il disco della definitiva consacrazione: “Half Untruths”. Prodotto da Alberto Ferrari (Verdena), che ha tra l’altro suonato in “Red Heart Shaped Petal”, il cd si dimostra più cristallino e limpido rispetto al suo predecessore. Tredici gemme d’atmosfera che a volte sono “turbate” da sferzate di sano rock (“Fools Do Pay”), o si insinuano tra le pieghe della nostra sensibilità (“Bikeride”) con vigore e sottile perseveranza. Cominciate l’ascolto con “Weak Brother”, per gettarvi subito a capofitto nel microcosmo degli Hogwash e sentirete piccoli brividi lungo la schiena. Oppure opzionate un ascolto “random” e lasciate che il vostro lettore cd si curi di voi in maniera del tutto autonoma. Potreste così cadere in trance con la delicata “I See You”, o trovarvi di colpo negli States con “Mend My Ways”, oppure scatenarvi con l’elettrizzante “Goodbye Letters”. Gli Hogwash hanno pubblicato un signor disco, un disco pungente al punto giusto e ricco di sfumature da scoprire ascolto dopo ascolto. Infatti, forse, non sono stato molto esplicito, ma questo è un disco che bisogna ascoltare. Se però preferite la sbobba delle classifiche di download, o cambiate suoneria al vostro cellulare ogni tre giorni, girate alla larga. Gli Hogwash non vi meritano, o voi non siete pronti per questo disco.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)