Fuentes

Irikele'
Il gruppo Fuentes esiste dal 1990. L’idea venne ad Ettore Bonafè e Paolo Casu, due percussionisti di world music. Fin qui tutto tranquillo, se non fosse che incrociano Brahima Dembelé proveniente dalla Costa D’Avorio. Otto anni dopo, siamo nel 1988, debuttano con un album intitolato “Garam Masala”. Siccome, però, la filosofia africana dice che bisogna raccontare, quando si ha qualcosa da raccontare, il secondo album esce sono nel 2007 e si chiama “Irikelé”. Subito dal primo ascolto si coglie la grande naturalezza degli undici brani che compongono il cd. A farla da padrone sono ovviamente le percussioni, mai invadenti ma attente e precise a sostenere la voce di Brahima, che possiede una musicalità genuina ed autentica. Tra i musicisti coinvolti nella registrazione una menzione particolare a Stefano Cantini (sax soprano) semplicemente magnifico in “Pancho Q”, alle voci di Anna Granata, Titta Nesti e Giulia Millanta, che fanno da contrappunto a Brahima e Mino Cavallo alla chitarra. Nel booklet tutti i testi sono tradotti e così si scopre che il titolo dell’album significa “Un Albero (un solo pezzo di legno)” e leggendo le liriche si rimane estasiati dalla semplicità di questa visione della vita. “La fratellanza è come una bicicletta, se la lasci devi mettere il cavalletto, chi non vedi non è perché si vuole nascondere” (“Yara Yara”), o “Per partire per l’avventura bisogna essere preparati, è come andare al mercato, devi sapere quanto puoi spendere” (“Tunga”). Un disco di world music, anzi di afro music, che mette allegria, una allegria contagiosa e senza volerlo ti ritrovi a ballare e sorridere. La vita è bella, anche se noi ce ne siamo dimenticati da tempo.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)