Jello Biafra - Peaches

JELLO BIAFRA
Estragon Summer Festival
Bologna, 28 Agosto 2009
br Sono pochi i gruppi che avrei voluto vedere suonare e non ho visto, fra questi i Dead Kennedys. Quando ho saputo che Jello Biafra e il suo nuovo gruppo sarebbero venuti a Bologna ero emozionata. Non mi capitava da tanto per un concerto. Lo avevo già visto Jello, al Link (quello “vero” vicino alla stazione), ma per uno “spoken word”: ha parlato (lui di cose da dire ne ha sempre avute molte) e ha decantato. Ma non ha cantato. “Dovevo suonare con i Dead Kennedys a Bologna, ma il Partito Comunista me l'ha impedito. Aveva paura del dissenso. Ah ah” queste fra le prime parole di Jello Biafra dal palco dell'Estragon all'interno della festa provinciale dell'Unità (non so perché, ma invece di essere orgogliosa di un'ipotetica “apertura democratica”, sento che c'è qualcosa che non va. Ah ah). Il dissenso di un gruppo che si chiamava “I Kennedy morti” e cantava canzoni come “Uccidi il povero”? E' probabile. Ma torniamo al concerto: lui è più grasso di quando era ventenne, ma più magro di dieci anni fa (è del '58, fate voi i conti), l'impatto visivo è lo stesso: ha quella faccia lì, ma soprattutto ha quella voce lì. Unica nel genere, potente, diabolica e inconfondibile e pure troppo intonata per un cantante punk! La sua nuova band si chiama The Guantanamo School Of Medicine (la scuola di medicina di Guantanamo. Meditate gente, meditate) e anche la musica è quella. L'assalto dell'hardcore e la melodia che ti acchiappa: un binomio irresistibile, non solo per me. Non c'è poi sempre bisogno di tentare di inventare qualcosa di nuovo, come non c'è bisogno di dire che quando è venuto l'inevitabile e atteso momento di alcune canzoni dei Dead Kennedys è stato il delirio sopra e sotto il palco: Holiday in Cambodia, California Uber Alles (dove la citazione all'allora governatore della California è stata attualizzata per il caro Arnold Terminator Schwarzenegger), Bleed For Me, Let's Lynch The Landlord. Grande delusione per l'assenza di Too Drunk To Fuck, ma non si può avere tutto. Tanto per completare il quadro, per chi non lo conoscesse: Eric Reed Boucher è un attivo membro del partito dei Verdi americani e sostenitore di diverse cause progressiste, si è definito anarchico, ma si è anche candidato nel '79 alla carica di sindaco di San Francisco, e più recentemente alle presidenziali americane. Il suo programma elettorale da sindaco prevedeva, fra l’altro, divise da clown per la polizia e la totale proibizione delle auto in città. Non ha mai vinto un'elezione, sinora. PEACHES
Estragon Summer Festival
Bologna, 5 Settembre 2009

Donna, canadese, 43 anni. A casa dopo l'ufficio per fare da mangiare ai bambini? No, in giro per il mondo sui palchi a fare Peaches. Scusate questa digressione tardo-femminista, ma non posso che sentire una certa ammirazione per la “regina dell'electro-clash”. Non bellissima, non magrissima, non giovanissima, ma sexy e aggressiva e capace di radunare le folle (quasi sold-out all'Estragon che tiene 2000 persone) per i suoi concerti che dal vivo hanno poco “electro” e molto più “clash” (nel senso ampio di attitudine rock e non del mio storico gruppo preferito, ovviamente). Sul palco, accompagnata quindi da una formazione rock al completo e internazionale (da Germania, Belgio America e Canada), è una furia scatenata. “Non è mai solo musica un mio concerto” ha detto Peaches e infatti: continui cambi di vistosi e improbabili abiti teatrali - anzi più che di cambi si è trattato di un continuo togliere diversi strati fino a rimanere con una tutina color carne che poche altre avrebbero il coraggio di indossare su un palco se non con un fisico da modella diciottenne o se non si chiamano Madonna; entrate di figuranti – due ragazze in bikini con imponente parrucca gialla che copriva loro la faccia nella riuscita rappresentazione della biondona senza cervello, e finanche la trasformazione del bel tastierista in un Iggy Pop di vent'anni più giovane al momento di suonare Kick It, il brano appunto realizzato insieme all'Iguana. Perchè Peaches ha sempre voluto “attraversare la linea di confine fra electro e rock” e Iggy è solo uno dei tanti con i quali lei ha, furbescamente, collaborato: Joan Jett, Queens Of The Stone Age, Eagles of Death Metal, per dirne alcuni dal lato rock; il suo amico Gonzales, Simian Mobile Disco o Soulwax per citarne qualcuno dal lato electro; e come dimenticare il suo assolo di chitarra nel video delle Chicks On Speed “We don't play guitars?” (più per l'apparizione che per l'assolo). Musicalmente qui non si cambia la storia (e chi del resto lo sta facendo oggi?), ma grazie all'autrice, cantante, produttrice, dj e chitarrista Peaches il divertimento è assicurato.


(Pubblicato il: 28/11/2013)