Les Fauves

N.A.L.T. 1 A Fast Introduction
Devono aver sudato le fatidiche sette camicie per registrare il loro debutto sulla lunga distanza, se è vero che alla fine dei tredici brani mi sono sentito prosciugato come non mi succedeva da tempo. Ma facciamo un passo indietro dovuto. I Les Fauves arrivano da Sassuolo con furore, alla conquista di un garage rock malato ed acido. Era bastato un minicd per far gridare al miracolo. Oggi con un intero album qualcuno potrebbe anche affermare di aver visto gli alieni sbarcare sul suo I-pod nano. I Les Fauves non si sono di certo risparmiati con “N.A.L.T. 1”, i riferimenti sono chiari, dai Pavement (su tutti), passando per Pixies, Television, Talking Heads, Television e quel fare molto scanzonato tipico delle band inglesi. E sì, i Les Fauves si divertono a mescolare le carte in tavola e mentre usano una tastierina trovata in un sacchetto di patatine, ti urlano dietro il loro garage rock al fulmicotone. Quattro scapestrati che osano attaccare il rock pubblicando un disco che potrebbe anche figurare nella discografia dei Franz Ferdinand, o in quella dei Gang Of Four ed essere oggetto di attente analisi, per cogliere la più piccola influenza, la più piccola ispirazione. Chitarre maltrattate, batteria ubriaca, cantato scanzonato. I Les Fauves ti stupiscono ad ogni brano. E consci di questo, forse si divertono anche a prenderci anche un po’ in giro. Tredici brani che ti asciugano, ti prosciugano e ti esauriscono. Da citare assolutamente: “Please Please Please”, “Fava Go Go Dancer”, “Novara” e “Bombs On The SIAE” (ma quando siete andati a ritirare i bollini vi hanno detto qualcosa?). Gran bel disco, ma siamo sicuri che si tratti di un gruppo di Sassuolo. Boh?! Non credo. Per me sono alieni.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)